Capitolo 20

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Credo sia ovvio.
Non sono più il Taehyung del 1335.~

Leggete lo spazio d'autore alla fine grazie~~

Taehyung's pov

Dopo aver calmato, parlato e medicato Jimin siamo tornati in classe.
Appena aperta la porta tutti gli sguardi dei miei compagni di classe si proiettano come un film verso di me e Jimin.
Facendo finta di nulla torniamo ai nostri banchi.
«Park, per aver picchiato un tuo coetaneo pulirai la classe per tutte le due seguenti settimane, in quanto a Lucas e i suoi compagni, per aver picchiato e infastidito un ragazzo» dice il professore guardandomi un' istante
«saranno espulsi per un mese» conclude il professore con sguardo serio
«Park, posso capire le sue intenzioni, ma la violenza non è mai la risposta» aggiunge il docente.
Detto ciò il professore continua la lezione come se niente fosse.

Finite le ore di lezione come di consueto mi incammino verso casa.
«Hey aspettami!!» sento dire da una voce fin troppo famigliare.
Mi giro da dove proviene quel suono e noto Jungkook corrermi incontro.
«cavoli» dice lui annaspando
«è mai possibile che debba sempre rincorrerti?» continua lui con il fiatone facendomi ridere.
«non è colpa mia se sei lento» lo stuzzico io.
Ma subito il mio sorriso scompare osservando una figura che già ho visto.
Maglia nera, capello nero, scarpe e pantaloni neri.
«Jungkook cammina veloce» dico prendendolo per mano per poi avanzare verso casa con un passo moderato.
«hey ma cosa-» dice lui confuso ma lo zittisco prima.
«fai finta di ridere» dico continuando la mia marcia spedita.
Subito lui finge una risata che sembra quasi reale.
Non ho il coraggio di girarmi per vedere se l'individuo ci sta inseguendo quindi continuo solo a camminare rapidamente.
«Taehyung puoi dirmi cosa sta succedendo?» chiede Jungkook quasi in un sussurro
«c'era il tipo vestito di nero che ci stava osservando quello che mi hai detto che ti aveva ucciso» dico con ansia nella voce.
Lui non risponde accelera solamente il passo.
D'un tratto un altro uomo vestito di nero ci viene incontro da davanti e subito il panico mi attanaglia.
Non c'è scelta, giriamo in un vicolo sperando che non sia cieco, ma la fortuna oggi non è dalla nostra parte.
Cinque uomini vestiti di nero entrano nel vicolo.
Io e Jungkook ci guardiamo e ci prendiamo per mano.
«mi dispiace» dice solamente lui.
«fate ciò che ci ha chiesto» dice un uomo dalla voce roca.
Subito gli altri quattro uomini si avventano su di noi bloccando le nostre braccia.
L'unico uomo che ha parlato si avvicina con una siringa.
«Principino pensavi veramente di scappare da noi?» chiede l'uomo alzando il mento di Jungkook.
« questa volta uccideremo anche il tuo piccolo ragazzino» dice il nero accarezzandomi la guancia.
«buonanotte fiorellino» dice quest'ultimo infilzandomi con la siringa nel braccio destro.
Subito il mio arto inizia a pulsare per poi bruciare.
La vista inizia a farsi sfocata, i suoni si fanno ovattati.
Solo un urlo di dolore esce dalle mie labbra.
Ma nessuno sembra sentirlo.

SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
LO SO È CORTO DA FAR SCHIFO
MA DEVO LASCIARE LA SUSPANCE QUIIIIINDI BELLA LÌ MI DISPIACE

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