Leggo il messaggio più volte e la mia gola si secca. Alzo lo sguardo su Mattia che è davanti alla porta, due birre tra le mani.
Il mio cuore batte veloce, le orecchie fischiano e gli occhi si appannato.
È lui il pericolo?
«Adele, è tutto okay?», cammina verso di me, l'espressione confusa stampata sul viso.
Agisco in fretta, senza pensare.Lancio il cellulare nella borsa e asciugo una lacrima, quindi sorrido e accolgo la birra tra le mie mani: «Sì», dico, «È tutto okay. Mi è entrato qualcosa in un occhio»
«Fa vedere», si siede sul cuscino accanto al mio e sorrido quando si avvicina al mio viso e mi stampa un bacio sul naso.
«Non c'è niente», mi rassicura; bacia le mie guance e sento lo stomaco contorcersi.
Una strana angoscia mi colpisce all'improvviso mentre allaccio le braccia attorno al suo collo per stringerlo in un abbraccio.Lui ricambia in fretta e affonda il viso sulla mia spalla. Rigira i miei capelli tra le sue dita e si allontana un po' per guardare il mio volto: «Che succede?»
«Nulla», mormoro.
«Stai bene?»
«Sì», mento.
La verità è che uno strano senso di panico si sta impossessando del mio corpo.
Chi è che mi perseguita?
È cattivo o vuole mettermi in guardia?
E se volesse difendermi da...
«Non sembra, sai? Sei pallida»
«Va tutto alla grande».
Da questo momento in poi, cerco di scordarmi del messaggio.Il tempo con Mattia passa sempre veloce e davvero mi sembra di riuscire a mettere da parte tutti i pensieri quando sono al suo fianco.
Lo osservo mentre addenta un trancio di pizza e cerco di non sorridere davanti alla sua bellezza.
È così allegro e rilassato che riesce a trasmettermi il suo senso di tranquillità e spensieratezza.
Mi chiedo se sia realmente così.
Mi chiedo se davvero Mattia Caruso, in questo momento, sia sereno come sembra.«È strano, non trovi?», mi muovo un po' sul cuscino e sorrido quando Mattia mi mette in bocca due patatine.
«Cosa?»
«Questo», dico, «Noi due... Insieme. Mi chiedo per quanto tempo riusciremo a mantenere la pace»
«Sono fiducioso», mi confessa, «Se siamo fortunati, due o tre ore»
«Ma certo che sei proprio stronzo», rido e lui fa lo stesso, schioccando poi un bacio sulla mia fronte.Circonda le mie spalle con un braccio ed il suo profumo mi avvolge come una morbida coperta: «Non farti paranoie, Adele», sussurra, «Viviamocela e basta»
«Va bene», concordo. Afferriamo le nostre bottiglie di birra e le facciamo scontrare l'una contro l'altra, quindi brindiamo alla nostra, il cuore pieno di speranza.
E di paura.Ho un leggero sussulto quando il mio cellulare comincia a squillare. La mia testa va immediatamente allo stalker.
Però no. Non è lui.
È Davide.
Mattia lancia un'occhiata al display e si schiarisce la voce, allontanandosi un po' dal mio corpo.
«Dimmi che non ci sono altri problemi con il progetto», rispondo così e lui ride.
«No, Adè. Tutto okay. Solo... Volevo chiederti di uscire, domani sera. A mezzanotte voglio brindare per festeggiare il mio compleanno».
Oh, merda.
Il compleanno di Davide!
Lo avevo proprio rimosso.«Ma certo! Ci sarò»
«Perfetto. A domani»
«A domani», termino la conversazione e ripongo il cellulare nella borsa.
Mattia beve con calma la sua birra e mi guarda con la coda dell'occhio.
«Era Davide», spiego.
«Okay»
Afferro un trancio di pizza e osservo la casa che è davanti a noi.
C'è uno strano silenzio che decido di colmare: «Che tipo è?»
«Chi?»
«Il signore che abita qui»
«Mh», solleva l'angolo delle labbra in un sorrisetto divertito.
Sembra pensarci un po' su prima di rispondere: «Un tipo. Unico al mondo, presumo. Colleziona farfalle, francobolli e vecchie monete. Ha una libreria immensa e scrive libri»
«Scrive libri?»
«È un bravissimo scrittore. Al momento sono il suo unico fan, ma solo perché non ha avuto gli agganci giusti», strizza l'occhio e scoppio a ridere.
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SETTIMO PIANO.
ChickLitSOSPESA Immaginate un appartamento abitato da un gruppo di amici ed uno sconosciuto. Aggiungeteci un po' di baldoria, le lezioni, le sessioni d'esame, qualche tradimento, la gelosia, gli ex che ritornano ed un coinquilino tanto bello quanto odioso. ...