Callison

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"ALLISON CORRI!" mi gridò una donna di circa 20 anni
"Mamma!" gridai io "no mamma vieni con me!"
Aveva la spada angelica sguainata, era coperta di icore e sangue, papà stava combattendo contro dei demoni enormi che spuntavano da un portale.
Non eravamo a NYC eravamo in una collina con l'erba verde smeraldo e il cielo azzurro intenso, c'era un lago cristallino vicino a me e si notavano delle torri fatte di cristallo.
"TIENI ALLISON" mi gridarono i miei genitori per poi lanciarmi un anello, c'era incisa una E, la E degli Everwood pensai.
"ALLISON CALMATI CHE HAI!" gridò una voce da non so quale direzione, i suoni erano attutiti, ed era tutto buio, sentivo due braccia che mi tenevano ferma e dei passi che correvano nella mia direzione.
"NO! NO! NO! MAMMA PAPÀ DOVE SIETE!" gridai senza volere.
Aprii gli occhi e ai lati del mio letto c'era Caleb che mi teneva stretta, Cor che faceva qualcosa con le mani davanti alla mia faccia dalle quali spuntarono scintille azzurre, Zeke che stava dicendo qualcosa per tranquillizzarmi.
Peter si stava catapultando nella stanza dando una spallata a Caleb per toglierlo di mezzo.
Una vicina nella mia testa diceva che doveva lasciare Caleb lì, ma un altra lo voleva e sapeva che avrebbe causato solo danni.
Peter mi strinse a sé e tutti lo stavano fissando, compreso Caleb.
"coppia che scoppia" disse una voce familiare alle loro spalle, Raphael "davvero commovente" disse "ha avuto solo un incubo e tutti voi siete accorsi come dei cagnolini, non lo vedete che sta bene?"
"Raph ha appena avuto un attacco epilettico! E stava urlando come se la stessero ammazzando!" disse Caleb furibondo.
"questi sono dettagli" disse Raph ammirandosi le unghie.
[•••]
"okey riproviamo l'allenamento col bastone" dissi io sorridendo ad Allison.
Stare con lei mi faceva uno strano effetto come se non ci fosse nient'altro apparte lei.
"Isabelle mi ha consigliato l'allenamento con il bastone insieme a Caleb..." disse lei "...quindi queste settimane mi alleneró con lui"
"oh" dissi sorpreso "è successo qualcosa? Ieri andava tutto bene..."
"si va tutto bene voglio solo seguire i consigli di Isabelle nient'altro..." disse lei sorridendo.
"va bene" dissi io lasciando il bastone e andando verso la porta.
Scontrai Caleb nel mentre che aveva un fastidioso sorriso soddisfatto in volto.
Non so perché ma sto provando un odio profondo nei suoi confronti, cioè non proprio odio più che altro gelosia.
Allison era la mia ragazza e il bacio di ieri ne era la dimostrazione.
Mi dirigo verso la mia stanza dove vedo Raph sdraiato sul mio letto in stile "hey ciao ti stavo aspettando togliti la maglietta" che legge un fumetto di Simon.
"Raph che ci fai qui" chiesi un po' scontroso
"hey calmati bello la tua ragazza ti ha scaricato?" mi chiede lui lasciando il fumetto sul letto.
"quasi" rispondo io
"beh potrai raccontarmelo dopo, ora abbiamo una missione, dei demoni ravener si aggirano intorno ad una casa" disse lui alzandosi con la leggiadria di un felino "ti conviene metterti la divisa e andare a prendere il tuo spadone"
Non chiedo altre informazioni e Raph si sdraia di nuovo sul mio letto, mi dirigo di nuovo verso la palestra dove avevo lasciato la spada, sento delle risate, mi avvicinò all'uscio della porta e guardo cosa sta succedendo senza farmi notare.
Caleb sta mostrando degli attacchi ad Allison e lei ride dicendo che non ne è capace.
Tutto è accompagnato da carezze sulle spalle e mezzi abbracci.
Non riesco più a guardare ed entro sperando che smettano di fare quel che stavano facendo.
Entro tutto impettito e li guardo, mi blocco un attimo e loro smettono di ridere ma non di sorridere, Allison ha una mano sul petto di Caleb e Caleb ha una mano sulla sua spalla.
Cerco di non far trasparire la rabbia con scarsi risultati, divento tutto rosso e mi dirigo verso la mia spada.
"c'è qualcosa che non va?" mi chiede Caleb toccandosi la runa parabatai
"niente che una stupida runa possa guarire" dissi io amareggiato, poi mi diressi verso la porta e sentii i loro "boh" prima di scoppiare di nuovo a ridere.
[•••]
"posso entrare?" chiese una voce per me facilmente riconoscibile sull'uscio della porta di Peter.
"vieni papà" dissi io continuando a guardare il fumetto di zio Simon.
Il mio papà entra e subito dopo chiude la porta dietro di sé.
"mi devi dire qualcosa?" mi chiese papà sorridendomi.
"papà se è di nuovo per il fatto che sono bisessuale e non gay come te e papà, no non sono indeciso." dissi io continuando a guardare il fumetto "mi piacciono entrambe le cose"
"volevo chiederti se ti interessa qualche ragazza o ragazzo" mi chiese lui.
"ho capito che mio padre è l'eroe Alexander Lightwood e che mi posso confidare con lui su tutto però adesso ho una missione" dissi io un po' irritato, poi incrociai i suoi occhi azzurri cielo ai quali è impossibile mentire e gli dissi la verità "Corinne" dissi esitando e distogliendo lo sguardo "so che è mia zia"
"beh non di sangue" disse papà sorridendo "potresti parlarne con Magnus e se è d'accordo magari provare a parlare con lei."
"può essere un idea" dissi io
"visto che è sempre buono confidarsi con l'eroe papà Alexander Lightwood?" disse lui ridendo
"vero papà" dissi io alzandomi ed abbracciandolo.
"e sul fatto dell'essere bisessuale come dici tu potremmo ancora lavorarci" disse lui sorridendo.
"zitto papà" dissi io ridendo.
[•••]
Caleb stava ridendo mentre io cercavo di attaccarlo con il bastone.
Diciamo che faccio proprio schifo ad usarlo.
Lui schiva un mio colpo, ma velocemente riesco ad abbassare il bastone e falciargli le caviglie facendolo cadere per terra.
"Okey questo non me lo aspettavo" disse Caleb riconoscendo la mia bravura per una volta
"riesco sempre a sorprenderti." dissi io sorridendo e aiutandolo ad alzarsi.
"facciamo una pausa" mi chiese lui appoggiando il bastone.
"ma si" dissi io "ho voglia di vedere la serra, ci andiamo?"
"va bene non c'è problema" disse lui prendendo il mio bastone e appongiandolo al muro vicino al suo.
Ci dirigiamo verso la serra e appena entrati vengo assalita da un umidità pazzesca e da 394 odori diversi.
I colori della serra sono magnifici e i fiori sono veramente tanti, mi sembra quasi un regno fatato.
"ecco a te la serra" disse Caleb aprendo le braccia.
Notai dei piccoli torrenti che davano costantemente acqua alle piante, né seguì uno e mi ritrovai alla fonte, bevvi un sorso d'acqua e mi appoggiai vicino ad essa.
Toccai l'anello che portavo al collo e con mio grande stupore notai che non c'era più.
Avvisai Caleb allarmata e gli spiegai il motivo di tutta questa agitazione.
L'anello del paradiso era scomparso.

Shadowhunters-l'anello perduto [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora