Capitolo 14 - Rabbia

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Io:David lasciami staree
David:No .
Io:Ma perchè no?Cavolo.
David:Perchè ti amo

Mi svegliai.È stato solo un'incubo.Respirai profondamente,il cuore batteva a mille per il sogno che sembrava essere così reale..

Oggi è un altro giorno,un altro giorno a fingere che tutto vada bene.

Mi alzai,sono le 06.45..É presto ma non me ne frega niente.Mi alzo,mi lavo e mi vado a vestire:Maglietta nera con dei piccoli teschi dorati,Jeans neri strappati, giubbotto di pelle e scarpe nere borchiate.Sembro in lutto.

Mi trucco:Matita nera,mascara e rossetto rosso fuoco.

Sono le 07:20,vado a fare colazione e alle 07.30 esco di casa.Controllo il cellulare,nessun messaggio,vado nella chat di David e inizio a guardare le nostre conversazioni..Mi scende una lacrima che affrettò ad asciugare.Non vale la pena piangere per un coglione,lui mi ha usata e mi ha fatto soffrire,non posso perdonarlo,non posso ricominciarlo a guardare con gli occhi di una volta:con amore.Io lo amo ma ormai nei miei occhi c'è solo un sentimento:odio,schifo verso quella persona.

Arrivai a scuola alle 07.45 e vidi quegli occhi così dannatamente belli,ma quegli occhi non videro me.Alzai lo sguardo e vidi che stava parlando con una persona,mi correggo,una stronza:Katia.

Sembrava arrabbiato mentre lei sembrava felice e soddisfatta.

Non mi avvicinai,anzi,andai in un posto più usilato,da sola,in attesa che la campanella suonasse.

Le vacanze natalizie si avvicinavano e più che un "Buon Natale" mi sembrava un normalissimo e schifosissimo giorno.

Improvvisamente sentì un brivido percorrermi la schiena e una voglia tremenda di correre da lui e abbracciarlo.La campanella suonò e io entrai andandomi a mettere -ancora una volta- il più lontano possibile da lui.

Pov.David

Arrivai a scuola presto con quella fottuta voglia di vederla ancora.

"Ehi.." alzai gli occhi e vidi Katia,trattenetemi perchè la uccido.

Ha pure il coraggio di farsi ancora vedere in giro?Che zoccola.

Katia:"Triste?"

Io:"Non sono affari che ti riguardano"

Katia:"Dai!Non mi dire che sei triste per la tua fidanzatina...Scusa ex fidanzatina" si mese a ridere come una cretina -Ma è pazza?-  che risata da gallina.

Io:"Sai che c'è?C'è che hai rotto!Si puó sapere perchè cazzo l'hai fatto?"

Katia:"Perchè quella sfigata la odio e dopotutto tu sei mio"

Troppo convinta,secondo me oltre ad essere pazza è anche ubriaca..Che cogliona.Io non sono di nessuno...anzi,di una ragazza si..Il mio cuore apparterrà sempre a lei.

Io:"Senti zoccola,io non sono tuo.Non lo sono mai stato,non mi sei mai piaciuta quindi non vedo il motivo per la quale dovrei stare con te.

Poi non ti permetto di offendere Luise.E anche se la odi non me ne fotte niente,io la amo.Ed è questo che conta,quindi evita di rompere e con questo ho chiuso,addio."

Me ne andai prima che potesse rispondere altrimenti non mi sarei trattenuto.Cercai un posto solitario per sfogarmi e arrivai dietro all'edificio della mia scuola..Era un posto pieno di alberi e non ci andava mai nessuno,mi misi sotto l'albero più grande in modo che nessuno potesse vedermi e cercai di calmarmi.

Diedi un colpo all'albero e mi feci anche male,mi usciva sangue ma non me ne fregava niente,il dolore del pugno non riusciva comunque a coprire il dolore che avevo dentro.

Un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora