Decisi di continuare a far allenare la squadra per la partita tutta la settimana, dato che Claire e Amanda avevano liberamente scelto di non partecipare perché ritenevano le coreografie "stupide e vomitevoli". Astuto da parte di Claire non dire nulla e poi incolpare me per non aver fatto partecipare la squadra. Venerdì, però, arrivammo al campo e lo trovammo completamente vuoto.
-Ma che cazzo...- dissi.
-La partita inizia tra dieci minuti, dovrebbero già essere qui- disse Yuki.
-Aspettiamo, arriveranno a momenti- dissi, sentendo un nodo allo stomaco. Aspettammo un quarto d'ora, ma il campo rimase vuoto.
A quel punto però, comparve Claire.
-Ragazze, cosa ci fate qui?- chiese con voce mielata.
-Dovrebbe esserci la partita sta sera- rispose Yuki. Claire fece finta di essere confusa.
-Ma ragazze, la partita è stata annullata. Miley non ve l'ha detto?-
-A dire il vero no- disse Coral.
-Che strano, ho mandato il mio ragazzo Aiden a dirglielo, e lui afferma di averlo fatto. Hai problemi di memoria McCurty?- disse, facendo montare in me sempre più rabbia.
-Beh, ragazze, dopo tutto Alice torna lunedì. Non dovrete stare più nelle mani della smemorata-
Le ragazze cominciarono ad andare via, ed io bloccai Claire.
-A che gioco stai giocando?- le chiesi.
-Questa volta a nessuno, hai fatto tutto da sola, e devo dire che hai superato le mie aspettative- disse ridendo.
-Claire, falla finita e dimmi cosa sai- le dissi diretta.
Lei fece la finta tonta.
-Non so davvero di cosa tu stia parlando, McCurty-
-Lo sai benissimo. È da più di un mese che non fai altro che parlare di ricordi e di memoria. Dimmi cosa sai- continuai, più arrabbiata che mai.
-Non. So. Nulla- disse scandendo ogni parola.
-L'unica cosa che so è che tu mi hai messo i bastoni tra le ruote, quindi preparati, perché come ti ho già detto te ne farò pentire amaramente- continuò, dopo di che andò via. Raggiunse un punto accanto agli spalti, dove una figura scura la stava aspettando. Riconobbi Aiden, che mi rivolse uno sguardo torvo, come il giorno prima. Dopodiché si girò e andò via.
-Miley- disse qualcuno da dietro di me. Mi girai di scatto spaventata, ma era solo Dylan.
-Mi spii per caso?- gli chiesi. Aveva un'espressione seria e preoccupata.
-Ti ha parlato?- chiese cupo.
-Chi? Claire?- chiesi.
-No, non Claire. Quel ragazzo- disse. Io lo guardai confusa.
-Qualche giorno fa mi ha avvertita che la partita sarebbe stata annullata. Perché?-
-Sta lontana da lui- disse serio.
-Come scusa?- chiesi ancora più confusa.
-Davvero Mil, stagli lontano. Non lasciare che si avvicini a te-
-Dylan, mi stai spaventando adesso- risposi, preoccupata. Lui strinse la mascella, e chiese:
-Ti ha detto altro?-
-No, solo che la partita è stata annullata-
-Cosa sai di lui?- chiese ancora.
-Che si chiama Aiden e che è il ragazzo di Claire... perché tutte queste domande?-
-Perché... senti, fa solo come ti ho detto, ti prego- disse, quasi supplicandomi.
-Beh, sta tranquillo, non avevo intenzione di avvicinarmi a lui-
Lui sospirò di sollievo.
-Dylan, ma è tutto okay?- gli chiesi preoccupata. Lui aspettò un secondo prima di rispondere, ma poi disse:
-Si... Si, è tutto okay. Ci vediamo domani per la punizione-
Detto questo andò via, lasciandomi da sola in mezzo al campo di football, con addosso solo l'uniforme da cheerleader. Dopo l'interrogatorio di Dylan, avevo in un certo senso paura di tornare in dormitorio da sola, quindi lo raggiunsi correndo. Una volta arrivata da lui, mi appoggai alla sua spalla con una mano per fermarmi dal correre ed evitare di finire come Alex contro il muro. Lui sobbalzò, ma poi vide che ero io.
-Che c'è?- chiese.
-Nulla, è solo... Non mi va di tornare in dormitorio da sola- risposi, imbarazzata. Quella sera l'aria era particolarmente fredda, quindi sciolsi i capelli per tenere il collo almeno un po' in caldo e mi strinsi nelle spalle.
-Non volevo spaventarti prima- disse Dylan.
-Pfff, non mi hai spaventata- mentii. Lui mi guardò e inarcò un sopracciglio.
-Beh, okay, mi hai messo un po' di ansia- dissi. Lui sorrise, guardando davanti a se. Arrivò una folata di vento, e rabbrividii. Dylan se ne accorse.
-Hai freddo?- chiese.
-Un po'. Si sente che l'inverno sta arrivando- dissi. Non ebbi il tempo di finire la frase che lui si era già tolto la giacca. Me la mise intorno alle spalle, ed io gli sorrisi, sorpresa da quel gesto. La giacca era calda, e aveva il suo odore. La infilai, e mi strinsi al suo interno. Lui intanto mi stava guardando divertito.
-Che c'è?- gli chiesi. Lui non distolse lo sguardo.
-Nulla. È solo che ti sta enorme- disse con un sorrisetto, mordendosi il labbro. Io risi.
Era vero, mi copriva fino a metà coscia e le maniche superavano di gran lunga le mie mani. Almeno stavo calda.
Mi accorsi che mi stava ancora guardando.
-Sei inquietante- gli dissi, sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lui spalancò gli occhi, e si avvicinò a me in modo che le nostre fronti quasi si toccassero.
Io lo spinsi via, divertita.
Dylan mi accompagnò fino in dormitorio.
-Ci vediamo domani- lo salutai entrando. Lui mi fece un cenno con la mano, ancora con lo stesso sorriso di prima, e poi andò via. Una volta che fu lontano, mi venne quasi spontaneo aspirare il profumo della giacca. Era davvero buono, e familiare. Ma che sto facendo? Mi chiesi.
Arrivata in stanza aprii la porta, e non appena le mie amiche mi videro indossare la giacca di Dylan mi fecero mille domande.
-Sei andata in camera sua?- chiese Faith.
-Vi siete messi insieme?- chiese Rose.
-Ti ha baciata?- continuò Diana. Io le zittii, e dissi:
-Me l'ha semplicemente messa intorno alle spalle perché avevo freddo, smettetela di farvi tutti questi film-
Le ragazze erano un po' buttate sul letto di Alex, un po' a terra. Davanti a loro c'era un portatile aperto, con una ciotola di pop-corn a destra e un pacco di patatine a sinistra.
-Avete già scelto il film?- chiesi.
-The Kissing Booth- rispose Alex.
-Perfetto, è il mio film preferito- dissi io, e presi posto accanto a Carly. Per la gran parte del film ridemmo come pazze, ma al finale, quando Noah prese l'aereo per Oxford e non si girò verso Elle, scoppiammo tutte a piangere nonostante avessimo visto quel film milioni di volte. Subito dopo, guardammo Tutte le volte che ho scritto ti amo, per poi addormentarci divise nei letti. Solitamente Alice avrebbe dormito accanto a me, ma quella notte non fu così. Dovevamo assolutamente riportarla indietro.
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Lost in my memory [IN REVISIONE]
Novela JuvenilMiley, dopo un incidente che la fa rimanere in coma per un po' e le fa perdere temporaneamente la memoria, cambia la sua vita radicalmente trasferendosi a San Francisco. Inizia a frequentare la San Francisco Academy, e tra le nuove conoscenze ritrov...