Capitolo 69

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Revisionata
Jane's POV

Camminiamo in silenzio nei lunghi corridoi che per fortuna non sono stati coinvolti nelle esplosioni e andiamo alla ricerca di una via di fuga che sia libera da pericoli come gli uomini armati del nemico. Siamo solo in tre e ritrovarci contro una decina di uomini armati fino ai denti potrebbe essere deleterio per noi. Tuttavia, se il mio cervello pensa alla fuga, il mio cuore e la mia anima sono rimasti bloccati nella sala grande al fianco di Alecxander, le sue parole, il "ti amo" sussurrato a pochi centimetri dalle mie labbra che suonava come un addio e quello sguardo colmo di certezze. Il mio Alecx è certo di non riuscire a stare al fianco mio e dei bambini. Forse sto sbagliando a lasciarlo indietri, forse dovrei ritornare indietro e stare al suo fianco anche se sarebbe contrario. Il mio cuore sa che lui tornerà indietro, ma vorrei essere sicura di essere al suo fianco quando tornerà, vorrei essere al suo fianco.

Tatiana è pochi passi dietro di noi ezoppica un po', ma ci sta seguendo in silenzio pronta ad accettare il suo destino da traditrice. Sia quasi vicino all'uscita quando il mio nome, uscito dalle sue labbra tremolanti, ci costringe a fermarci. Mi volto verso di lei. «Devo tornare indietro. Devo fare ammenda dei miei errori anche a costo della mia vita. Voi proseguite, andate via di qua prima che sia troppo tardi» prova a ritornare indietro, ma Daemon la raggiunge e la tiene ferma stringendo un suo esile braccio.

«Tatia, mi è stato detto di portarti fuori da qui, di portare tutti voi fuori di qui...io i miei compiti li porto sempre a termine senza fallire» dice Daemon freddo e risoluto. Tatiana nega con la testa e comincia a strattonare il braccio per liberarsi ignorando i nostri richiami.

«Tu non capisci, questo posto è un campo minato e il tasto di avvio è proprio la zia di Alecx. Ha una bomba sotto i vestiti e se viene azionata, farà scoppiare tutto lo stabile. Non resterà altro che cenere di questo posto e di tutte le persone che resteranno chiuse qui dentro. È questione di attimi ormai, se lei decide di esplodere, esplode tutto. Ho sbagliato, morirò lo stesso per tradimento, ma fammi morire sapendo di aver fatto la cosa giusta tornando indietro»

Il mondo mi crolla addosso.
Il mio Alecx, la mia famiglia, i miei amici, sono tutti dentro quella stanza con una pazza pronta a fare saltare tutto in aria.
Non posso perderli.
Non voglio perdere nessuno di loro.
Sono così assorta nei miei pensieri che recepisco a stento ciò che Daemon dice alla mia amica. La vedo scuotere la testa in segno di diniego e fa si che il nostro amico allenti la presa sul suo polso.

«Io ho perso tutto Daemon, la mia famiglia, l'uomo che credevo mi amasse e mio figlio. Jane ancora no, voi ancora no. Avete un futuro davanti, io non più. Portala via di qui e fidatevi di me» la presa si scioglie del tutto e proprio quando sto per muovere un passo verso la direzione opposta all'uscita per ritornare indietro a salvare la mia famiglia, vengo colpita con qualcosa di pesante al centro delle spalle. La vista mi si offusca e lentamente mi lascio andare nelle tenebre a volte spezzate da alcune immagini e scenari catastrofici, dove io sono sola a piangere la morte delle persone che ho sempre amato.

«Paul, dovevi per forza colpirla con tanta forza? Non ti bastava prenderla in braccio e trascinarla via? Per quanto riguarda te, ALexis, sei sicura sulla condizione di salute dei bambini che porta in grembo? Deve svegliarsi e nutrirsi, mangia per tre ora ed i piccolini saranno affamati dopo questi giorni di stenti» sento una voce ovattata che sta finalmente portando via quel velo di malinconia che inglobava il mio incubo peggiore. Cerco di aprire gli occhi per rompere definitivamente questo buio e continuo a sentire delle voci che man mano diventano sempre più chiare: Paul, Alexis e Daemon.

«È la stanchezza che ha accumulato in questi giorni che la sta facendo riposare molto. Ha una flebo messa, viene idratata a dovere e tutti i sali minerali le stanno venendo incrementati. Come detto prima, è tutto nella norma: i valori sono perfetti, i bambini hanno il battito perfetto e non hanno alcun tipo di malformazione. Sono giusti come altezza e peso, non importa che uno sia lungo sedici centimetri, mentre l'altro solo quattordici. Va più che bene per il momento. E la diceria del mangiare per due o tre, non è vera. Deve seguire una giusta dieta» la voce di Alexis mi rincuora. I miei bambini stanno bene e per il momento questo è ciò che conta per me.

.B.A.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora