"Elisabeth, cosa sta succedendo?"
L'ospedale non è in cima ai miei luoghi preferiti, d'altronde per chi lo sarebbe? E sicuramente non è nemmeno un posto che Kate ama. Sorge quindi la domanda, e allora che ci faccio in un ospedale con la mia migliore amica?
Il giorno dopo la festa al pub Kate mi chiamò per chiedermi di accompagnarla a donare il sangue il giorno dopo. La richiesta mi risuonò leggermente strana, poi capii che la ragione vera per la quale mi volesse con lei era che voleva parlarmi di quello che aveva visto sul tetto e di me e Harry in generale. A quel punto la mia mente pensò immediatamente di trovare una scusa per non andare, poi compresi che non avrebbe avuto nessun senso nascondersi da Kate, quindi accettai semplicemente.Per queste ragioni adesso mi trovo in piedi, mentre la mia amica è seduta su una sedia di fronte ad una donna pronta ad infilare un ago nel suo braccio.
"Dobbiamo parlane adesso?" Dissi chiaramente riferendomi al fatto che non fosse il posto giusto per parlarne, soprattutto davanti ad un'estranea.
La dottoressa lì con noi, come se non avessimo parlato, fa penetrare la punta dell'ago sotto la pelle di Kate e la fiala inizia a riempirsi di sangue."Potresti iniziare spiegandomi cosa ci facevate la sopra." Kate con lo sguardo fisso sul braccio continuò ad insistere e a quel punto parlai.
"Mi ci ha portata lui." Quando le fiale sono piene la donna prende un cerotto e un po' di bambagia e copre il piccolo buco fatto dalla punta dell'ago.
"Fatto." La voce risuonò più bassa di quanto mi potessi aspettare da una donna minuta con lei, la quale ci sorrise prima di accompagnarci da un infermiere.
"Questo l'ho capito." Mentre camminiamo Kate si mette di fianco a me e con voce più bassa continua "Perché? Cosa stavate facendo?"
L'infermiera davanti a noi rallentò il passo, fino a quando non li cessò una volta arrivati a destinazione. La ragazza ci mostrò una poltrona dove si sarebbe dovuta sedere la mi amica e una sedia piuttosto più scomoda, dove mi sarei potuta sederei io.
"Niente." Una volta preso posto notai Kate guardarmi storta e allora capii che non ti sarebbe accontentata di quella risposta. Il fatto è, che come in precedenza, non c'era molto da dire, perché oggettivamente non era successo nulla, che poi dentro di me si fosse scatenato un inferno è un'altra storia.
"Davvero Kate, abbiamo scambiato due parole e basta."
"Lo sai che queste cose puoi raccontarle a Jane, non a me. Ho visto come vi guardavate, stava chiaramente succedendo qualcosa in quel momento." Feci finta di non sentire la chiara frecciatina a Jane, ormai sono bene a conoscenza della gelosia che Kate prova verso Jane, inizialmente fu anche questione di discussione, ma non persi mai l'occasione di ricordarle che sorella ne ho una ed è lei, nessuno al mondo potrà mai sostituirla.
Rimango però sconvolta quando la sento dire che ci ha visti chiaramente vicini. Non credevo fossero arrivati a vederci ancora l'uno di fronte all'altro e soprattutto non deve essere stato nemmeno poco tempo dato che è riuscita addirittura a decifrare determinanti sguardi."Mi stai chiedendo se ci saremmo baciati se non foste arrivati tu e Niall?"
"No, prima di tutto ti sto chiedendo se avresti voluto baciarlo, poi se sarebbe successo." Con un pezzo di biscotto in mano e le labbra su una cannuccia la mia amica spostò lo sguardo sul mio viso in cerca di una mia reazione.
Kate, oltre ad essere una delle ragazze più forti e sincere che io conosca, ha anche la capacità di saper incalzare le persone con le giuste domande, una dote che non le si può negare, ma che ora come ora mi mette in grande difficoltà.

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Years · h.s
Fanfiction*Dalla storia* La melodia continua lenta e io non posso non chiedermi se per caso non sia già nel mio letto e questo sia tutto frutto della mia mente. Così, un po' per comprendere se sono per davvero nel mondo dei sogni, un po' per il bisogno di god...