Piano piano sento le mie palpebre farsi pesanti il respiro regolarizzarsi. La stanchezza prende il sopravvento del mio corpo.~
Taehyung's pov
Mi sveglio.
Mi guardo in giro confuso.
Che ore sono?
Rivolgo la mia attenzione alla finestra e vedo che il sole è al culmine della sua luce.
Il cielo si spartisce i colori del tramonto, rosa, arancione e azzurro prendono il possesso di questa sera d'autunno.
«Tae, tesoro, sei sveglio?» sento chiedere da una voce femminile dopo un leggero bussare alla porta.
«si mamma» rispondo abbassando il mio sguardo verso il verde del prato di fronte casa mia.
«ti ho portato la cena, oggi Hyunjin era più affamato del solito quindi abbiamo mangiato prima » dice lei ridacchiando a fine frase.
«mamma lasciala sopra al tavolo del salotto tra un po' vengo a mangiare» dico giocherellando con la maniglia della finestra.
«va bene tesoro...» dice solamente
«vuoi parlarmi di cosa succede? Ti vedo strano in questo periodo» continua lei.
«sono solo stanco» mento io per poi mettermi una mano sulla fronte
«sicuro?» chiede lei per sicurezza
«si sicuro» dico con voce ferma.
Con voce ferma? Proprio per niente, ma mia madre non mi conosce così bene da capire che sono titubante, e non le do una colpa, nessuno mi conosce così bene da capire quando mento e quando no, da quando ho paura e quando fingo di non avere paura.
Io mi paragono ad una grande città, nessuno la conoscerà fino in fondo, ci sarà sempre quel vicolo nascosto, che magari può non portarti da nessuna parte, come magari ti può portare nei più bello dei giardini fioriti.
Mi siedo sul letto e guardo l'orario.
Sono le sette e mezza di sera, non ho per niente fame.
Prendo la sedia della mia scrivania e la posiziono davanti alla finestra.
Inizio a pensare, a ciò che Jungkook mi ha detto solo il pensiero di ciò mi fa venire i brividi.
Non è possibile, ciò che mi ha detto non è la verità...vero?
Eppure tutte le visioni... questa è la volta buona per impazzire definitivamente.
Il mio flusso di pensieri viene bloccato da una persona che dice il mio nome da fuori la porta della camera da letto. Hyunjin.
«Tae...puoi perfavore aprire questa porta?» chiede lui con tono dolce
Non rispondo, non ho voglia di contrastarlo.
«Tae so che sei sveglio» mi riprende lui con tranquillità.
Sento un leggero tonfo e poi lui prende parola di nuovo.
«sai, io ti ho sempre ammirato, anche a Ballycastle, certo, eri un po' timidino, per qualcuno, quando tu non rispondevi alle offese che ti lanciavano, poteva pensare che tu lo facessi perché non avevi il fegato di rispondere, eppure io so che non è mai stato così, io so e lo sai anche tu che non rispondevi alle offese perché non volevi abbassarti ai loro livelli, tu preferivi sentirti dire "Taehyung sei ciccione" piuttosto che rispondere con " stai zitto ragazzino stupido" e questo lo ammiro te lo giuro, non ti ho mai visto piangere prima d'ora, solo oggi te lo visto fare, e fammelo dire è stato straziante.
Tae tu i problemi li hai sempre ignorati, e questo non va bene, perché tu per quanto incassavi insulti e basta non rispondevi, io rispondevo al posto tuo, lo facevo perché noi abbiamo due mentalità diverse, a me dava fastidio che ti umiliassero davanti a tutti, a te, sembrava non facesse ne caldo ne freddo, e Tae questo non va bene» dice lui con tono piatto.
Visto? ve l'avevo detto che nessuno mi capisce davvero, lui non mi ha mai visto piangere perché lo facevo di nascosto e in silenzio.
Davvero lui pensava che a me non faceva ne caldo ne freddo? Davvero la gente pensava questo? Nessuno vedeva quanto ci soffrivo? Nessuno vedeva il dolore nel mio sguardo vacuo? A quanto pare no. Tutti vedevano solo quello che volevano vedere.
«quindi ti prego, non scappare dai tuoi problemi, per questa volta, non farci cambiare città» dice lui lasciando che passi lontani colmino il silenzio di quella sera.
Il mio sguardo è pieno di dolore, non posso credere che lui mi abbia detto una cosa del genere.
Lui sa che sono stati proprio loro due a voler cambiare città.
Okay, so che loro lo hanno fatto per me, ma se poi devi rinfacciarmelo potevamo rimanere a Ballycastle allora.
Io so che Hyunjin a differenza mia aveva degli amici là, ma io non ho mai chiesto di cambiare città, potevamo anche solo cambiare paesino magari, nessuno a chiesto di trasferirci fino a qui.
Io non mai chiesto a Hyunjin di difendermi.
Io non mai chiesto a mia madre di asciugare le mie lacrime.
Io non ho mai chiesto di avere anche solo un amico.
Io non mai chiesto a mia madre di nascere.
Io non ho mai chiesto niente a nessuno.
Allora perché le persone si fanno solamente gli affari miei?SPAZIO CHE NESSUNO SI CAGA:
HEYYYY
COME STATE??
MI DISPIACE SE AGGIORNO SOLO ORA MA ERO INDAFFARATA TUTTO IL GIORNO.
COME VI PARE QUESTO CAPITOLO?
HO CERCATO DI USATE DELLE MIE ESPERIENZE PERSONALI E IN PIÙ HO AGGIUNTO QUALCHE PENSIERO SCIENZE UMANE DOC😂
NON VI RUBO ALTRO TEMPO, VI AUGURO SOLO UNA BUONANOTTE💜
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Remember us
FanfictionSEQUEL DI "Don't hurt me" Jeon Jungkook è il più popolare ragazzo della scuola "arts high school of London". Il suo carisma da badboy attrae ragazze e ragazzi. Il suo carattere freddo e distante lo rende ancora più seducente agli occhi delle persone...