1. Via da casa

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Spero di avere nominato tutti! Mi sono basata sui nomi di chi ha commentato quando ho chiesto idee per questa storia.

Ovviamente ho seguito alcuni vostri suggerimenti, ma poi la storia ha preso forma nella mia mente in base alla mia fantasia.

Spero vi piaccia!

Londra, 1939

Niall si sedette sul letto della sua stanza, si asciugò gli occhi umidi di lacrime e guardò fuori dalla finestra, dove il cielo grigio e la pioggia battente sembravano assecondare le sue emozioni.

Non era triste, non era addolorato, era semplicemente devastato e la disperazione lo faceva quasi sembrare svuotato da qualsiasi sentimento.

Da quando era morta sua madre, tre anni prima, tutto era precipitato per lui e il suo mondo, un mondo fatto di gioia e di allegria, era diventato cupo e nero.

Credeva che il suo lutto sarebbe stato la cosa peggiore che potesse capitargli, ma non aveva ancora conosciuto Rachel.

Rachel, capelli rosso fuoco e gambe lunghissime, era entrata nella vita sua e di suo padre e aveva fatto perdere la testa a quest'ultimo.

Suo padre, un uomo che sembrava tutto d'un pezzo e dai rigidi principi morali, si era invaghito di lei come uno stupido ragazzino e, nel giro di sei mesi, l'aveva sposata.

Da quando Rachel era entrata nella sua vita, tutto per Niall era precipitato ed erano iniziati per lui giorni fatti di rimproveri, urla e occhiate malevole.

Lui, ragazzo buono di natura e non portato ad arrabbiarsi, per un po' aveva sopportato, ma una mattina, di fronte all'ennesima critica infondata della matrigna, in un impeto di rabbia, aveva preso un vaso di cristallo e l'aveva fracassato a terra.

Rachel ne aveva fatto un affare di stato, aveva pianto fra le braccia del marito come se Niall le avesse spaccato il vaso in testa e, alla fine, aveva ottenuto ciò che aveva voluto fin dall'inizio.

Mandare il figliastro lontano da casa...

Mandare il figliastro in un collegio nella campagna inglese...

Lontano da lei e da suo marito.

Niall si asciugò nuovamente gli occhi umidi di lacrime e si fece forza, perché si rese conto che non poteva farci nulla e doveva rispettare la decisione del padre.

Si alzò quindi dal letto, chiuse le sue valigie e osservò quella che era stata la sua stanza per diciassette anni.

Un groppo gli si formò in gola e a fatica trovò la forza di deglutire e di respirare.

In quel momento un servitore entrò e prese le valigie e Niall non potè far altro che seguirlo.

Giunto al piano terra non trovò suo padre a salutarlo, ma era comprensibile, perché era un uomo che non amava le scene affettuose.

Salì in macchina e, quando l'autista mise in moto e si allontanò, si chiese se avrebbe mai rivisto la casa in cui era cresciuto.

Il suo era un allontanamento per motivi di studio, se così si poteva dire, ma, a complicare le cose, c'era all'orizzonte un nuovo, terribile mostro...

La guerra...

Il terribile mostro, il cui eco si cominciava a sentire in Europa..

Buon anno a tutti e benvenuti in questa nuova storia!
Spero vi piacerà e....preparate tanti fazzoletti, ci sarà da piangere!
Comunque non disperate, il lieto fine ci sarà anche qui ❤️

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