Capitolo 2

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Suona la sveglia,sono le 6.50,è Venerdì,giá mi sono rotta,non c'è la poso fare,non sopravviverò quest'anno.Sopratutto ora che c'è quel mio insopportabile compagno dagli occhi color oceano.Mi alzo,mi lavo,mi vesto con una maglietta nera con i teschi,leggins neri e Nike,finito di vestirmi scendo giù per fare colazione e trovo seduta mia sorella.Ha 20 anni,va all'universitá,fisicamente non ci somigliamo,caratterialmente siamo quasi uguali,tranne per il fatto che lei è amichevole con tutti,io solo con le facce simpatiche.

Francesca:ciao pulce

Io:ciao scema

In quell'esatto minuto spuntano i miei genitori,mia madre è bassina,magra,occhi celesti e capelli biondi mentre mio padre è alto,muscoloso,capelli neri e mossi e occhi marroni.Non vanno molto d'accordo i miei genitori,litigano per tutto e ogni santo minuto.

Papà:Luise oggi torni a piedi o prendi l'autobus?

Io:bhu,poi vedo

Mamma:va bene,però sta attenta.

Io:si mamma,ora però devo andare.Ciao mamma,ciao Papy,ciau scema

Loro:ciao.

Prendo lo zaino e mi avvio verso scuola,metto gli auricolari e inizio a cantare una canzone dei Skillet,precisamente "hero"

I need a hero.save me now

I need a hero.save me now

I need a hero.save my life

I need a hero.Just in time

Save me just in time.

Save me just in time.

Mentre ascoltavo e cantavo la canzone sentì una voce mescolarsi alla mia e cantare insieme a me,mi fermai,mi voltai e mi persi in quei meravigliosi occhi.MA CHE CAZZO STAVO DICENDO? SVEGLIATI LUISE.

David:Ciao Brontolo

Io:Brontolo?

David:Si,Brontolo

Io:Vaffanculo.

Dissi mostrando il dito medio e iniziano a camminare più veloce.Non lo sopportavo,ero sul punto di strangolarlo,era l'unica persona capace di tenermi testa,era davvero difficile zittirlo,non mi era mai capitato di trovare qualcuno che sapesse rispondermi sempre in questo modo,per questo motivo lo detestavo,anche se,pensandoci bene,litigare e prendermi a parolacce con lui era piacevole..

Basta,cacciai tutti questi pensieri e mi diressi verso la scuola.

Arrivata a scuola andai subito dai miei amici

Giulia:Ehi,Luise,perchè sei cosi "strana" oggi?

Io:niente,niente,tranquilla,lascia stare.

Serena mi fece segno per dirmi "poi mi racconti tutto" e Giuseppe mi guardò confuso.

Io:comunque,di che stavate parlando?

Davide:niente di che,oggi c'è educazione fisica e convinceremo,come al solito,il prof. a giocare a calcio,così voi femminuccie non rompete per 1 ora.

Io: ma che stronzo!E se invece noi vogliamo giocare?

Davide scoppiò in una risata fastidiosa e poi disse

Davide: non penso che voi ragazze giochereste a calcio,vi si rovinerebbe la manicure e la pedicure.

Scoppiò di nuovo a ridere seguito da Giuseppe.

Io:E se invece vogliamo giocare

Serena:Luise,non dire cazzate.

Io:facciamo così,chi vuole giocare gioca,io gioco,se faccio almeno un goal la prossima volta scelgono le ragazze,senno scegliete sempre voi.

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora