Capitolo 1

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Andras

In principio Dio creò il cielo e la terra.

Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso.

Dio disse: «Sia la luce!» E la luce fu.

Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre.

-Genesi. -


Antitetici, eppure nati insieme, dalla stessa energia creatrice. Per questo, in qualche misura, così simili da non poter far altro che amarsi e odiarsi reciprocamente, all'interno di una guerra inscritta tra regole ineluttabili.

Elevati e Caduti. Angeli e demoni.

La luce separata dalle tenebre.

L'Uno diviso, a cui mancherà sempre qualcosa.

Andras aveva le ali spiegate, tese all'inverosimile, sbattevano con foga per mantenere l'elevazione, un turbine funestava i suoi lunghi capelli neri e usciva fumo incandescente dagli occhi mentre tra le labbra arricciate i denti snudati, lunghi e affilati come lame, imprigionavano ringhi profondi. Attorno a lui lampi di luce bianca e violetta, nubi scure, gravide di elettricità, che si sfilacciavano tuonando. Un frastuono che tuttavia non nascondeva le grida, i ruggiti e gli schianti.

Ali bianche e armature d'oro, drappi fluttuanti dai colori splendenti,archi e frecce infuocate contrapposti ad artigli macchiati di sangue, zanne lunghe, peli ispidi e veleno che colava tra i musi ringhianti.

La purezza mescolata alla corruzione era lo spettacolo che imperversava appena al di sotto del Terzo Cielo. Sarebbe durato poco ormai, le schiere di entrambe le parti erano in rotta. I Caduti retrocedevano lentamente, ma non era una vera e propria sconfitta, Lucifer aveva ancora il sorriso feroce sulle labbra rosse e la bionda testa di Machidiel che ciondolava dalla sua mano sinistra.

Un angelo passò sfrecciando sopra Andras, impugnava una lancia dal lungo vessillo cremisi. Il diavolo gonfiò i muscoli delle braccia e rivolse i palmi verso l'alto, con gli artigli pronti ad affondare nella carne del nemico, ma l'angelo frenò il suo volo convulso e fluttuò proprio davanti a lui, le sue quattro ali in movimento gli scompigliavano i capelli in un'aureola iridescente attorno al viso. Oro puro e folgore.

Andras serrò le labbra, cacciando indietro il ringhio d'avvertimento.Volute nere si sprigionavano dai suoi occhi allo stesso modo di come la luce colava tra le palpebre socchiuse dell'altro.

«Io sono ciò che brami» disse l'Elevato, dopo averlo scrutato per lunghi attimi, la sua voce era musica e tuono. «O almeno ciò che bramerai.»

Il diavolo spinse gli artigli in fuori, minaccioso, ma l'altro sollevò una mano e indicò verso l'alto. «Guarda, Michael ha accettato la tregua.»

Andras seguì con lo sguardo la traiettoria del braccio e vide Lucifer avanzare placido verso il comandante degli Arcangeli.

«Sono una Potestà, questo significa che ci vedremo spesso sulla terra degli umani. Cercami.»


Cercami.


Per lungo tempo Andras non solo non lo aveva cercato, ma aveva provato in tutti i modi a toglierselo dalla testa. Una Potestà, gerarchia angelica predisposta appositamente per contrastare l'operato dei diavoli. I loro scomodi vicini, coloro che infestavano il suolo terreno con presenze ingombranti e spesso spocchiose. Eppure era stato difficile non pensare alla figura splendente, alla meraviglia del volto perfetto e dei capelli di luce. Alla voce, colma di sereno potere, di pizzicante malizia e un tono lieve di sfacciataggine.

Alla fine, stanco di quei pensieri ribelli, aveva deciso di rintracciarlo davvero e magari dargli una lezione, forse fargli assaggiare gli artigli che aveva ritratto durante l'ultima battaglia o, forse, la durezza del suo cazzo, proprio dentro quell'angelico buco perfetto o nella bocca delicata. O entrambe, perché no?

E così lo aveva cercato e, nel frattempo, aveva stabilito la sua area di competenza, si era mescolato senza troppe difficoltà agli umani e aveva iniziato l'opera di corruzione. Le cose cambiavano rapidamente nel mondo terreno, così anche loro si erano necessariamente dovuti adattare. Erano state stabilite ulteriori leggi, garanzie sugli scontri, sulle diatribe, sulle reciproche perdite.

Era nato il Neutral, che aveva mutato forma e ubicazione nel corso del tempo, ma sostanzialmente aveva mantenuto gli stessi principi.

Andras aveva accresciuto il suo potere e cessato del tutto le ricerche, e poi, qualche secolo ancora più tardi, lo aveva rivisto, seduto tra altre Potestà su uno dei divanetti del Neutral.

Incantevole, come lo ricordava. Indossava pantaloni di un celeste chiarissimo, una camicia bianca e una giacca aperta di un blu denso che metteva in risalto i lunghi capelli biondo sole.

Gli occhi di luce incontrarono i suoi. Sorrise, un sorriso che li fece diventare ancor più lucenti.

«Il diavolo in doppiopetto. Quanta eleganza.»

Istintivamente Andras si portò una mano al colletto alla coreana della sua giacca nera. Niente ali né corna, e aveva accorciato i capelli, tenendoli trattenuti indietro. Amava indossare gli abiti degli umani in quella forma.

«Vuoi sederti a bere con noi? Siamo al Neutral, è concesso.»

Andras guardò gli angeli, i loro sguardi gelidi. «Il mio nome è Andras, sono un marchese infernale, non siete degni di me.» Voltò loro le spalle e si diresse al bancone. Vociare rabbioso lo rincorse facendolo sorridere.

Bevve il miglior brandy che il locale potesse offrire, non parlò con nessuno, pochi cenni di saluto alle facce conosciute. Dalle grandi vetrate della terrazza il cielo avvampava nel tramonto, proiettando strali di luce scarlatta sul pavimento lucido. La notte che si scopa il giorno facendolo sanguinare. Andras ghignò brevemente tra sé, l'ultimo bicchiere tra le dita, dondolandolo lentamente per far scaldare il liquore, il suo profumo un delicato pizzicore alle narici.

Era stato solo un capriccio, magari lungo qualche secolo, ma l'eternità non soppesa il tempo. Un pensiero, un desiderio delle viscere e dell'istinto. Una scheggia di luce destinata a sparire appena superato il crepuscolo ed ecco: il tramonto era ormai al suo termine, lasciando libere le tenebre di divorare tutto.

Si alzò, visto che non c'era più nulla che dovesse fare, o attendere, pagò e si diresse all'uscita.


La scheggia di luce si trovava lì, bastò solo un istante e gli si conficcò dritta nel cuore.

NeutralWhere stories live. Discover now