I giorni dopo proseguirono quasi tutti uguali: lezione, allenamento delle Cheerleader, pomeriggi interminabili insieme alle mie amiche. Ci conoscevamo da poco, ma sembrava ci conoscessimo da una vita. Io e Faith avevamo iniziato a parlare molto di più tra di noi, Alex aveva più o meno sconfitto la timidezza, Carly era sempre Carly, pazza e divertente, Diana era dolcissima e perennemente allegra, Rose spiritosa e solare. Io e Alice avevamo preso l'abitudine di andare insieme al bar dopo l'allenamento, e con lei mi divertivo tantissimo. Era sincera, trasparente, faceva battute pessime, ma allo stesso tempo divertenti. Oltre che con le ragazze, stavo cominciando a legare anche con i ragazzi. Andrew era davvero simpatico e carino, e mi faceva sempre morire dalle risate. Avevamo creato un nostro saluto, formato da due cinque fatto con entrambi i lati della mano, un pugno, un colpo con il gomito e un altro cinque. Paul era un idiota, ma mi ci stavo comunque affezionando. Mi prendeva in giro affettuosamente e a tratti mi abbracciava e sollevava da terra tanto per sfoggiare i suoi muscoli, e io puntualmente lo insultavo scherzando. Austin era il solito flirter, e provava in ogni occasione a farmi il bacia mano. Quando mi vedeva, pretendeva che lo salutassi con un bacio sulla guancia, e avevo scoperto che adorava teen wolf, quindi capitava che lo commentassimo insieme. Shawn fortunatamente non flirtava con nessuna delle ragazze, ma era comunque affettuoso e divertente. L'unico che continuavo a non capire era Dylan, che si ostinava ad essere un insopportabile lunatico. Venerdì, uscii a fare shopping al centro commerciale con le ragazze prima della partita di football.
-Ti guarda in continuazione!- disse Faith.
-Ma non è vero!- rispose Alex, tutta rossa.
-Si invece, è palese che gli piaci. Cerca sempre di attirare la tua attenzione e di parlarti anche per le cose più stupide- dissi io, guardando dei vestiti.
-Andrew e Alex... come sarebbe la ship? Andrex o Alendrew?- chiese Carly pensierosa.
-Andrex, Alendrew suona malissimo- rispose Diana. Alex battè un piede per terra, come una bambina.
-Finitela. Molto probabilmente non gli piaccio- disse. Rose sbuffò, e prese il telefono.
-Cosa stai facendo?- chiese.
-Lo chiedo a lui- disse semplicemente. Noi ci mettemmo tutte intorno a Rose per leggere.
"Heyy Andrew" scrisse.
-Rose, fallo e ti uccido- la minacciò Alex.
"Hey" rispose lui.
"Volevo chiederti una cosa" continuò lei.
"Anche io volevo chiederti qualcosa" disse lui.
"Sai se per caso piaccio ad Alex?" continuò, e tutte noi facemmo dei gridolini di gioia. Lei era completamente rossa e nascondeva il viso tra le mani.
"Non lo so, perché?" scrisse Rose, ridendo.
"È molto carina e simpatica, volevo sapere se ho possibilità" scrisse lui.
-Ma non gli piaccio, che dite!- dissi io, imitando la voce di Alex.
"Ora come ora non so dirti se le piaci o meno, ma credo che tu abbia buone possibilità" rispose Rose.
-Quindi? Ti piace?- chiese Carly ad Alex.
-Boh- rispose lei.
-Okay, ti piace- dissi io infine.
-Non lo so- continuò Alex. Diana intervenne.
-Però strano, ricordo che Shawn mi aveva detto che gli piaceva una ragazza di Los Angeles-
-Si, ma siamo a San Francisco, e qui c'è Alex, non l'atra ragazza- disse Faith, leggendo il suo telefono con uno sguardo strano.
-Chi ti scrive?- chiesi. Lei sobbalzò, e rispose:
-Nessuno-
In quel momento Alice uscì dal camerino con indosso una tutina beige con pantaloncini e maniche corte. La parte di sopra aveva dei bottoni e il colletto, ed era collegata a quella di sotto con una sorta di cintura che stringeva in vita.
-Come sto?- disse posizionandosi accanto a Faith, che di scatto spense il telefono e lo mise in tasca.
-Ti sta benissimo- risposi io.
-Cosa mi sono persa?- chiese poi.
Rose fece spallucce.
-Nulla di che, Andrew mi ha detto che gli piace Alex- disse. Alice sorrise.
-Ci avrei scommesso-
Dopodiché tornò in camerino a cambiarsi. Notai che Faith riprese subito il telefono. Una volta che pagammo e uscimmo dal negozio, la presi in disparte e le chiesi:
-Allora? Chi è il fortunato?-
-Cosa?- mi chiese lei.
-È tutto il pomeriggio che controlli il telefono. Chi è che ti scrive?-
-Nessuno, una mia amica- rispose nervosa. Decisi di lasciar cadere l'argomento quando le altre si avvicinarono.
-Sarà meglio tornare, la partita è tra poco- disse Alice. Tornammo al campus, e sistemai i vestiti che avevo comprato: una gonna rossa aderente, una canottiera nera con un incrocio sul davanti, dei pantaloncini neri, dei pantaloni a vita alta e una camicetta rossa. Dopodiché indossai l'uniforme da Cheerleader, raccolsi i capelli in una coda alta e uscii dalla stanza per andare da Alice.
-Pronta?- le chiesi entrando.
-Si, andiamo- rispose legandosi i capelli e raggiungendo la porta. Arrivate al campo da football, cominciammo a riscaldarci e a ripassare le coreografie. Vedere Claire e Amanda obbedire agli odrini di Alice fu fantastico. La squadra vinse la partita, e come ogni venerdì io e le mie amiche ci riunimmo tutte nella mia stanza. Faith, come quel pomeriggio, controllava di continuo il telefono, e a tratti sorrideva in un modo strano.
-Con chi parli, Faith?- le chiese Alice. Lei spense il telefono di scatto, e rispose nervosa:
-Con mia cugina-
Alice inarcò un sopracciglio, poi disse:
-E sorridi come un'idiota per tua cugina? Non ti facevo tipo da incesto-
Lei la guardò storto, ma rise.
-Comunque ragazze, Paul mi ha detto per la prima volta che mi ama- disse Alice sorridendo.
-E tu? Che hai risposto?- chiese Rose, illuminandosi all'improvviso.
-Gli ho detto che lo amo anch'io- rispose arrossendo impercettibilmente. Intanto mi accorsi che Faith aveva completamente cambiato espressione.
-State benissimo insieme, sono troppo contenta per te, Ali- disse Alex.
-Dobbiamo capire anche come fare con te e Andrew- dissi io.
-Esatto. Domani andiamo a cercare il vestito da sposa, poi pensiamo a quello delle damigelle- disse Carly, indicando l'aria come se davanti a sé avesse scritto l'intero programma.
-Ma dai, vi ho detto che non so nemmeno se mi piace- rispose Alex, ma il tono di voce, il rossore delle sue guance e il suo sorriso dicevano il contrario.
-Ci stiamo credendo tutte, Alex- disse Diana.
Andammo a dormire verso le due e mezza, io con Alice, Faith con Carly, Alex con Diana e Rose. Ci svegliammo appena in tempo per il pranzo, e mangiammo al volo per poi andare in biblioteca.
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Lost in my memory [IN REVISIONE]
JugendliteraturMiley, dopo un incidente che la fa rimanere in coma per un po' e le fa perdere temporaneamente la memoria, cambia la sua vita radicalmente trasferendosi a San Francisco. Inizia a frequentare la San Francisco Academy, e tra le nuove conoscenze ritrov...