Vorrei tanto ammazzare "qualcuno"!

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<<Sai che hai l'aspetto di uno zombie? Non te l'ho detto in classe ma ora fattelo dire piccola, stai bene?>> Mi chiese Danny affiancandomi nel corridoio.

<<Sì... mi sono solo addormentata con l'audio libro su Virginia Woolf, la sua vita e i suoi libri... in loop... ho un gran mal di testa, ma ammetto che ho fatto un compito da almeno A>> mi reggevo la testa dove sentivo una banda di tamburi suonare. 

  <<Fosse solo per quello che ti ho chiesto se stavi bene, non hai fatto nessun commento sulla prof, non l'hai denigrata, né insultata né schernita, che fine ha fatto la mia peste?>> Mi chiese scuotendomi leggermente.

<<Derek ha una cotta per la prof, lei mi odia, se non la stuzzico troppo magari la prossima volta che hanno un appuntamento non glielo rovino. Grazie Danny ora mi gira pure tutto>> mi lagnai aggrappandomi a lui, avevamo educazione fisica. Finstock ne voleva approfittare per farci sputare pure l'anima, visto che quasi tutti i membri della prima squadra erano stati sospesi.

<<Su solo un ora e poi si torna a casa>> mi aiutò ad arrivare allo spogliatoio femminile per mettermi la tuta.

<<Danny, aiutami, devi passarmi i vestiti>> mi misi a sedere sulla panca.

<<Sono un ragazzo, nello spogliatoio delle ragazze>> mi fece notare.

<<Tanto sei Gay>> fecero in coro le mie amiche.

<<E tanti cari saluti al mio orgoglio maschile... qual'è il tuo?>> Chiese indicandoli tutti, ma lo capì da solo quando vide in un armadietto una felpa di Theo.

<<Grazie maschione>> dissi mentre mi passava la tuta sportiva. Mi cambiai a appena fui pronta, tirai un respiro profondo <<riportala a Theo, a dopo tesoro>> salutai Danny dandogli la felpa. 

<<Andrea, ieri notte perché non hai studiato con noi?>> Mi chiese Lydia.

<<Dopo tutto quello che ho fatto in nemmeno un mese? Io dico che forse ho fatto bene, neanche io mi vorrei vedere se mi rovinassi non uno ma ben due appuntamenti>> spiegai prima di uscire da lì non volevo tardare...

<<Bene, Piccola peste! Sarai fuori allenamento dopo due settimane! Fatti tre giri di capo insieme agli altri>> disse il coach, ma non sembrava arrabbiato, voleva solo che i suoi atleti fossero in forma smagliate.

Passammo più di mezzora ad allenarci, anche se avevo davvero fatto pena, ero più smorta di Greenberg e ce ne voleva!

<<Su ragazzina, per adesso basta! Va a sederti in un angolo prima di metterti a rotolare. Mi aspetto molto più da te!>> il coach deluso mi mandò a sedere, sinceramente non avevo voglia di ribattere, morivo di sonno quindi decisi di andarmi a fare la doccia e basta.

Entrai nello spogliatoio dalla porta che dava sul campo, mi sembrò di vedere Blake uscire da quella che dava sul corridoio, ma lasciai perdere e nemmeno chiesi, mi andai a fare la doccia e basta.

 In asciugamano iniziai a frugare nel mio armadietto, non c'era nulla, solo l'asciugamano di riserva e le scarpe... non avevo che mettermi addosso. Ma stiamo scherzando?! Era stata Jennifer! Ne ero certa! 

Corsi fuori da lì  con l'asciugamano avvolto intorno al corpo, anche se mi copriva per miracolo, mi diressi direttamente nell'aula insegnanti, la Blake non aveva lezione. Passava maggior parte delle ore libere in quella stanza a farsi di caffè!

<<Jennifer, ho promesso che non ti avrei rotto più le palle! Ma rubarmi i vestiti?! Mi sembra troppo perfino per te! Che ti ho fatto stavolta?!>> Sbraitai spalancando la porta, non mi interessava se era la mia prof, non mi importava se era più grande, non mi importava il rispetto, ero scoppiata!

<<Ancora a interrompere me e Derek?!>> Sbraitò lei voltandosi. 

Stavo per urlarle contro, ma scivolai sul pavimento, però non curandomene urlai comunque:

<<Ancora che vi interrompo?! Non me ne fotte nulla se tu sei con Derek, col presidente, o con il papa! Dove cazzo sono i miei vestiti?!>>  ignorai Derek, che effettivamente era lì.

Mi misi in piedi reggendomi l'asciugamano, sperando di non mostrare nulla di più di quanto già non ci fosse in mostra.

<<Ma hai qualcosa lì sotto? E' con me da almeno 15 minuti come avrebbe fatto a rubarti i vestiti?>> Chiese disorientato lui.

<<L'ho vista uscire dagli spogliatoi mezz'ora fa! No, non ho nulla sotto questo coso! Perché la tua fidanzatina mi ha fregato tutto tranne le scarpe! >> Sbraitai ancora.

<<Non so di che parli>> alzò le mani in segno di resa. Sembrava così innocente.... avevo voglia di strapparle tutti i capelli!

<<Certo come no, Derek, usa il tuo fiuto da cane e dimmi dove sono le mie cose!>> Ordinai.

<<Calmati... qui non ci sono i tuoi vestiti, chiederò ai ragazzi di cercarli, ora ti riporto a casa, va bene?>> cercò di farmi calmare il moro massaggiandomi delicatamente le spalle.

Lo faceva spesso con Cora nei momenti di reclusione ogni volta che succedeva qualcosa che la faceva arrabbiare, tipo quando Theo le aveva preso le merendine o quando Isaac ha bruciato la colazione.  

<<Trataré de encontrar mis cosas por mi cuenta!>> Mi scrollai di dosso quell'ammasso di muscoli e andai via dalla stanza.

Camminavo per i corridoi mentre mi sentivo gli occhi di tutti puntati addosso.

<<Ehi bellezza! Togli l'asciugamano solo per me???>> Domandò uno dei tanti ragazzi che mi fissavano.

<<ir al diablo idiota>> sbraitai fissandolo male.

<<adoro il sangue caliente delle latine>> fece un altro ragazzo avvicinandosi. 

<<mantente alejado de mí o te mato! Te doy sangre caliente en el trasero, y luego no soy latino sino mexicano>> sbraitai spaventandolo.

<<Lo siento... adios>> scappò via con la coda fra le gambe.

Piombai dentro lo spogliatoio maschile, senza fare caso ai ragazzi che si cambiavano, misi mano nell'armadietto di Theo, presi la felpa e la indossai. Fortunatamente le maglie di quel ragazzo mi stavano come dei vestiti fin troppo lunghi, per esempio quella felpa mi arrivava sotto le ginocchia.

<<ni una palabra>> puntai il dito contro Stiles che stava per dire qualcosa, uscii e finii nel corridoio, ero anche scalza, speravo di non prendermi il tetano. 

<<Andrea?... Perché giri così?>> Chiese Allison era vestita, beata lei...

<<qualcuno mi ha rubato i vestiti, e quel qualcuno ha negato! Ho girato per i corridoi in asciugamano per cercare quella... cioè quel qualcuno... e non aveva i miei vestiti!!!!! Si la voy alrededor...cuando ella está sola...>> non riuscii a concludere la frase che venni sollevata come un sacco di patate.

Penzolavo giù per la schiena di qualcuno che indossava una giacca in pelle, dei jeans scuri, e delle scarpe da ginnastica un po' infangate. <<Derek Hale!!! Me deja!>> Sbraitai colpendolo sulla schiena, senza ascoltarmi tirò solo il lembo della felpa che mi copriva il sedere, tenendolo in tensione ancora più in giù per coprirmi il sedere.

Continuai ancora a urlargli contro, ancora e ancora, all'inizio ero infuriata ma piano piano che urlavo sembravo più disperata che altro.

Ma lui mi ignorò per tutto il tragitto fino in macchina, dove mi scaraventò sul sedile e mi mise anche la cintura con la sicura per bambini... 

<<eres un imbécil>> urlai non riuscendo a capire come toglierla. 

Derek ancora ignorandomi si mise al posto del guidatore e mise in moto. Mi sentivo frustrata e in imbarazzo per la situazione che si era venuta a creare, volevo solo sotterrarmi. 

Fight or Die - Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora