Se mi chiedessero proprio adesso di spiegare il modo in cui mi sento, molto probabilmente, non sarei in grado di trovare la risposta giusta.
Confusa, felice, eccitata, spaventata a morte.
Mattia Caruso divora le mie labbra senza un briciolo di insicurezza, preme le dita sulla mia pelle e stringe il mio corpo, tenendolo attaccato al suo.
Io mi lascio baciare, incapace di allontanarmi da lui e dalla sua bocca.
Mi godo il momento, come se non dovesse finire mai.
Però finisce.
In modo veloce e inaspettato.Il rumore della porta che si apre, infatti, pone fine alla nostra passione.
Mattia sgrana gli occhi e mi spinge un po', in modo da farmi scendere dalle sue gambe in fretta.
Oddio.
Il mio cuore batte così forte che mi manca anche il fiato, come se avessi appena corso una maratona.
Cerco di dare una sistemata ai miei capelli mentre Mattia si schiarisce la voce più volte, girandosi in direzione della porta metallica che si sta sollevando.
Ad entrare è Luigi che corruga la fronte quando mi vede.«Oh, ciao, Adele», sorride gentilmente, facendo saettare il suo sguardo da me a Mattia e viceversa.
Spero di non avere la faccia troppo sconvolta.
Il mio coinquilino deglutisce e lo saluta con un cenno del capo: «Che ci fai qui?»
«Ho dimenticato il regalo per mia sorella. L'ho portato qui per farvelo vedere, ricordi?»
«Sì»
«Bene. Lo prendo e vado via», l'imbarazzo si può tagliare con un coltello.
Sotterratemi.
Che figura.
Ha sicuramente capito che stava succedendo qualcosa, qui dentro.«Voi, invece? Che fate?», recupera un sacchetto da uno dei cassetti della cucina e sorride diabolico, «Avete usato le candele, bravi. Qualcuno doveva pur usarle».
Voglio sparire.
Voglio sparire.
Voglio sparire.
«Era andata via la luce», spiega Mattia.
«È tornata», gli fa notare.
«È tornata. Lo vedo, grazie»
«Beh, allora... Me ne vado», si avvicina più a me e si abbassa per lasciare un bacio sulla mia guancia, «Buonanotte»
«Buonanotte!», rispondiamo in coro.
Continuiamo a fissarlo fino a quando non se ne va.«Oddio, che figura», copro il mio volto con le mani e Mattia si lascia sfuggire una risata.
«Non ha fatto in tempo a vederci, sta tranquilla»
«Non ha visto, ma ha capito. Voglio morire»
«Non ha capito nulla», cerca di rassicurarmi, poi si schiarisce la voce e sistema la scollatura del mio vestito.
«Si vedeva, uhm, si vedeva il reggiseno»
«Ecco. Voglio morire».
E lui ride.Torniamo a casa senza più toccare l'argomento. Saliamo le scale in silenzio, raggiungiamo l'appartamento e camminiamo in punta di piedi per non svegliare i nostri coinquilini.
Io mi fermo davanti alla porta della mia stanza e mi giro per guardare Mattia, immerso nella penombra.
«Buonanotte, Mattì», bisbiglio.Abbasso la maniglia e mi si mozza il fiato in gola quando si avvicina piano e preme la sua bocca sulla mia, facendo giocare dolcemente le nostre labbra.
«Buonanotte», soffia ad un millimetro dal mio viso.
E mi sembra di raggiungere il letto volando.
Sono felice.
Mi addormento con le farfalle nello stomaco e un sorriso da ebete.
Lo ammetto, mi sveglio allo stesso modo.Vado a fare colazione, in pigiama e piena di buon umore.
Tutti dormono e preparo il caffè con calma, sistemo i biscotti in una ciotola e verso del succo di frutta in una caraffa, posizionandola al centro del tavolo.
Mi perdo per diversi istanti a guardare fuori dalla finestra: il sole splende, il cielo è azzurro ed io mi sento piena di energie.
Che cosa mi fai, Mattia Caruso.Sto ancora ammirando la bellezza dell'ambiente esterno quando due braccia circondano la mia vita.
«Buongiorno», la voce rauca di Mattia mi mette i brividi, così come il bacio umido che lascia sul mio collo.
Il suo corpo è completamente attaccato al mio.
«Buongiorno», mormoro, quindi mi giro a guardarlo e non riesco a trattenere un sorriso nel momento in cui afferra le mie mani e le porta dietro al suo collo.
STAI LEGGENDO
SETTIMO PIANO.
ChickLitSOSPESA Immaginate un appartamento abitato da un gruppo di amici ed uno sconosciuto. Aggiungeteci un po' di baldoria, le lezioni, le sessioni d'esame, qualche tradimento, la gelosia, gli ex che ritornano ed un coinquilino tanto bello quanto odioso. ...