< Non c'è bisogno di guardarmi ogni tre secondi, sto bene! > provo a convincere un Singto visibilmente preoccupato sulla strada di ritorno per l'Hotel.
Non che la cosa non mi piaccia, anzi sono felice che mi presti tutte queste attenzioni, ma non voglio rovinare la nostra uscita a causa della mia allergia.
<Non ne sono molto convinto, quindi continuerò a controllare. > dice sorridente. < allora passo a prenderti tra mezzora > afferma dandomi un bacio sulla fronte.
<sei sicuro che vada bene? >
Lui mi guarda un pò confuso
< Intendo uscire solo noi due di sera. >cerco di spiegare i miei dubbi.
Mi guarda sempre più stranito facendo comparire una ruga tra gli occhi <Non ti va di stare con me? >
<No! > urlo facendo girare un pò di persone.
Chiara devi fare un corso di autocontrollo al più presto!
< scusami, è che di sera non puoi indossare occhiali e cappello, quindi saresti troppo riconoscibile e se esci solo con me qualcuno potrebbe vederci. >
<Ancora non riesco a capire qual è il problema. >
< È che tu sei famoso e quindi chiunque lo verrebbe a sapere. >
Arriccia un pò il naso togliendosi cappello e occhiali, si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra< Non ho alcun problema a farmi vedere con te. >mi dice con il viso a pochi centimetri dal mio< Ci vediamo tra un pò. > detto questo volta le spalle e va verso la sua auto.
Io dopo qualche secondo in paradiso mi riprendo e decido di andare in stanza per prepararmi al più presto.
Mi giro e con la mia solita fortuna vado a sbattere contro qualcuno<scusami, scusami non guardavo dove an.. > ma non finisco la frase perché i miei occhi si sono posati sul ragazzo di fronte a me.
Ci sono miliardi di persone ed io a chi vado contro?
<ciao. > mi sorride tutto felice e sono certa che questa non sia una casualità. <Hai i capelli bagnati. > aggiunge come se io non me ne fossi accorta.
<In effetti stavo proprio tornando in stanza prima che mi venga un raffreddore. > fingo uno starnuto e mi dileguo alla velocità di un leopardo.
Quando sono finalmente in camera chiudo velocemente la porta alle mie spalle e cerco di riprendere fiato.
<perché hai l'affanno? > mi chiede Giulia osservandomi curiosa
<perché sono tornata di corsa >
<Hai forse dimenticato che c'è un ascensore? >
< Già ma avevo paura che quel tipo entrasse all'ultimo e mi imprigionasse lì dentro. >
<Quale tipo?>
< lo stalker della reception. >
<Io penso che tu stia esagerando. >
<Dillo ai brividi che percorrono la mia schiena ogni volta che lo vedo. >
< In effetti neanche a me piace quel tipo. Stamattina non faceva altro che fissarti >Marta interviene distesa sul letto.
<Sarà... Ma io non mi sono accorta di nulla. > afferma Giulia.
< e certo sei stata tutto il tempo con il telefono in mano a messaggiare chissà con chi. Comunque più importante, come ti senti? >mi avvicino a Marta che sembra aver ripreso un pò di colorito.
<meglio! Soliti problemi di donna. Non potevo nascere uomo?! > sospira frustrata.
<No! Non potevi perché ti saresti innamorata perdutamente di me e io non avrei potuto ricambiare. >
Fa schioccare la lingua sotto al palato e mi guarda con un.'espressione strana<Mia cara sono fantastica da donna e lo sarei anche da uomo, quindi non avrei bisogno di innamorarmi di qualcuno di insipido come te. >
< Insipida io? > mi indico guardando Giulia che non è per nulla interessata alla nostra conversazione. <devo solo ricordarti che con il mio fascino ho fatto breccia nel cuore di un vip del posto e che tra poco verrà a prendermi. Cavolo! >urlo guardando l'orologio <verrà a prendermi e ho poco tempo per farmi bella. >
<Dov'è finito tutto il fascino di cui parlavi prima? >Mi chiede sghignazzando la mia amica.
<Non puoi capire. Prenderò in prestito il tuo vestito blu. > afferro l'abito che avevo adocchiato stamattina e mi infilo in bagno prima che possa dirmi qualcosa.Impiego poco tempo a prepararmi perché non voglio che Singto aspetti a lungo, infatti lui è già davanti all'hotel ad attendermi.
<Ciao>gli dico entrando in auto.
<Ciao a te. Stai molto bene con i capelli ondulati.>
<Grazie. > gli rispondo con il viso in fiamme.
Mette in moto l'auto e partiamo. Non andiamo molto lontano, infatti poco dopo parcheggia sotto un gigantesco hotel.
Attraversiamo l'immensa hall ed entriamo nell'ascensore. In poco tempo arriviamo al trentaduesimo piano e rimango senza fiato.
La città a trecentosessanta gradi fa da sfondo ad un elegante e raffinato bar.
Veniamo accompagnati al tavolo ed io mi accomodo continuando a guardarmi intorno.
<è così bello qui. > dico con aria sognante.
<Ne sono felice. > mi sorride ed io come sempre faccio fatica a non sciogliermi.
Prima che arrivino le nostre ordinazioni il sole ha ceduto il posto alla luna ed è proprio quando si accendono le luci della città che inizia la magia.
Sembrano tante piccole stelle scese sulla terra ad illuminare il tutto.
Non posso credere a quante cose sto scoprendo da quando sono qui.
E se ci penso, potrete prendermi per pazza, ma l'unica che devo ringraziare è proprio verginella Moretti. Se non fosse stato per la sua sadica felicità nel bocciarmi mio padre non avrebbe mai deciso di farmi questo regalo per potermi riprendere dalla depressione post terzo esame andato male.
Il mio sguardo si posa sul mio indice perché sarebbe da ingrati non dare la giusta importanza anche a lui che nel grande cerchio della casualità è finito proprio su bangkok.
<Ti fa male il dito? >mi chiede Singto osservando con un sopracciglio alzato me che osservo il mio indice .
Con uno scatto felino nascondo la mano sotto al tavolo e con un sorriso tirato cerco una buona scusa da potergli rifilare.
<In effetti oggi l'ho chiuso dentro la porta e stavo controllando, ma non c'è nulla. >
<fammi dare un'occhiata > dice avvicinandosi a me e prendendo delicatamente la mia mano. La osserva minuziosamente e da il suo verdetto<In effetti non c'è alcun segno per fortuna. Devi stare più attenta. >
Nonostante mi stia trattando come una bambina mi sento felicissima.,ma ahimè la sfiga è sempre in agguato.
Prima che possa addentare la mia ordinazione due ragazze si avvicinano al nostro tavolo.
Capelli liscissimi, pelle chiara e perfetta come quella di un bambino e minigonne, potrei definire inguinali.
Inutile dire che vorrei incenerirle all'istante, ma loro non mi degnano di uno sguardo e accorciano pericolosamente le distanze dal mio accompagnatore.
Iniziano a parlargli eccessivamente eccitate, ma dico io non avete mai visto un ragazzo?!
Continuano a chiacchierare in tailandese ed io mi sento un povero cucciolo abbandonato al suo destino.
Certo continuate a far finta che io non ci sia...
Le vedo prendere il telefono dalle loro borse firmate e avvicinarsi al mio e dico mio Singto per farsi un selfie.
Parlano ancora e solo adesso si accorgono della sottoscritta, mi salutano e tiro le labbra sperando che possa somigliare ad un sorriso. Finalmente vanno via ed io posso tirare un sospiro di sollievo.
<Non devi far finta che ti stia bene se non lo è. > mi dice con una strana espressione.
< Si è notato così tanto? >
<Sembrava che il tuo sguardo di fuoco le avrebbe potute colpire in qualsiasi momento. >
<e perché sembra che la cosa non ti dispiaccia.?>
<Perché mi piace che tu sia gelosa di me. >
<Oh non so quanto ti convenga. > lo minaccio con la forchetta.
Mi sorride ed inizia a mangiare.
Il tempo trascorre in fretta e più sono con Singto più mi rendo conto di quanto siamo compatibili. Sto bene con lui, è divertente, dolce, premuroso, insomma è tutto ciò che si possa desiderare.
Senza rendercene conto si è fatto tardi e decidiamo di andare via.
Entriamo in ascensore ed io mi sento in dovere di ringraziarlo< grazie per la splendida giornata sono stata benissimo. >
Lui non perde tempo a rispondermi e dopo avermi sorriso mi bacia.
La sensazione della sua bocca sulla mia e delle sue braccia che mi tengono stretta al suo corpo è inspiegabile.
Purtroppo però il suono del suo cellulare rovina l'atmosfera, ma a lui non importa e continua a baciarmi, fino a quando il suo telefono ricomincia a squillare.
Si stacca da me dolcemente e con un sospiro frustrato risponde alla chiamata.
Non capisco nulla di ciò che sta dicendo eccetto che per il nome.
Ovviamente chi può mai interrompere ogni nostro momento idialliaco?!
Tal
Il diavolo Tal.
Stacca la chiamata e con un.'espressione dispiaciuta mi guarda <Era Tal a quanto pare è ubriaco e devo andare a prenderlo per portarlo a casa. >
< Va bene non preoccuparti > gli dico per consolarlo ma in realtà vorrei solo spaccare la testa a quel rompiscatole.In poco tempo siamo davanti alla'hotel
<buonanotte > gli dico dandogli un bacio.
<dolci sogni. > risponde lui e con l'umore di un animale morente mi dirigo verso la porta notando una figura nell'ombra.
Con la coda dell'occhio cerco di vedere di chi si tratta e quando lo capisco le mie gambe già cedono e la paura si impossessa del mio corpo.
Prima che io possa iniziare ad urlare Singto mi gira verso di lui e mi bacia appassionatamente.
<Avevo dimenticato di darti il bacio della buonanotte. > mi dice facendomi l'occhiolino.
Lo stalker che per lo stupore era rimasto fermo a metà via, infila le mani in tasca e va via.
<Quel tipo non mi piace. >
<OH devi vedere a me. >
<vuoi che gli parli? >
< no no penso che abbia recepito il messaggio> gli sorrido< grazie. >
<nessuno può toccare la mia ragazza. > mi da un bacio e va via.
Entro nell'hotel quasi fluttuano, la felicità è così grande che potrei persino volare.
Con la testa fra le nuvole arrivo in camera e non so neanche come abbia fatto.
<Cosa hai?> Marta mi guarda stranita non appena varco la soglia.
<Sono innamorata. >
<no mia cara tu sei completamente cotta. > interviene Giulia con lo spazzolino da denti in mano. <e non so se sia un bene. Voglio dire già sei stralunata normalmente... >
Marta le fulmina con lo sguardo e mi abbraccia dolcemente < sono felice per te. Lui è un tipo apposto. >
<sembra che tu le stia dando la tua benedizione. >Giulia alza gli occhi al cielo.
<Non puoi semplicemente essere contenta per lei? > le chiede seria.
<Ho solo paura che possa stare male. Non mi piace vederla soffrire. > ammette Giulia un pò titubante ed io penso che la mia vita non possa andare meglio. Ho conosciuto un ragazzo magnifico e ho due amiche spettacolari. Mi avvicino ad entrambe e le abbraccio < vi voglio bene. >
Sono davvero fortunata!
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Dottoranda In Amore
RomanceCOMPLETA...Goffa e solare, Chiara parte finalmente per quella vacanza tanto attesa e desiderata. Un viaggio che le riserverà sorprese inaspettate.