Qualche giorno prima dell'esame incontrai le mie amiche di sempre,Giulia e Marta per informarle del regalo di mio padre,non avevo raccontato nulla perché volevi parlarne di persona per vederele loro reazioni.
<Davvero tuo padre ti lascia decidere meta e durata?>Chiese stupita Marta.
<Mmmh è strano che lo abbia detto. In effetti è talmente iperprotettivo con te che la cosa mi sconvolge.>Aggiunse pensierosa Giulia.
<Ehi mio padre non è iperprotettivo.>
<Ah no? Che mi dici del nostro primo halloween? Ci seguì di nascosto perché secondo lui tra le persone mascherate poteva nascondersi un serial killer.>
<Già e quando ti trovò seduta sulla panchina a mangiare il gelato col tuo primo ragazzo per poco non chiamarono l'ambulanza perché pensavano avesse un infarto.>
<Oh si! La nostra prima vacanza da sole ci disse che al massimo potevamo arrivare a Pontecagnano,perché lui così poteva farsi una scappata per controllare che tutto andasse bene.>
<Ah è vero! Anche quella volta che...>
<Ok ok abbiamo capito.>Interruppi la loro lunga lista di azioni alquanto bizzarre fatte da mio padre.<Fatto sta che mi ha dato la sua parola e lo ha affermato anche davanti a mia madre e si sa che ciò che dice lei è legge.>
<Ah allora ci credo.>disse Marta posizionando una mano sotto al mento pensando a chissà cosa.<Quello che non capisco è come mai tuo padre abbia subito un simile cambiamento. Non è che ha bisogno di farsi perdonare qualcosa?>
<Già come una famiglia segreta.>Insinuò Giulia.
A me non rimase che mettermi le mani tra i capelli e sospirare.<Non c'è niente da capire. Semplicemente voleva tirarmi su per il fatto della Moretti. C'è solo una minuscola clausola nel nostro patto.>
<Quale?>
<Che io devo superare l'esame.>
<Ecco dov'era l'intrallazzo addio al viaggio allora.>Disse Marta accasciandosi sulla sedia,mentre io mi chiedevo come potessi sopportare due amiche così.
<Bene sono contenta di sapere che questa è tutta la fiducia che nutrite nei miei confronti.>
<Non è che non ci fidiamo di te,diciamo che sappiamo quanto sia impossibile uscire illesi dopo uno scontro con la Moretti. E tu lo hai già vissuto due volte sulla tua pelle,dovresti sapere bene di cosa parlo.>
<Allora non dovrete far altro che aspettare,vi farò vedere io chi è Chiara Vesce.>presi la mia borsa e rivolsi loro un'occhiataccia<Se supero l'esame sarò io a decidere tutto e voi non potrete opporvi.>Affermai risoluta.
Entrambe annuirono e io ritornai a casa.Da quel giorno ci sentimmo solo tramite messaggi,era una sfida anche contro la loro poca fede,avrebbero potuto almeno darmi un minimo di incoraggiamento,anche se fosse stato totalmente falso,lo avrei apprezzato.
Ad esame terminato ci eravamo date appuntamento al nostro solito bar. Avevo deciso di tenerle sulle spine fino alla fine per ripagarle del loro trattamento.
Entrai con il viso basso e mi avvicinai al loro tavolo senza dire una parola,ordinai un caffè e mi limitai a guardare il marmo del tavolino.
Sentivo il loro sguardo addosso e fu difficile trattenermi dal ridere,dalle loro espressioni era chiaro che non sapessero cosa dire.
<Chiara va tutto bene. Andrà meglio la prossima volta.>Mi disse Marta con un tono triste e posandomi una mano sulla spalla per consolarmi.
<Già non è mica la fine del mondo.>Intervenne Giulia.<E poi ora sappiamo che tuo padre ha allargato i suoi orizzonti,troveremo un altro modo per fare un viaggio.>
Le guardai con le lacrime agli occhi,tanto fu lo sforzo per trattenermi.
<No Chiara non piangere,ci penseremo noi. Prima di tutto troviamo la macchina della Moretti le sgonfiamo le ruote e ribiamo anche lo stereo.> disse Marta convinta.
<In più andremo da tuo padre per farci autorizzare il viaggio senza alcuna clausola stavolta.<Le diede man forte Giulia
Di fronte a quei piani tanto sconclusionati scoppiai a ridere sotto il loro sguardo sconvolto.
<Mi sa che è proprio andata>disse Marta.
<Sarà dovuto allo stress.>Ammise Giulia.
Tirai fuori il mio libretto e misi davanti ai loro occhi il mio bel ventotto.
Loro guardarono il foglio,poi me ed infine di nuovo il foglio.
<Ce l'hai fatta?>Chiesero in coro.
<Non vi avevo forse detto che vi avrei fatto vedere chi è Chiara Vesce?! È stata una passeggiata.>Affermai superba.
<Andremo in vacanza!.>Urlammo insieme attirando gli sguardi degli altri clienti.
<Già ma dove?>Come al solito Giulia e il suo cinismo erano riusciti a rovinare il momento.
<Lasciate fare a me.>Bevvi il mio caffè e mi diressi a casa.
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Dottoranda In Amore
RomanceCOMPLETA...Goffa e solare, Chiara parte finalmente per quella vacanza tanto attesa e desiderata. Un viaggio che le riserverà sorprese inaspettate.