Baci di ombre

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"stai fermo!" mi disse Allison mettendosi le mani davanti alla faccia per non vedere me prendere un ragno e portarlo fuori.
"non dirmi che hai paura dei ragni" disse io divertito.
"ognuno ha le sue paure" disse lei
"la coraggiosa Allison Everwood ha paura dei ragni" dissi io ridendo
"hey guarda che non c'è nulla di divertente caro il mio Peter" disse lei togliendo le mani dalla faccia.
"invece lo è eccome" dissi io sorridendo.
Era passata una settimana dal primo allenamento ed Allison aveva passato tutte le prove di agilità e si era meritata la sua prima runa permanente: la runa dell'agilità.
Ora però era il turno dei bastoni.
Non so quanto possa cavarsela, ma in realtà credo di dover chiamare Caleb, è più bravo di me col bastone.
Me ne infischio e iniziamo l'allenamento, Allison riesce a schivare tutti i colpi, si difende ma non attacca.
Andiamo avanti così per qualche minuto, poi perdo il controllo del bastone, il tempo sembrava rallentare mentre questo andava a colpire direttamente Allison sul viso.
Ma stava succedendo qualcosa di strano, qualcosa di insolito.
Il suo corpo si stava trasformando come in un ombra nera.
Il bastone le passò attraverso senza farle un grafio.
Il bastone in mano ad Allison cadde fragorosamente per terra.
"oh per Raziel..." esclamai io impietrito.
Nessuno shadowhunters normale poteva fare ciò che ha fatto lei.
Mi ricordai della storia che mi aveva raccontato zio Simon su un mio antenato James Herondale.
Sua madre Tessa Gray una shadowhunters stregona si era sposata con Will Herondale e i loro figli erano nati shadowhunters con poteri demoniaci.
Possibile che uno dei suoi genitori possa essere uno stregone?
Allison era spaventata, si era accasciata a terra prima di sensi ma non riuscivo a raggiungerla.
Ero impietrito, inchiodato a terra e spaventato a morte.
Sentii la voce di Caleb dalla porta ma tutto era come rallentato e tutti i suoni erano come attutiti.
"PETER CHE COSA HAI FATTO!" gridò lui catapultandosi su Allison.
Io rimasi fermo ma la rabbia e la gelosia iniziarono a salire dalla punta dei piedi fino alla testa.
Lui non poteva toccare Allison.
Mi iniziai a sciogliere e caddi sulle ginocchia,le mani abbandonate ai fianchi e la voce strozzata.
Poi chiusi gli occhi e abbandonai i pensieri sul pavimento.
L'ultima cosa che sentii era Caleb che gridava.
"PETER! CHE QUALCUNO CHIAMI UN MEDICO!"
[•••]
Mi risvegliai nell'infermeria dell'istituto.
L'ultima cosa che ricordo è un bastone da allenamento che mi passava attraverso, poi la faccia spaventata e impietrita di Peter e subito dopo buio totale.
Che cosa era successo di così grave da farmi finire in infermeria? Una botta si poteva guarire con un iratze.
Girai la testa e sentii una fitta di dolore che mi attraversó il cervello, notai che nel letto di fianco al mio c'era Peter.
"p-Peter" lo chiamai con filo di voce
Lui si girò e mi guardò con quei suoi grandi occhi verde smeraldo.
Era spaventato.
Spaventato da me.
"che cosa è successo?" chiesi titubante
"sei diventata un... Ombra" disse lui esitando.
"un ombra?" esclamai incuriosita.
Allungai la mano libera e cercai di toccargli il viso ma lui si ritrasse di colpo.
"non vuoi che ti tocchi...." dissi io incredula e con le lacrime agli occhi.
Lui distolse lo sguardo e si girò dall'altra parte.
Che cos'ho che non va?
Ricacciai le lacrime indietro con la gola che bruciava.
Non devo piangere, non posso fare la debole e non devo dimenticarmi di ciò che voglio.
Ritrovare i miei genitori.
"ALLISON!" gridò Corinne entrando correndo nell'infermeria e mettendosi in ginocchio vicino al mio letto.
"Cos'è successo?" mi chiese lei.
Io non risposi, sapevo che appena avrei aperto bocca mi sarei messa a piangere.
"si è trasformata in ombra Cor" disse una voce maschile, apparteneva ad un uomo alto con i capelli neri a porco spino e gli occhi verdi gialli come quelli dei gatti.
Aveva una giacca di velluto viola e dei jeans a righe verticali viola e bianchi.
Teneva le braccia conserte e vicino a lui c'era un ragazzo un po' più basso, con i capelli blu e le corna, aveva la pelle blu e aveva lo stesso stile dell'altro uomo.
"FRATELLINOOOO" disse Cor buttandogli le braccia al collo.
"ciao Cor" disse l'uomo sorridendo.
"ciao Zia" disse l'altro ragazzo
"ciao Max" disse Cor sorridendogli.
"Allison lui è mio fratello Magnus Bane" disse indicando l'uomo alto con i capelli a porco spino "invece lui è mio nipote Max Lightwood-Bane figlio di Magnus" disse indicando il ragazzo con la pelle blu.
"Magnus, Max, lei è Allison Everwood la mia migliore amica" disse Cor.
Io cercai di sorridere e mi misi sui gomiti.
"allora Allison, ti ho" studiato" in queste ore con Max, mi hanno chiamato appena hanno capito che cosa ti era accaduto. "disse Magnus avvicinandosi e sedendosi sul letto.
"non hai niente che non va, semplicemente nella tua famiglia c'è sangue di stregone, tuo padre era uno di noi, ma a differenza nostra ha avuto il dono di avere dei figli suoi" Spiegò Magnus guardando e sorridendo a Max che ricambió il sorriso.
"quindi cosa posso fare?" chiesi io curiosa
"puoi imparare ad usare la magia degli stregoni e usarla come gli shadowhunters usano le rune" disse Max alzandosi dallo stipite della porta e avvicinandosi a braccia conserte.
"sopporti anche i marchi a quanto pare" disse Cor
"quindi fatemi capire sono una shadowhunters con poteri da stregone?" chiesi
"circa" disse Magnus
"okey quindi posso diventare ombra" dissi io
"esatto" rispose Max.
"dov'è Caleb?" chiesi seria
"sono qui" disse lui che era rimasto su una sedia per tutto il tempo.
"dite a Isabelle che voglio uscire da qui" dissi
"puoi andartene quando vuoi" disse Caleb sorridendo.
Usciti tutti dalla stanza e mi diressi con la tuta rosa e nera che mi aveva portato Corinne come cambio verso il bagno.
"Alli" disse una voce alle mie spalle.
"Peter" dissi io senza girarmi.
"perché non mi guardi?" chiese Peter
"perché mi guardi come se fossi un mostro, e io non lo sono" dissi io sicura di me
"non sei un mostro" disse lui "per favore girati" mi supplicó
Mi girai e lo guardai negli occhi, si era messo seduto e aveva solo i pantaloni da palestra, il torso era nudo, i segni dei marchi e delle cicatrici , ma io non riuscivo a vedere i suoi difetti in quel momento.
Avevo solo una maglietta lunga fino a sotto il sedere e i pantaloni corti di un pigiama.
Peter si alzó a fatica e si avvicinó a me, io lo guardai , lui mise le sue mani sui fianchi e mi tiró a sé, i nostri respiri si mischiarono, i nostri nasi si toccadono e lui allungó una mano sulla mia guancia, gli misi le braccia intorno al collo e finalmente ci baciammo, era un bacio imbarazzato, non di passione, le sue labbra sapevano di sale e vaniglia, gli toccai i capelli e lui mi strinse la maglietta con la mano, risi e lui bació il mio sorriso, sentiamo qualcuno che iniziava ad applaudire e ci staccammo, entrambi girammo la testa e notammo Raphael sulla porta.
Raphael era il figlio adottivo di Magnus e Alec, si allenava raramente con me, aveva i capelli e gli occhi marroni, era molto alto ma anche molto agile.
"davvero un modo fantastico di tornare ad allenarsi" disse lui divertito "sbaciucchiarsi... Voi eterosessuali siete disgustosi" constatò con un sorriso e lanciando una maglietta a Peter.
"giusto perché tu sei gay" dissi io ridendo, non che mi importi qualcosa sia chiaro, io sono la prima sostenitrice della comunità LGBTQ+
"bisessuale prego" disse Raphael con un sorrisetto fastidioso.
"beh io vado a mettermi questa magnifica felpa rosa, voi due non iniziate a sbaciucchiarvi" dissi io ridendo e guardando Raphael.
"tranquilla è tutto tuo" disse Raphael girando la testa e notando Corinne seduta fuori dall'infermeria che parlava con Magnus "io ho altro a cui pensare" disse Raphael
"attenzione Raph non vorrai mica farti tua zia" disse Peter ridendo e notando lo sguardo di Raph che scrutava la stregona.
"È LA SORELLA DI MAGNUS?!" chiese Raph sconvolto.
"esattamente, se vuoi farti tua zia fai pure, non te lo impediró" disse Peter mentre io scomparivo nel bagno, sentivo ancora Peter e Raph ridere e parlare di Cor, mentre io mi cambiavo pensai che forse quel bacio con Peter non fosse stata una buona idea.
Poi uscita dal bagno incontrai il suo sguardo color verde smeraldo e mi convinsi ancora di più che di lì a poco sarebbe successo qualcosa.
Ma non mi importava.

Shadowhunters-l'anello perduto [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora