Niall aspettò Harry a colazione, ma poi, non vedendolo arrivare, tornò in camera e, non trovandolo nemmeno lì, decise di andarlo a cercare in giardino.
Vagò per alcuni minuti, poi vide un capannello di professori sul lato sud dell'edificio.
Mentre si avvicinava, arrivò un'ambulanza e una strana sensazione si impadronì di lui.
Si mise a correre come un pazzo, ma venne fermato dal prefetto Teodor.
" È meglio che non ti avvicini" gli sussurrò il ragazzo dolcemente.
" È...è Harry?" chiese, dando voce alla sua premonizione.
Teodor annuì e mormorò:
" Si è buttato dalla terrazza e..mi dispiace..."
Niall non lo lasciò neppure finire e, con le lacrime agli occhi, si mise a correre come un disperato.
Trovò Louis che rideva e scherzava con i suoi amici, lo prese da parte con la forza e lo sbattè contro un albero.
" L'hai ucciso tu!" gli urlò in faccia con rabbia.
Louis lo scostò da sè e sibilò:
" Sei impazzito? Cosa stai dicendo?"
Niall si asciugò le lacrime dal viso e disse:
" Harry si è ucciso, si è buttato dalla terrazza più alta del collegio. È solo colpa tua e ti auguro che il rimorso ti uccida, come tu hai ucciso lui!"
Detto questo si voltò e se ne andò.
Louis rimase con gli occhi fissi nel vuoto, poi come un automa, si diresse verso la terrazza.
Niall gli stava mentendo di sicuro...
Non era possibile che Harry...
Si bloccò prima di finire di formulare il suo pensiero.
Un'ambulanza si stava allontanando lentamente lungo il viale e un capannello di professori parlavano fra loro con le mani fra i capelli.
Il cuore di Louis cominciò a battere all'impazzata, ma il ragazzo si fece forza e si avvicinò.
Per terra, sul prato, c'era un'enorme macchia di sangue e tanti rami spezzati.
Louis si portò una mano al petto e scoppiò a piangere quando notò la collanina di Harry, quella che gli aveva regalato tempo prima, attaccata al ramo di un albero.
Un professore, quello più giovane e più buono, lo notò, gli si avvicinò e disse:
" Troppo comodo piangere ora, io so che tu e i tuoi amici gli avete reso la vita un inferno!"
Louis deglutì, strappò la collanina dal ramo e corse a perdifiato fino alla sua stanza.
Entrò, si chiuse la porta alle spalle e si gettò sul letto a piangere disperato.
Dopo parecchio tempo si riprese, si mise a sedere fra le coperte e solo allora notò il foglietto di carta sul pavimento.
Si alzò, lo prese, lo lesse e ricominciò a piangere.
Era la scrittura di Harry...
Era il suo biglietto dì addio...
Aveva usato le parole di " Romeo e Giulietta" che gli ripeteva sempre.
Ama,
ama follemente,
ama più che puoi....
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Ama, ama follemente, ama più che puoi...
FanficHarry e Louis sono due giovani adolescenti che si ritrovano innamorati durante gli anni bui e difficili della seconda guerra mondiale. Attraverso l'Inghilterra e la Grecia, peripezie e tradimenti, vendette e parole non dette il loro amore conoscerà...