Rinascita

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"Zeke!" grido.
"Zeke svegliati ti prego!" continuo ad urlare piangendo e scuotendo il corpo esamine e probabilmente privo di vita del mio amico.
"Kat basta" dice mia sorella a testa bassa e con le braccia appoggiate sul petto di Zeke.
"dobbiamo chiedere aiuto!" gli urla piangendo.
Gli shadowhunters sono forti,non piangono, la morte è una cosa normale per loro, ma io non sono così.
Hei si alza e manda un messaggio di fuoco agli altri mentre io rimango vicino al corpo di Zeke.
"Ave atque vale" pronuncio piangendo.
"salute e addio"
[...]
Cammino fuori dall'infermeria avanti e indietro, alzo il braccio e mi vola in mano un messaggio di fuoco che dice "ave atque vale", qualcuno dei nostri è morto.
Corro dentro l'infermiera come una furia, spaventata e confusa, spalanco le porte e vedo tutti gli shadowhunters presenti con un foglio uguale al mio.
Alzano lo sguardo verso di me
"Andiamo" dice secco Raphael.
Usciamo in massa dall'infermeria, vi dirigiamo all'armeria, prendiamo le nostre armi, localizziamo il luogo da cui è stato mandato il messaggio e con un portale aperto da Corinne arriviamo in 5 min sul posto e rimaniamo scioccati dalla scena che si trova sotto i nostri nasi.
Zeke privo di sensi z terra, Kat su di lui in lacrime e Hei in piedi che va avanti e indietro nervosamente.
Capisco che cosa è successo e urlo.
È il primo impulso che esce dal mio corpo.
Corro vers Zeke, mi butto per terra, mi sbuccio le ginocchia e inizio a gridare il nome di Zeke nella speranza che si svegli.
Sbatto i pugni sul suo petto, sento le braccia di Caleb intorno a me che mi portano via dal cadavere di Zeke.
Mi solleva ma inizio a tirare calci all'aria urlando.
Mi mette a terra, mi giro verso il suo petto e continuo a piangere.
Peter e Raphael prendono il corpo di Zeke e lo trasportano dentro il portale, poi lo seguiamo io e Caleb e infine gli altri.
Non ci credo.
Non pensavo accadesse davvero.
E non così presto e non così.
Uno di noi è morto.
[...]
Sento mia madre sgridare Cassandra per aver ucciso tutti i lupimannari del branco di NYC.
Sento dirle "ogni singolo nascosto è una tessera fondamentale del nostro esercito non possiamo permetterci morti!".
Anche conoscendo il piano non me ne importava un granché.
Soprattutto perché è davvero parecchio contorto.
I miei unici scopi erano evocare il demone Samael, demone ora mai scomparso e troppo crudele e distruttivo per essere utile tra l'altro e spargere una specie di sifilide demoniaca per possedere i nascosti del mondo tramite portale.
Beh un piano molto semplice e facile da fare.
Perché proprio a me doveva toccare la madre contorta, vendicativa, con istinti omicida, egocentrica e stupida?
Tutte a me cazzo.
Che poi tutto ciò è per uccidere mondani e shadowhunters.
SHADOWHUNTERS COME ME.
MA MAMMA T'APPOST?
OKEY
smetto di ascoltare le urla e mi dirigo al portale più vicino per raggiungere Los Angeles dove in questo momento è buio.
Passo attraverso la corte e vedo elfe, fate, gnome e chi ne ha più ne metta che fanno le finte oche per farsi vedere.
Ma ora mai nella mia testa c'era solo quel bellissimo fiocco di neve.
Vedo un cespuglio di rose bianche con intorno un gruppetto di fatine che si mettono a bisbigliare,a ridacchiare e a guardarmi.
Colgo una rosa e mi dirigo al portale intenzionato a portarla a Grace.
Attraverso il portale e mi ritrovo a Los Angeles, davanti all'istituto e grazie ad una runa speciale riesco a vedere la figura bianca e candida di Grace dalla strada che si cambia la maglietta.
Vedo la sua schiena completamente pallida e magra che si contrae al di sotto della pelle.
Faccio un salto e mi trovo circa a metà strada istituto, il vento mi scopiglia i capelli, mi metto la rosa in bocca in modo da aggrapparmi con due mani.
Vado fino alla finestra di Grace, come Peter Pan, busso, vedo la faccia di Grace che diventa un sorriso e la saluto, si avvicina alla finestra e mi fa entrare.
"questa è per te" gli dico porgendole la rosa
"grazie mio cavaliere" mi dice lei con una nota di sarcasmo, ci guardiamo per un secondo e poi scoppiano a ridere.
[...]
Sono in camera mia nell'istituto, mia madre era ppena uscita dalla mia stanza informandomi che il resto della nostra famiglia sarebbe venuta a New York per il funerale di Zeke.
Dovevo essere pronto ad eventuali attacchi di rabbia di Allison o di Scarlett, non si poteva mai sapere con quelle due insieme.
Per non parlare di Allison e Grace, non potevano neanche stare vicine che iniziavano a litigare.
Mi sdraio sul letto con le mani in faccia per la stanchezza, mi rialzo immediatamente di colpo, raggiungo il mio stilo e attivo la runa della resistenza.
Mi avvicinò alla finestra e mi siedo con le gambe a penzoloni fuori e inizio a pensare ad un episodio che mi ha letteralmente scombussolato la vita.
L'arrivo di Allison.
Da quando c'è lei non c'è più un attimo di pace, persone che vengono rapite, branchi sterminati, vampiri impazziti che uccidono shadowhunters, il ritorno della mia sorellastra che doveva essere morta a quest'ora.
Però era tutto migliorato, almeno per me.
Avete presente quando vi svegliate la mattina e poggiate il piede sbagliato? Siete irrascibili e nervosi tutta la giornata, oppure quando fate un sogno così bello che non vorresti mai che finisse?
Allison mi da la forza di svegliarmi, perché solo così potrò vedere il suo sorriso, solo così potrò toccarla davvero durante un allenamento, solo così potrò vedere come si lega i capelli prima degli allenamenti o come sfoglia i suoi libri nella serra.
Mi da la forza per svegliarmi da un sogno bellissimo per entrare in un altro.
Magari meno felice, con più morti e con più difficoltà e pericolo, ma comunque bellissimo.
Ripenso al nostro primo incontro, i suoi capelli rosa e la sua enorme borsa per una ragazza minuta come lei.
Mentre ripenso a queste cose sento la porta aprirsi, mi giro di colpo e vedo Lorelei entrare con un vestitino bianco, cosa che mi fa ricordare che dovrei vestirmi anche io.
"ciao fratellone" mi dice abbracciando mi con aria triste.
Mi ricordo il suo primo incontro con Zeke, lei era molto piccola e lui la portava nella serra a guardare i fiori e le piante più belle.
Zeke era una persona magnifica di quelle che avrebbero sempre messo gli altri al primo posto.
Mentre mi sciolgo dall'abbraccio con Lorelei che intanto era scoppiata a piangere entra a tutta velocità Raven che inizia a dire "Grace sa come svegliarlo!"
Zeke.
Mi catapulto giù dalle scale dell'istituto, raggiungo l'obitorio e noto che tutti i miei parenti e amici sono li per assistere alla rinascita del nostro amico.
"è giusto che sappiate un ultima cosa" disse mentre mi avvicinavo a lei.
"ho fatto un accordo con fratello Binael, se riporto in vita Zeke sarà costretto a diventare un fratello silente,per sempre." disse a voce alta in modo che potessero sentirla tutti, indicando fratello Binael.
"sono a favore!" disse papà anche da parte di mamma.
Notai che c'era una maggioranza di voti a favore, ma non quello di kat e alli che erano abbastanza scosse da tutto per dare una risposta seria senza mettersi a piangere.
"allora si farà, lasciatemi spazio." disse Grace ai presenti.
Prese lo stilo tra le mani come una matita e iniziò a tracciare una runa tutta nuova che parlava di nuova vita.
I segni d'oro della runa iniziavano già a diventare più scuri sul petto di Zeke e piano piano il suo corpo diventava più colorito e più caldo.
Iniziò a muovere le dita, a sbattere le palpebre in modo impercettibile.
Iniziava a tornare nei vivi.
[...]
"Dove diavolo è finito mio fratello stupida fata" dissi a una di quelle fatine gatte morte con gli occhi a palla che si trovavano vicino a un portale.
Come al solito nessuna risposta è solo il lieve balbettio spaventato di quelle mocciose.
Iniziai a camminare attraverso la corte lasciando passi incandescenti.
Non era colpa mia se sulla terra o nei regni demoniaci creavo fiori e prati e qui distruggo tutto.
Dovevo trovare mio fratello per dirgli che mancava davvero poco all'inizio del piano.
Papà sarebbe stato orgoglioso di me.
Non come quella ingrata di mia madre che manda me e Ash a fare il lavoro sporco e poi se ne lava le mani.
Papà mi avrebbe detto "ottimo lavoro Cassandra, bello quel portale mobile che hai costruito, me ne faresti uno?"
E tutto ciò sarebbe stato accompagnato da risate e battute ciniche su quell'angioletto e su quella strana shadowhunters che si dice abbia la chiave per il paradiso.
Mentre penso ad Allison mi ricordo di Corinne, la stregona che ho sempre trattato male.
Penso hai momenti passati insieme, le passeggiate a Central Park, ai baci sotto il nostro albero, alle nottate passate insieme a lei a casa sua.
È sempre stata l'unica ad essere entrata nel mio cuore e a scioglierlo un po'.
Scuoto la testa per scacciare questi pensieri e sento il portale dietro di me aprirsi e far comparire una figura alta e slanciata con i capelli bianchi.
Mi dirigo verso di lui infuriata, gli do uno spintone e Ash mi afferra per i capelli e me li tira.
"che diavolo vuoi fare?" mi dice
"dobbiamo preparare tutto per il piano, lasciami i capelli deficiente!" gli dico infuriata, lui non lascia la presa e io gli tiro un calcio così forte negli stinchi da lasciargli il segno.
Lui mi lascia io mi alzo e mi pulisco i pantaloni.
"hai odore di donna" gli dico mentre mi avvicino a lui "dove sei stato?" gli chiedo curiosa.
"da nessuna parte" mi risponde lui seccato per poi andarsene.
Questo ragazzo non me la racconta giusta.
Mi avvicino al portale e infilo solo la testa per vedere il luogo dove è stato Ash e vedo l'istituto di Los Angeles.
Aguzzo lo sguardo e vedo una figura bianca che guarda nella mia direzione dalla finestra.
Grace Wrayburn.
Ora ho capito tutto.
Quei due avevano una storia e Grace stava ancora guardando il posto da dove Ash è andato via.
Potrebbe mandare a monte il piano.
Bisogna fermarli.
Poi esco dal portale e mi dirigo al palazzo.
"Conosco il tuo segreto!" urlo entrando nella stanza di Ash.
Lui mi guarda con occhi sgranati.
"so di chi è quel profumo da donna" dico sicura di me, lui diventa tutto rosso.
"Grace Evangeline Wrayburn" pronuncio.
Ash mi squadra e inizia a ridere nervosamente.
"no ti pare lei? Era solo perché mamma mi ha chiesto di farci amizia per poi ucciderla ovviamente" dice guardando da un altra parte.
Lui non me la racconta giusta ma decido di credergli.
Ho bisogno di aria quindi esco dal castello e mi dirigo al portale intenzionata ad andare a New York pur sapendo di poter essere uccisa da un momento all'altro.
Entro nel portale e mi ritrovo a Central Park sotto l'albero mio e di Corinne, mi siedo sotto di esso e guardo le persone che mi passano davanti.
Vedo una famiglia, un bambino che gioca con il suo cane e una coppia di ragazze.
Due Shadowhunters, vestite di bianco che parlano mentre si sfiorano appena le mani.
Una ha i capelli corti e la frangetta, il naso piccolo e gli occhi azzurri, l'altare i capelli lunghi con le punte blu, la pelle più scura dell'altra ragazza e gli occhi neri.
Si sorridono a vicenda, poi una di loro si accorge che le sto fissando, bisbiglio all'orecchio dell'altra qualcosa, questa di alza e si dirige correndo verso di me con un pugnale sguainato.
Mi alzo di scatto e cerco di aprire il portale ma non ci riesco, vedo la lama luccicante della ragazza sempre più vicina, il portale è bloccato e rimango fuori, vedo anche l'altra ragazza avvicinarsi a tutta velocità, cerco di proteggermi, ma la due ragazze sono troppo veloci quindi nel giro di un paio di minuti mi ritrovo a terra con una tempia sanguinante per un colpo datomi con il retro di un pugnale.
Mi abbandono finalmente sull'erba e chiudo gli occhi.
Non voglio morire così.

Shadowhunters-l'anello perduto [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora