Silenzio.
Solo silenzio all'interno della città silente.
Solo il leggero mormorio delle voci dei fratelli nella mia testa e il fruscio delle loro lunghe tuniche.
Chissà come sarà essere uno di loro.
Chissà come sarà stare con i miei amici.
Sono pronto a sopportare questo rituale pur di non lasciare kat e gli altri.
Seguo fratello Binael in silenzio.
"sento i tuoi pensieri"
Mi dice lui nella testa.
"mi sta venendo un terribile mal di testa per tutte le tue domande" mi dice lui ironicamente nella testa.
Quindi i fratelli silenti sapevano usare il sarcasmo?
"solo i più anziani di noi sanno alterare la loro voce nella testa" mi risponde lui "magari imparerai anche tu"
Magari imparerò anche io.
Magari mi andrà bene e sarò un fratello come Jam, senza la bocca e gli occhi cuciti.
"si, sarà così, ora mai ogni nuovo fratello utilizza il nuovo rituale" Mi spiega lui in un misto di tranquillità e ribrezzo.
È davvero strano sentire le emozioni di un essere sfregiato e silenzioso.
Sento una risata strana e guardo fratello Binael.
Era stato lui a ridere.
Vedo le arcate fatte di ossa e ceneri di shadowhunters incurvarsi sopra di me, mentre mi godevo gli ultimi momenti da mortale.
Fratello Binael mi conduce in un'ampia stanza, dove un gruppo di fratelli silenti si era raccolto tutto intorno.
"siamo pronti per accogliere un nuovo membro nella fratellanza" dissero tante voci nella mia testa.
Il rituale era iniziato.
Sentivo parole in una lingua arcaica e dimenticata nella mia testa, uno strano calore entrare nel mio corpo, infine le mani di due fratelli silenti sui polsi e il calore di uno stilo sulle guance.
Un dolore atroce e insopportabile.
Sentivo gli occhi e la bocca di piombo.
Non incollati.
Dopo il dolore cessò.
Sentivo una parte di me scivolare via, tra la vita e la morte.
Sentivo le emozioni congelarsi insieme ai ricordi.
Tranne i ricordi dei miei amici.
"scegli il tuo nome da fratello silente" sentivo la voce dei fratelli familiare e quasi melodiosa nella mia testa.
Come uno di loro.
Purtroppo.
"fratello Breton" pronuncio nella mia testa e nella testa degli altri fratelli.
Il nome del mio parabatai.
Il nome inciso con una runa ora mai grigiastro sulla mia pelle.
Il nome che mi ricorderò per il resto della mia eterna vita fino a quando non smetterò di muovermi.
Oltre al nome della ragazza che vedrò morire probabilmente.
Katherine Penhallow-Blackthorn.
[...]
Sono nelle segrete dell'istituto con l'assassino che ha uccido il mio branco, o per meglio dire la mia famiglia.
"perché li hai uccisi tutti?" gli chiedo con poca cortesia e con le braccia conserte davanti al mio petto.
"calma Fuffi, smettila di ringhiare" mi risponde Cassandra con un fare strafottente insopportabile.
Però diceva la verità, senza accorgermene stavo ringhiando.
"rispondimi" gli intima cessando di ringhiare.
"volevo rapire Maia, ma qualcosa è andato storto..." mi risponde lei facendo un sorrisetto falso guardando per terra.
"... E hai ucciso tutti" dissi per terminare la sua frase.
Ciò che voleva dire era terribilmente prevedibile e doloroso.
"esatto" affermò lei sorridendo e senza neanche un minimo di rimorso nella voce.
"potrei squarciarti la gola con i denti stupida fata" gli dissi a denti stretti "non mi importa se il tuo sangue è ripugnante"
"presto mi chiamerai" capo" disse lei con un ghigno.
"come scusa?" gli risposi perplessa e paonazza di rabbia.
"lo vedrai" disse lei spostandosi i capelli dietro la schiena.
Faccio finsta di capire, anche se ho il presentimento che non sia nulla di buono.
Mi dirigo verso l'ascensore.
*beep beep*
È Peter, vuole arlare con me verso le 16:00 di questo pomeriggio davanti all'istituto.
E ora questo che vuole?
Avevo passato parecchio tempo con Peter, ma mi sembrava troppo un Don Giovanni per i miei gusti.
Allison mi aveva dato un bigliettino con dentro il suo numero, così l'ho aggiunto in rubrica e ora mi tartassa di messaggi.
Quando Alli mi aveva consegnato il bigliettino sembrava triste, molto scossa.
Come biasimarla, uno dei suoi padri era stato rapito.
"qualcuno ha più sentito Max?" ascoltai Alec urlare questo nella sala d'ingresso dell'istituto mentre uscivo dall'ascensore.
Aveva un aspetto terribile, capelli scompigliati, occhi arrossati per la mancanza di sonno e occhiaie viola.
"no Alec, nessuno ha più sue notizie da quando è tornato a Los Angeles" gli risponde Liam.
"Allison!" esclamò Alec vedendo Allison entra nell'atrio seguita da Raphael, aveva gli occhi gonfi e arrossati per il pianto.
"Raphael!" esclama Alec dopo aver visto anche l'altro figlio.
Entrambi si dirigono verso il padre e lo abbracciano forte.
Allison affonda il viso del ventre muscoloso del padre nonostante abbia superato i 30 anni e Raphael affonda il viso nella sua spalla.
Allison è più in sintonia con Raphael, suo fratello adottivo che conosce solo da qualche mese che con me.
Non condividiamo interessi comuni, io sono un maschiaccio a cui piace rotolarsi nel fango, mentre lei è una scrittrice e lettrice accanita, o almeno lo è stata prima dell'arrivo di Caleb.
Sento Allison, Alec e Raphael bisbigliare qualcosa a bassa voce per poi dirigersi tutti e tre verso la biblioteca.
Non ho intenzione di seguirli quindi esco dall'istituto, vedo una figura familiare che stende una coperta per terra e ci mette intorno delle foglie arancioni e rosse.
Peter.
[...]
Oh no oh no oh no ditemi che è Allison e non è Spencer.
No è Spencer.
Dannazione.
Chi altro poteva avere degli occhi azzurro brillante?
OKEY Peter mantieni la calma, si sta solo dirigendo verso di te e... SI STA DIRGENDO VERSO DI ME?!
"hey Peter!" mi dice lei salutando i da lontano sorridendo e alzando la mano.
'hey Spencer!" gli ricambio il saluto.
Lei si avvicina fino ad arrivare vicino a me e guarda ciò che stavo facendo perplessa.
" emh so Ecco nulla era solo che... " Peter stai balbettando come uno scemo, lei sorride e ridacchia.
" eh eh eh"cerco di ridà chiare anche io per nascondere l'imbarazzo.
" cosa dovevi dirmi? " mi chiede lei sorridendo e incrociando le braccia davanti al petto.
Per l'angelo.
E ora cosa faccio?
" no è che, ciò io e te abbiamo passato tanto tempo insieme, e mi chiedevo se... Ecco... Ti andasse di uscire con me... Qualche volta, cioè se ti va" cerco di dirle il più rapidamente possibile per scappare da questa situazione imbarazzante.
"oh Peter."disse lei" sei molto gentile davvero" continua lei "ma no, non voglio uscire con te" mi risponde alla fine.
Avrei preferito una lama angelica nel petto.
"ma perché?" gli chiesi con lo sguardo assorto nei suoi occhi che dall'azzurro brillante si erano trasformati in un marrone sicurissimo.
"perché ti considerano un don Giovanni, che si fa tutte" mi disse lei schietta con la faccia seria.
Seconda pugnalata.
"ma non è così per te..." dissi io abbassando lo sguardo ferito e deluso.
"HAI BACIATO MIA SORELLA, LA RAGAZZA CHE PIACE AL TUO MIGLIORE AMICO" rispose lei sciogliendo le braccia. "sei un serpente" disse infine.
"davvero mi vedi così?" gli chiesi ferito
"esatto" mi rispose lei.
"va bene" risposi io passandomi una mano sulla bocca.
Lei si giró e se ne andò a passo svelto.
Questo un iratze non lo potrà guarire.
[...]
Papà sembrava davvero stressato.
Sta impiegando tutte le sue forze a trovare papà.
Ed Allison non è d'aiuto, con i suoi attacchi di ira e odio verso qualsiasi tipo di Herondale di genere maschile nelle vicinanze.
Aveva sviluppato una sorta di ripudio anche verso il piccolo Liam.
Decisi infine di uscire dal l'atrio e di andare nella mia camera a dormire o a fare qualsiasi cosa tipo lanciare pugnali o rompere vetri che mi facesse dimenticare che la mia vita sta andando a puttane.
Mi dirigo verso la mia camera scontrando mia cugina Lorelei.
"oi piccolina" dissi scompigliandole i capelli.
"Raphael posso parlarti un attimo?" mi chiese lei entrando nea mia stanza
"oh beh certo, non credo di avere molta scelta" commenti tra me e me
"vorrei un oggetto" disse lei ravanando nei miei cassetti in cerca di qualcosa.
"eh che cazzo ci mancavi anche tu a mettere casino qui dentro, non mi bastava una sorella disordinata, ma anche una cugina" dissi alzando gli occhi al cielo.
Poi lei si girò verso di me, guardandomi le mani.
"dammelo" disse lei facendo uno scatto felino verso di me
"cosa?" gli chiesi mettendomi le mani in tasca,dove avevo lasciato un mini pugnale.
"l'anello" specificó lei.
"no mai" dissi io.
L'unico gioiello che portavo era la chiave a forma di anello che apriva i portali per la corte seelie.
Presi il pugnale e me lo nascosti dietro la schiena.
Lorelei mi spruzzó una strana sostanza polverosa che mi si attaccó agli occhi senza la possibilità di vedere lucidamente e mi sferrò un calcio dritto nello stomaco. Che mi lascio cadere a terra il pugnale e facendomi inginocchiare.
Iniziai a vedere di nuovo, mi rialzai e iniziai a colpirà finché lei non prese in mano il pugnale.
Io continuai ad attaccarla ricevendo tagli su tutte le braccia, fino a che lei non ebbe il sopravvento.
Mi attaccò con il pugnale alzato e gli occhi iniettati di sangue,riuscendo a con ficcare l'arma nella mia spalla.
Il dolore era insopportabile, lei mi tappava la bocca con una mano, mentre dalla mia spalla sgorgavano fiotti di sangue denso e scuro che impregnavano la moquette della mia stanza.
Poi mi prese la mano e mi sfilò l'anello.
"è stato un piacere fare affari con te" disse Lorelei prima di arrampicarsi sul cornicione della finestra e buttarsi giù.
Il dolore era insopportabile, ma dovevo raccogliere tutte le mie forze per chiamare aiuto e riuscire a fermare Lor.
Urlai, Urlai per una seconda volta, iniziai a sentire dei passi veloci che correvano sul pavimento e in quel momento decisi che potevo abbandonarmi a tutto quel dolore.
La macchia di sangue sotto di me si era allargata velocemente, vedevo in sangue scendere dalla mia ferita.
La porta si spalancò ed entrò Caleb insieme a Liam.
Sentì un leggero sollievo quando il secondo mi sfilò il pugnale dalla spalla e il primo mi disegnò una runa della guarigione che bruciava sulla ferita.
Il dolore si affievoliva trascinando il mio corpo in uno stato di trans tra sogno e realtà, in uno stato di sollievo e sonno.
Non stavo morendo ma avevo bisogno di riposare.
Sentii il suono sommesso della voce di allison e una sua immagine sfocata mentre si chinava su di me.
"andrà tutto bene" fu l'ultima frase che sentì.
Poi il sonno mi trascinò con se.
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Shadowhunters-l'anello perduto [IN REVISIONE]
FanfictionÈ una fanfiction, con i miei personaggi ispirati al mondo di shadowhunters, ci saranno parecchie similitudini,la storia è ambientata nel 2029. Parla di questa ragazza, Allison che scopre di essere una shadowhunters molto speciale, i suoi amici, i fi...