Finalmente le voci velenose che ho nella mia testa cessano di insultarmi, è come se tutti i miei problemi quando sono con lui sparissero.
Finalmente, mi sento felice.~Taehyung's pov
Il tempo è volato, ormai siamo da un'ora e mezza a casa sua, ci siamo lavati e abbiamo cambiato vestiti. Siamo seduti sul suo comodo divano quando lui prende parola.
«ti va di andare a fare una passeggiata?»
«va bene» rispondo io alzandomi dal divano.
«forse è il caso di prendere due felpe pesanti, aspetta qua» dice lui salendo le scale che portano alla sua camera.
Dopo qualche minuto lo vedo arrivare e subito mi porge una felpa color azzurro pastello, mentre lui indossa una felpa totalmente nera.
Lo vedo avvicinarsi a me, non mi muovo, si abbassa verso il mio viso, chiudo gli occhi istintivamente, ma le sue labbra non arrivano mai a toccare le mie, anzi, le sue mani afferrano l'orlo della mia felpa e lo abbassa.
«la felpa era un po' spiegazzata lì» dice con un sorriso beffardo
«perché avevi chiuso gli occhietti principessa?» chiede abbassandomi lievemente per raggiungere la mia altezza.
«mi era andato qualcosa negli occhi!» mi difendo io, lui in risposta ride soltanto, probabilmente non mi ha creduto.
Usciamo di casa, e ci incamminiamo verso il quartiere di Evelyn Street dove poco lontano da lì si trova il fiume Tamigi.
Camminiamo fianco a fianco, le nuvole oscurano il sole con un velo grigiastro, impedendo a quest'ultimo di scaldarci con i suoi tiepidi raggi di settembre.
Arriviamo davanti alle sponde, e con tranquillità ci sediamo lasciando a penzoloni le nostre gambe che però, non toccano l'acqua del fiume.
D'un tratto mi sento osservato, mi guardo attorno e da dietro un albero vedo un uomo totalmente vestito di nero.
Subito mi ricordo di quella volta che ho visto l'uomo vestito di nero che chiedeva di Jungkook e subito il panico mi attanaglia.
«Jungkook, non ti girare subito, ma c'è un uomo dietro un albero che ci sta fissando, è tutto vestito di nero e ho un brutto presentimento» dico bloccandomi sul posto.
«stai calmo okay? Sarà solo un vecchio che non sa cosa fare» risponde lui.
Dopo qualche istante come Jungkook fa come per stiracchiarsi e appena vede la figura lo sento irrigidirsi sul posto.
«Tae, ti ricordi come sono morto nel 1335?» chiede lui girandosi per guardarmi.
«si» rispondo io con panico nel tono di voce.
«non entrare in panico ma mi ha ucciso lui» dice con serietà.
«q-quindi cosa facciamo?» chiedo io preoccupato
«fai finta di chiamare qualcuno, e poi dici a questa persona immaginaria di darvi appuntamento qui e adesso» dice lui e subito tiro fuori il mio cellulare, faccio finta di smanettare con quest'ultimo e subito metto in scena la mia finta chiamata.
«piano piano vedo l'uomo andarsene con lentezza, lo sto a guardare finché non se ne va, ma prima di svoltare l'ultima curva si gira a guardarmi, nota che lo stavo osservando ma subito io faccio finta di continuare la mia chiamata, e in un batter d'occhio lui scompare dietro l'angolo della Evelyn Street.
Mi giro verso Jungkook. Mi guarda, nel suo sguardo c'è paura ma sono piuttosto sicuro che la paura non era verso i suoi confronti.
«come mai se n'è andato solo per una chiamata?» chiedo io alzando un sopracciglio
«questo te lo dirò più avanti» risponde lui vago.
«va bene» ribatto io confuso
«forse è meglio tornare a casa» dice lui prendendo la mia mano.
«okay, si forse è meglio» dico stringendo la sua mano.
Non capisco cosa sia successo sinceramente, spero solo che non succeda niente di male a entrambi.
Appena arrivati a casa sua Jungkook mi fa sedere sul divano nel mentre che lui si dirige in cucina.
«ecco tieni, ne è avanzata un po' da ieri» dice lui porgendomi una fetta di torta alle fragole.
«oh grazie» dico sorridendo prendendo il piattino tra le mani.
Con la forchetta mangio un boccone e subito strabuzzo gli occhi.
«che c'è non ti piace?» chiede lui con un po' di delusione
«nono! È veramente buonissima!! Come fa tua madre a fare le torte così buone?!» dico parlando con la bocca piena.
In risposta lui ride sollevato.
«bene cosa facciamo ora?» dico finendo di mangiare la mia fetta di torta
«vuoi giocare ai videogames?» chiede lui e subito un sorriso spontaneo si crea nel mio viso
«si!! Che giochi hai?» chiedo battendo le mani entusiasta
«allora, io ho la ps2, hai presente? È vecchia ma resta la mia preferita!» dice lui accendendo la console ai piedi della tv.
«comunque io non ne ho tanti, ne ho solo due, starwars battlefront e starwars battlefront2» continua lui prendendo in mano i due involucri con dentro i dvd.
«ohhh starwars lo adoro!! Qual è il tuo personaggio preferito?» chiedo dondolandomi da una parte all'altra
«mh...credo sia Darth Maul» dice lui facendomi formare un'espressione di ribrezzo nel volto
«io odio Darth Maul, quello sfigato ha ucciso il maestro di Obi One! Non si merita niente!» dico io alzando le braccia al cielo
«ma è forte» ribatte lui con un' alzata di spalle
«bah» dico io alzando le sopracciglia guardando altrove con fare distratto
«è il tuo personaggio preferito qual è?» mi chiede lui ricevendo la mia attenzione
«Aayla Secura» dico con tranquillità
«oh lei è proprio bella» dice lui con un sorrisino
«hey a me mica piace perché è bella, lei è coraggiosa, forte e tenace! In più è tutta blu, è il blu è il mio colore preferito» dico io incrociando le braccia al petto fiero della mia risposta.
«ohhh beh allora il tuo discorso non fa una piega» risponde lui ridacchiando per poi dar aderire il disco alla console per far partire il gioco.
Stiamo giocando da circa mezz'ora, sento il campanello suonare e allora vado ad aprire la porta, Jungkook era troppo impegnato ad uccidere cloni per andare ad aprire.
Subito mi pento della scelta, dovevo guardare prima dallo spioncino.Darth Maul
Aayla Secura
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Remember us
FanfictionSEQUEL DI "Don't hurt me" Jeon Jungkook è il più popolare ragazzo della scuola "arts high school of London". Il suo carisma da badboy attrae ragazze e ragazzi. Il suo carattere freddo e distante lo rende ancora più seducente agli occhi delle persone...