"Non sei riuscita a trovarlo?" È lui. La sua voce calda e rauca attraversa tutto il corpo, lasciando un brivido su di esso. Non mi volto, ma sento il suo corpo muoversi e allora immagino le sue gambe fare un passo dopo l'altro, proprio come questa mattina.
Quando è abbastanza vicino si ferma e si siede proprio accanto a me."No." Non so se rimanere stupita o meno dal fatto che si ricordi di quella giornata passata qui, in fondo sono passati molti anni.
Io comunque continuo a guardare il paesaggio di fronte a me, senza mai farmi distrarre dalla sua presenza.
Anche lui fa lo stesso, fissa la distesa d'acqua di fronte ai nostri occhi, lasciandosi assuefare da essa.Non c'è contatto, non ci sono parole, non ci sono nemmeno sguardi questa volta, c'è solo silenzio, eppure ora più di prima lo sento vicino.
"Gli altri ti stanno cercando." È chiaramente lui a parlare, portandomi alla mente il resto del gruppo. Un po' me li immagino, lì in piedi a chiedersi dove io sia, mi immagino Liam preoccupato e Kate che rassicura tutti. Harry non ho bisogno di immaginarlo, perché è qui, al mio fianco, come l'avrei immaginato.
"Mi hai trovata." Mi ha trovata. Come ha fatto, dovrei chiedermi, ma conosco già la risposta.
"Ti ho vista venire da questa parte."
Allora mi stavi ancora osservando. Lui si volta e faccio lo stesso anche io. Nuovamente i miei occhi si posano sui suoi e mi basta poco per comprendere che sta per succedere di nuovo.È il silenzio, la sinfonia della natura, i suoi occhi lucidi, le sue labbra piene, la sua aurea che quasi si unisce alla mia per la vicinanza, che mi porta nuovamente da qualche altra parte. Non so dove sono, forse al di fuori di questo pianeta, al di sopra d'esso, oppure sono ancora nello stesso posto di prima, solo dentro un altro corpo. Non lo so e mi spaventa. Mi spaventa così tanto che vorrei interrompere questo contatto, ma non ci riesco.
Lui è lì, immobile, con i gomiti sulle sue ginocchia e il viso inclinato. Mi guarda e mi guarda ancora e io faccio lo stesso come se fosse la cosa più giusta al mondo. Sento di non aver bisogno di parole che riempiano questo silenzio, ne di un ulteriore contatto, così è perfetto.
"Mi dispiace per prima." Vidi le sue labbra muoversi, ma per qualche istante non percepii nessun suono. Solo dopo qualche secondo sentii e capii.
"È stato un incidente, tranquillo." Parole più semplice e vere non poterono uscire dalla mia bocca. Riportai lo sguardo sul paesaggio di fronte a me, continuando però a percepire quello del ragazzo su di me.
"Fa ancora male ?" La sua voce fu più leggera, meno piena e meno calda, più tentennante e preoccupata.
"Un po', ma domani non avrò più nulla." La testa fa ancora male, anche se in modo molto inferiore rispetto a prima, di per se il pallone non era pesante e non essendo nemmeno del tutto gonfio la botta non fu esageratamente forte.
Nonostante non senta imbarazzo tra noi, la mia mente vaga tra vari argomenti e domande da poter tir fuori, solo per poter rimanere un po' di più qui insieme. Inoltre l'ultima volta che siamo stati soli io e Harry ci siamo confessati cose che non avrei mai immaginato di dire ad alta voce a lui, questo, più la mia distanza di quattro anni, ha fatto si che venisse posta una croce sul nostro vecchio rapporto, lasciandoci però in un rapporto o momento di stallo, assolutamente confusionario.
"Liam mi sembra un bravo ragazzo." I suoi occhi non sono più sul mio corpo, ora sono fissi sul verde del lago. Le braccia circondano i lati delle gambe ancora piegate, mentre le sue dita si sfiorano tra loro.
"Anche Vicky." Le parole escono dalle mia labbra troppo velocemente, senza nemmeno farmene rendere conto. Harry deve essersene reso conto perché, nonostante avesse volontariamente spostato lo sguardo, ritorna su di me mostrandomi un volto confuso.
Si starà chiedendo perché io abbia fatto questa connessione, Liam-Vicky, e forse dovrei spiegarglielo, ma mi rendo conto che nella posizione in cui ci troviamo adesso non posso dirgli che mi sono resa conto di come gli occhi di quella ragazza sembrino un cuoricino quando lo osserva, anche perché immagino lui se ne sia reso conto.
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Years · h.s
Fanfikce*Dalla storia* La melodia continua lenta e io non posso non chiedermi se per caso non sia già nel mio letto e questo sia tutto frutto della mia mente. Così, un po' per comprendere se sono per davvero nel mondo dei sogni, un po' per il bisogno di god...