43. Caffè a letto

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Non serve che io dica che, non appena sveglie, le mie amiche mi fecero il terzo grado.
La giornata era andata bene anche ad Alex.
Lei e Andrew non si erano baciati, ma si erano conosciuti meglio e avevano passato l'intero pomeriggio insieme, quindi Alex era felicissima.
Era l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, quindi mi svegliai presto per fare la valigia.
Non riuscivo a credere che da lì a poco sarei tornata a New York.
In un certo senso, avevo paura.
Paura di scoprire qualcosa su Dylan.
Prima dell'appuntamento ero sicura di ciò che volevo fare: una volta a New York, avrei fatto di tutto pur di scoprire la verità.
Ma, una volta che i miei sentimenti erano completamente andati in tilt, non ero più sicura di volerlo scoprire.
Non volevo rovinare ciò che c'era tra di noi, non proprio quando entrambi avevamo abbassato le nostre barriere e messo da parte l'orgoglio.
Con lui stavo così bene che non mi sembrava reale.
Quando eravamo insieme, il passato e i ricordi mancanti poco importavano. Volevo solo crearne di nuovi insieme a lui.
Sistemai le ultime cose in valigia, e la chiusi.
Accesi il telefono per controllare l'ora. Erano le dieci.
Notai subito una notifica di Dylan.
"Hey, ci vediamo al bar? :)"
Sorrisi.
"Dammi cinque minuti e arrivo" gli scrissi.
-Messaggio dal tuo amore?- chiese Alex.
-Mi aspetta al bar- le risposi.
Mi arrivò un altro messaggio.
"Cinque minuti?? Ero convinto stessi dormendo e che avresti risposto per pranzo" 
Mi inviò una foto. Era a letto con le coperte tirate fino al collo, la faccia assonnata e i capelli scompigliati.
Sorrisi.
"Dai sbrigati ahah" scrissi.
"Vieni tu qui:("
Mi morsi un labbro.
-Cambio di programma, vado da lui- dissi alle ragazze.
-L'abbiamo ufficialmente persa- disse Faith ad Alex, che annuì.
-Ricordati ciò che ti dico sempre- mi disse poi.
-Faith, stiamo insieme da meno di ventiquattro ore, è inutile che mi parli di precauzioni-
Lei scoppiò a ridere.
-Intendevo che gli amici non dormono nello stesso letto. Volevo solo rinfacciarti che avevo ragione-
-Hai creato un mostro- commentò Alex ridendo.
Io feci lo stesso.
"Prendo due caffè e arrivo" scrissi a Dylan.
"Ecco perché mi piaci" rispose lui.
"Solo perché ti porto il caffè?:(" scherzai.
Lui rispose con due cuori.
-Mi accompagnate al bar prima?- chiesi alle ragazze.
-Certo- rispose Alex.
Mi diedi una sistemata, e uscimmo dalla stanza, dirette al bar.
Una volta entrate, vedemmo Andrew e gli altri seduti ad un tavolo.
Io, Alex e Faith ci scambiammo un'occhiata.
-Andate, ci vediamo dopo- dissi alle due.
Loro raggiunsero i ragazzi, quindi presi i due caffè, e uscii dal bar, diretta al dormitorio maschile.
Arrivata alla sua stanza, vidi che la porta era socchiusa.
-Hey- dissi entrando.
Dylan era sul suo letto con il telefono in mano, con addosso una felpa nera e un pantalone di tuta.
Mi sorrise.
-Mi hai portato il caffè?- chiese.
-Buongiorno anche a te- dissi sedendomi accanto a lui, aspettando un bacio.
-Allora? Dov'è il caffè?- chiese, facendomelo apposta.
-Prima mi dai un bacio, poi ti do il caffè- gli dissi nascondendo la busta contenente le bevande dietro la schiena.
-Osi servirti dei miei incantesimi contro di me, Potter?- disse.
-E tu osi servirti delle citazioni del mio libro preferito contro di me, Cross?- dissi ridendo.
Lui fece lo stesso, e mi baciò.
Mi circondò la vita con un braccio, e ne approfittò per sfilarmi la busta dalle mani.
-Hey!- esclamai, fingendomi offesa.
-Era il patto, no?- disse lui facendo spallucce.
Io scossi la testa, e lo ribaciai. Posò i caffè sul comodino accanto al letto, e mi attirò più vicina a sé.
-Potrei quasi abituarmici- mormorò tra un bacio e l'altro.
-Oh, dovrai farlo- risposi io, e sentii le sue labbra distendersi in un sorriso.
Mi allontanai un attimo per guardarlo.
Dal suo sguardo, avrei potuto dire che stesse guardando ciò che c'era di più bello al mondo, quando invece guardava solo me.
Mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Ora non ci vedremo per due settimane- disse.
-Strano pensare che ad inizio anno avrei esultato dopo questa affermazione- commentai.
-Ora invece non sai proprio come farai senza di me-
-Ne sei proprio convinto?- scherzai.
-In realtà sì- disse, facendomi mettere a cavalcioni su di lui.
Scossi la testa, sorridendo.
-Dai, ammettilo che ti mancherò- disse.
-Mai quanto io mancherò a te- risposi, e lo ribaciai.
Lui mi strinse a se, ricambiando il bacio.
In quel momento, la porta della stanza si aprì, e noi ci staccammo.
-Cavolo, amico, non eravamo d'accordo di avvertire quando uno di noi porta una ragazza in stanza?- disse Austin entrando.
-Avevo avvertito infatti- rispose Dylan, infastidito.
Austin ci pensò un secondo, poi cambiò argomento.
-In ogni caso, Paul mi ha detto che il coach vuole vedere la squadra football-
-Ora? È domenica mattina!-
Scesi dalle gambe di Dylan, che si alzò.
-Già, è quello che ho detto io quando mi hai fatto uscire per vedere la tua ragazza. Ah, a proposito, giorno Miley-
-Giorno- risposi.
Detto questo, uscì dalla stanza.
Dylan si girò verso di me.
-Mi dispiace. Ci vediamo dopo?- disse.
Io annuii, e mi lasciò un bacio.
Si avviò alla porta, ma poi si girò.
-Ah, dimenticavo- disse tornando indietro e prendendo il suo caffè dal comodino.
Io risi.
-Non essere troppo triste mentre non ci sono, mi raccomando-
-Sta tranquillo, c'è sempre il caffè- risposi, e lui uscì dalla stanza.
Presi il mio caffè, e mi accorsi che aveva lasciato il telefono in stanza quando gli arrivò un messaggio.
Senza volerlo, mi accorsi che era di Rose.
"Te l'avevo detto che avrebbe funzionato, dovresti ascoltarmi più spesso"
Corrugai le sopracciglia.
Cosa voleva dire?
Decisi di non dargli troppo peso, e uscii dalla stanza, bevendo il mio caffè.
Mi arrivò un messaggio.
Quando accesi il telefono, vidi che anch'esso era di Rose.
Mi aveva inviato una foto di lei e tutte le altre, nella macchina di Alice.
"Stiamo andando in centro. Ci raggiungi o sei troppo impegnata a sbaciucchiare Dylan?" aveva scritto.
"Sto arrivando ahah, a quanto pare il coach di football voleva vedere la squadra" risposi.
Che coincidenza, pensai.
Perché era una coincidenza, giusto?

Angolo autrice
Okay, premetto di essere un po' in panico, perché poche volte vi ho scritto come Cristina e non come Miley, ma essendo quasi alla fine del libro, era anche ora che lo facessi.
Ci tenevo a ringraziarvi per tutti i voti e le visualizzazioni, che magari sembreranno niente rispetto a quelli di altre storie, ma sono molto più di quello che mi aspettavo quando ho iniziato a scrivere questa storia❤️
Come ho detto, Lost in my memory è quasi alla fine, ma dopo questo, pubblicherò altri due libri: un sequel della storia, e uno spin-off dal punto di vista di uno dei personaggi già esistenti.
Al momento non vi dico chi sarà, ma spero tanto che vi piaccia l'idea.
Detto questo, spero che stiate passando la quarantena serenamente, e anche di avervi tenuto un po' compagnia e di essere riuscita a strapparvi un sorriso☺️
~Cris🌻

Lost in my memory [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora