Prendilo a testate

176 8 5
                                    

Era pomeriggio, i ragazzi erano tenuti a bada dai due Calavera, mentre Derek era uscito per fare delle commissioni e aveva colto la palla al balzo per accontentare  un po' Jennifer. 

<<Perché siamo qui?>> Jennifer fissava la grande vetrina del negozio di abiti da sposa, immaginandosi chi sa cosa.

<<Per Andrea>> rispose lui entrando, la Black che fino a prima sorrideva, adesso aveva un espressione molto seria e infastidita.

<<Per cosa?>> domandò Jennifer.

Il moro non riuscì a risponderle, uno dei commessi lo aveva appena raggiunto con un sorrisone stampato sulle labbra. 

<<Come posso aiutarvi?>> 

<<Sono qui per conto di Araya Calavera, ha ordinato un vestito ma servivano le misure>> fece impacciato Derek, mentre la Black non capiva a cosa poteva servire un abito da cerimonia a quella ragazzina.

<<Ah... sì, seguitemi, vi porto dalla sarta>> il commesso fece strada ai due, Derek si sentiva a disagio in un posto del genere, mentre la sua accompagnatrice stava guardando incantata i vestiti da sposta immaginando il giorno in cui ne avrebbe comprato uno per il suo matrimonio con Derek. 

<<Dakota loro sono qui per l'abito dei Calavera>> il commesso bussò ad una delle porte, per poi aprirla e incitarli ad entrare.

<<È lei che dovrà indossare il vestito?>> chiese Dakota togliendo le mani da un abito pieno zeppo di tulle.

<<No, le ho portato le misure>> Derek tirò fuori un foglio di carta malamente piegato, la donna lo prese, guardò un attimo tutte le misure.

<<No... perché mi fa questo? Dovrò accorciarlo, ingrandirlo sul seno, stringere il bustino...>> si lagnò lei iniziando ad armeggiare con l'abito.

<<Sarà pronto per la prossima settimana?>> chiese il moro preoccupato per la reazione che avrebbe avuto Araya a qualsiasi cattiva notizia.

<<Cercherò di fare la magia, adesso lasciatemi lavorare...>> li cacciò via, troppo impegnata per continuare a parlare con loro.

I due uscirono all'edificio, così la Black poté finalmente fare la fatidica domanda:

<<a che gli serve un abito del genere?>>

<<la settimana prossima sarà il suo compleanno, quello è il vestito che indosserà, sua nonna ha deciso di farle una festa indimenticabile e mi ha mandato a fare delle commissioni>> spiegò lui andando alla macchina.

<<Davvero? Come posso essere d'aiuto? Vorrei tanto darvi una mano>> fece estasiata lei.

<<Non lo so... è quasi tutto pronto, mancano solo gli ultimi ritocchi... ripensandoci... potremmo dividerci i compiti>> sospirò il moro pensando che doveva ancora andare dal fioraio, contattare il servizio di catering e parlare con il fotografo e chissà cos'altro.

<<Certo... ma... che regalo potrei farle?>> Chiese lei mettendosi al posto del passeggero.

Derek non sapeva come spiegarle che la sua presenza al compleanno era poco gradita dalla piccola messicana ma non arrivò a dire nulla:

<<Ho trovato! Un libro di... Conan Doyle oppure uno di Oscar Wild... lei ama questi autori, potrei trovare qualche vecchia edizione da collezione!>> Sentenziò esaltata.

<<Ceerto>> fece arreso lui mettendo in moto l'auto.

Al loft nel frattempo l'orda di ragazzini si stava allenando con il capo dei Calavera.

<<è impossibile uscire dal sorbo!>> si lagnò Scott.

<<Non è impossibile! Devi solo usare la testa!>> 

<<Prendilo a testate>> suggerì Andrea seduta sul divano, sperando che lo facesse davvero.

<<Non ce la faccio!>> Sbraitò lui continuando a provare.

Andrea arresa calciò il tavolino contro il cerchio di sorbo, così si spezzò liberando Scott.

<<è davvero così facile?>> Piagnucolò Scott.

<<Sì, okay è polvere magica, ma comunque è polvere>> fece Theo che era affianco alla messicana, mentre mangiucchiavano patatine.

<<Ma se sei rinchiuso dentro e non hai nulla come fai ad uscirne?>> chiese Liam.

<<Il telefono, una scarpa, un pezzo di stoffa... quello che hai a disposizione, lo fai strisciare con forza a terra e spezzi il cerchio>> rispose Araya come se fosse la cosa più ovvia che ci sia.

<<Ah...>> Scott aveva avuto un illuminazione.

<<Andrea, Allison in piedi! Questi sono bastoni da combattimento alti 180 centimetri, divertitevi un po'>> Araya lanciò alle due i bastoni.

Erano faccia a faccia con i bastoni in mano, Allison si mise in posizione di combattimento: 

<<Come si fa?>> Domandò la messicana fissando tutti i presenti, che come lei non sapevano cosa risponderle, solo Araya e Allison sapevano usare quell'arma.

Lo scontro fra le due iniziò comunque, Allison era una vera furia mentre Andrea si limitava solo a proteggersi.

Nel frattempo Derek era tornato al loft, aveva lasciato a casa Jennifer, non era riuscito a persuaderla da presentarsi alla festa, quindi doveva dare la cattiva notizia ad Araya, non ne sarebbe uscito vivo.

Aprì la porta del loft, ritrovandosi ai piedi un piccola messicana, ansimante con un lungo bastone in mano, che cercava di sopravvivere all'aggressione della cugina. Fu tentato di richiudere il portone e tornarsene da dove era  venuto, tanto nessuno lo aveva ancora notato.

La mora tornò in piedi con una nuova luce negli occhi, pronta a dare il meglio di se in quello scontro non molto paritario. Urlò a pieni polmoni scagliandosi contro Allison, colpì violentemente il bō della cugina facendoglielo volare dalle mani, la colpì allo stinco tirandola a terra e le puntò il bastone  davanti al viso.

<<Ho vinto>> commentò mollando l'arma, per aiutare Allison a mettersi in piedi.

Nella mente di Derek frullavano molte domande vedendo il suo loft messo a soqquadro, ma decise di tacere, non sapendo da dove iniziare e poi, William faceva segno al moro di non chiedere, così Derek a testa bassa si avviò in cucina per farsi una camomilla e non perdere la pazienza. 
















Fight or Die - Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora