-Cosa fate qui?- ci chiese Millie.
-So che può sembrare strano, ma è possibile che dei medicinali cancellino alcuni ricordi?- le chiesi. Lei sembrò confusa.
-Come al solito sei sempre molto delicata- commentò Carly.
-Esiste il propranololo- rispose Millie.
-Propra... che?- chiesi Faith.
-Non è una pillola per l'ansia?- chiese poi Diana.
-Entrate, vi spiego tutto- disse la ragazza lasciandoci passare. Entrammo tutte dentro la stanza, e Millie ci spiegò:
-È una pillola dell'ansia, ma viene usata anche in campo psichiatrico. È capace di creare una sorta di amnesia selettiva nei confronti di ricordi dolorosi o traumatici, bloccando i percorsi biochimici che la mente compie in modo tale che essi non possano essere recuperati. Perché me lo chiedete?-
Cercai di metabolizzare e capire meglio ciò che stava dicendo, perché più che una frase detta da una sedicenne sembrava quella scritta su un libro di scienze.
-Curiosità. E se ti dicessi che ho trovato una pillola e che penso si possa trattare di propalo...- dissi, ma Millie mi interruppe.
-Propranololo, Miley- disse divertita.
-Si, esattamente. Saresti capace di analizzarlo e capire se si tratta di quello?- chiesi.
-Cos'è? Ti droghi per caso?- mi chiese, ancora più confusa.
-No, no, è solo che... senti, ho scoperto che mia madre mi da pillole del genere da mesi a mia insaputa, e devo sapere di cosa si tratta. Per favore, ho bisogno di aiuto- le spiegai.
Lei mi rivolse un'occhiata come per capire se stessi scherzando o meno, poi disse:
-Okay, andiamo in laboratorio-
Prima di uscire, prese da un cassetto una lima per unghie. Fortunatamente non fece altre domande, e ci dirigemmo a scuola, nel laboratorio di scienze.
Una volta entrate, Millie frugò in un armadietto, e ne uscì una boccetta contenente un liquido. Poi prese un piattino, e si girò verso di me.
-Dammi la pillola- disse, e io gliela porsi. Si spostò su un banco, e uscì dalla sua tasca la lima per unghie. Grattò la pillola sul piattino, dopo di che, con una provetta, prese alcune gocce del liquido e le versò sulla polverina creata. La reazione fece cambiare colore ad essa, e Millie prese dall'armadietto un libro. Sfogliò l'indice, e lesse poi una pagina.
-Cerca su internet la formula del propranololo- mi disse. Io lo feci, e le mostrai il telefono. Lei lesse, e cercò sul libro.
-Carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno...- mormorò, facendo scorrere un dito lungo la pagina alla ricerca di una qualche informazione per me incomprensibile.
Una volta trovata, dichiarò:
-Tua madre ti da pillole di propranololo-
-Fantastico- commentai io sarcastica.
-Posso chiedere perché?- chiese poi.
Decisi di dirle la verità. Quella ragazza era un genio, magari poteva consigliarmi qualcosa o spiegarmi meglio come funzionava.
-L'anno scorso ho perso la memoria e c'è una parte dei ricordi che non riesco a recuperare. Per esempio non ricordo come è successo. A quanto pare il mio dottore mi ha prescritto queste pillole- le spiegai.
-Cavolo. Chi avrebbe mai detto che la mia rivale in matematica nonché una cheerleader popolare avesse una storia così interessante? - commentò lei.
-Fidati, non lo avrei detto nemmeno io fino ad un anno fa. E parlo anche delle parole "cheerleader" e "popolare"- risposi io.
-Se smettessi di prendere le pillole, credi che i ricordi potrebbero tornare?- le chiesi.
-Non posso dirtelo con certezza, ma suppongo di sì. Ma non hai pensato che se c'è qualcosa che ti nascondono forse è meglio che tu non la scopra? Hai detto tu stessa che è stato il tuo dottore a prescriverti le pillole-
-È ciò che le diciamo tutte da mesi- disse Faith. Rose si intromise.
-Magari lo fanno per il suo bene, ma Miley ha il diritto di sapere, soprattutto se è qualcosa di grave-
-Esatto, non sono una bambina, voglio la verità- aggiunsi.
-Allora, se posso consigliarti, prova a parlarne con tua madre, o con qualcuno che potrebbe sapere qualcosa. Però intanto sitemiamo qui. Se ci scoprissero ad analizzare pasticche ci denuncerebbero di spaccio di droga o cose così- disse Millie.
Sistemammo il laboratorio in fretta, dopodiché sciolsi ciò che rimaneva della pillola in una bottiglietta d'acqua e la svuotai in un lavandino in bagno.
-Grazie, Millie- la ringraziai.
-Di niente, ci vediamo a lezione- rispose lei, e ci salutò tutte con un cenno della mano, per poi allontanarsi ed entrare nella sua stanza.
-Comunque tu devi ancora raccontarmi di oggi- mi disse Faith.
-Hai parlato con Dylan?- chiese poi Alex. Li intervenne Carly.
-ODDIO VERO, STA MATTINA HO VISTO LA FOTO E HO URLATO- disse. Alice rimase un attimo confusa.
-Scusate, di cosa state parlando?- chiese.
-Miley si è ubriacata e ha baciato Dylan ieri sera- disse Rose con un sorriso. Alice si girò verso di me con gli occhi sgranati.
-HAI BACIATO DYLAN E NON MI HAI DETTO NIENTE?- gridò.
-Shh, non facciamoci sentire da tutti, magari. Siamo in corridoio- dissi io.
-Entriamo in stanza- disse Diana. Come al solito, ci sedemmo tutte in cerchio a terra.
-Comunque io vorrei capire una cosa. Abbiamo tre letti, una poltrona, la scrivania e voi vi buttate a terra?- disse Calry, che era ancora in piedi.
-Come?- chiese Faith, con il telefono in mano.
-Ah?- disse Calry.
-Ah?- ripeté Faith.
-AHHHH- gridò l'altra, coprendosi il viso quando realizzò che Faith le stava facendo un video. Tutte scoppiammo a ridere.
-Allora? Che ti ha detto?- chiese Alex.
-Che sapeva che non ero lucida, e che quindi non ha significato nulla. Tutto come prima- dissi.
-Tutto come prima?- chiese Diana.
-Si, amici come prima- dissi imitando la sua voce e appoggiando la testa sul materasso del letto dietro di me.
-Spero stia scherando- esclamò Rose.
-In compenso dopo mi ha detto che usciva con Amanda solo per scoprire cosa sapesse Claire sul mio incidente- dissi.
Alice cambiò espressione.
-Aspetta, quando all'inizio della scuola siamo andate a casa di Dylan parlavi di questo?- chiese. Io annuii.
-E dopodiché l'ho abbracciato e ci siamo quasi baciati, solo che è arrivato mio padre- finii di spiegare.
-È un idiota- concluse Rose.
-Eh?- chiesi.
-Mio Dio, è palese che tu gli piaccia, lo hanno capito tutti i ragazzi, e anche la prof di matematica- continuò.
-Cosa? La Torres sa che c'è qualcosa?- chiesi. Rispose Faith.
-Si. Quando al mio compleanno hai dormito da lui e siete mancati entrambi da scuola ha letteralmente detto "ci metto la mano sul fuoco che McCurty è insieme a Cross"-
Alice rimase di nuovo a bocca aperta.
-HAI DORMITO DA LUI?- gridò ancora.
Io annuii.
-Cavolo, quante cose mi sono persa. Poi fammi vedere la foto- concluse con un sorrisetto. Io roteai gli occhi, ma risi a mia volta. Ormai funzionava così: la mia vita era automaticamente un affare delle mie amiche, quindi ero costretta a dire loro qualunque cosa succedesse in campo sentimentale. Loro facevano lo stesso con me, e amavo il rapporto che si era creato. Avrei scoperto solo dopo, però, che fidarsi completamente di qualcuno non è sempre un bene.
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Lost in my memory [IN REVISIONE]
Novela JuvenilMiley, dopo un incidente che la fa rimanere in coma per un po' e le fa perdere temporaneamente la memoria, cambia la sua vita radicalmente trasferendosi a San Francisco. Inizia a frequentare la San Francisco Academy, e tra le nuove conoscenze ritrov...