Capitolo 18

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Stiamo giocando da circa mezz'ora, sento il campanello suonare e allora vado ad aprire la porta, Jungkook era troppo impegnato ad uccidere cloni per andare ad aprire.
Subito mi pento della scelta, dovevo guardare prima dallo spioncino.~

Taehyung's pov

Subito una mano mi strattona fuori dalla casa.
«Taehyung, PERCHÉ SEI A CASA DI JUNGKOOK?!» urla mio fratello senza scrupoli di farsi sentire da altre persone.
«primo datti una calmata, secondo chiamami hyung sono più grande di te, terzo a te non deve interessarti ciò che io voglio o non voglio fare» dico con sguardo freddo, sguardo che, con lui non ho mai usato in vita mia, almeno fino ad ora.
Subito si massaggia le tempie e chiude gli occhi
«mi è stato detto che sei stato picchiato, che sei andato via da scuola prima e che nostra madre non è a conoscenza di tutto questo, come posso rimanere calmo?!» si agita lui di nuovo.
Il silenzio cala su di noi, non so nemmeno cosa rispondere in fin dei conti non ha tutti i torti, ma sono una persona orgogliosa.
«vai a casa Hyunjin» dico con freddezza.
Lui si mette a ridere, ma non di una risata portata dall'ilarità, ma bensì una risata ironica e amara.
«nono bello, tu devi spiegarmi un sacco di cose, ho tante domande a cui non riesco a dare una risposta alle quali vorrei che tu rispondessi» dice lui con sguardo neutrale.
Mi accorgo di un' altra figura, Jungkook è fermo sulla soglia della porta.
«perché non venite qui dentro a parlare, forse certe risposte alle tue domande potrei dare io una risposta» dice avvicinandosi a noi
Hyunjin guarda prima me e poi lui per poi sospirare rassegnato
«va bene» dice lui e subito Jungkook apre la porta di casa per farci entrare.
Ci sediamo nel divano di casa di Jungkook e quest'ultimo inizia a spiegare tutto.
Parla del 1335 insieme, del nostro incontro, delle nostre passeggiate a cavallo e della nostra morte.
Ogni volta che arriva a quella parte della storia un brivido mi percorre la schiena facendomi sobbalzare leggermente.
Purtroppo ora arriva il mio turno.
«Tae, mi spieghi cos'è successo oggi a scuola perfavore?» mi chiede Hyunjin massaggiandosi le tempie
«Jungkook puoi uscire dalla stanza solo per cinque minuti?» chiedo guardandolo con occhi da cucciolo
«Tae...non fare così ti prego» dice lui pizzicandomi una guancia
«dai, solo per tre minuti» dico facendo il labbruccio
«va bene» dice lui uscendo sconsolato dalla stanza, ma non prima di avermi pizzicato di nuovo la guancia
«quindi chi è stato il coglione che ti ha picchiato?» chiede lui con sguardo truce
«primo: non dire le parolacce, secondo, io ti dirò chi è stato ma tu non dirlo a Jungkook» dico annuendo a me stesso
«perché no scusa?» chiede lui alzando un sopracciglio
«perché se no fa una strage» dico con fermezza.
Jungkook sarebbe capace di farlo.
Lui dopo aver annuito poco convinto mi fa cenno di continuare a raccontare e subito riprendo il mio racconto
«stavo venendo a scuola, stavo camminando sul ponte poco distante da quest'ultima quando Lucas e la sua banda mi ha fermato, mi provocavano, volevano farmi scoppiare, io sono rimasto tranquillo, vista la mia reazione loro hanno deciso di iniziare a picchiarmi, ero a sfavore numerico, e l'unica cosa che ho potuto fare era cercare di deviare certi colpi, non sono uscito bene nel mio intento» dico abbassando lo sguardo.
Finito il mio discorso sento delle braccia avvolgermi il corpo, Hyunjin mi sta abbracciando.
Lascio che le sue braccia calde mi rilassino, e subito lui mi fa dondolare dolcemente da una parte all'altra, stessa cosa che facevo io con lui da bambini.
Dopo qualche istante sentiamo bussare alla porta.
«avete finito lì dentro?» chiede Jungkook
«Sarà meglio aprirgli» dice Hyunjin scogliendo il nostro abbraccio.
«avete risolto?» chiede Jungkook facendo rimbalzare il suo sguardo da me a mio fratello.
«si» risponde Hyunjin sorridendomi dolcemente.
«oh bene» risponde Jungkook, subito un silenzio imbarazzante scende su di noi come un velo spazzato dal vento, ma Hyunjin prende parola
«Tae torniamo a casa?» chiede lui con un sorrisino
«si, va bene, tu vai intanto verso la porta di casa io ti raggiungo» dico facendogli l'occhiolino prima che lui sparisca dietro la porta marroncina
«Jungkook oggi mi sono divertito, certo per certe cose è stato inquietante, ma mi soni ricordato cose del mio passato che non avevo neanche immaginato, quindi, adesso io vado ci vediamo domani okay?» dico io alzando la mano in cenno di saluto, lui in risposta sorride e annuisce.
Ci vedremmo domani.

SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
YOUR BEHAVIOR IS SO UGHHHHH

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