capitolo 7

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<Ok ragazze penso di aver mangiato troppo.>Marta si accascia sulla poltrona massaggiandosi la pancia.
<Pensi? Se non ti avessimo trascinato a forza fuori dal locale avresti mangiato persino quella povera cameriera.>Le rispondo in modo sarcastico ripensando allo sguardo stranito di quella ragazza.
<È che non pensavo che il cibo tailandese fosse così buono,insomma sono davvero sorpresa.>Sorride soddisfatta continuando ad accarezzarsi.
<Smettila di fare così,sembri una donna incinta.>La riprende Giulia e lei smette immediatamente di muovere la mano.
Per qualche strana ragione Marta ha il terrore di avere un bambino,non ne so il motivo anche perché ogni volta che si apre il discorso lei cambia subito argomento.
Mah,avrà avuto qualche trauma.
Un giorno mia nonna che come tutte le persone anziane non riescono a farsi gli affari propri,iniziò ad assillarci con le solite frasi.
Quando vi spostate?
Quando avete intenzione di farvi una famiglia? Che volete aspettare di diventare vecchie?
Diciamo che queste sono le poche che ricordo,dato che dopo alcuni minuti il mio cervello era già entrato in modalità standby.
Marta invece sembrava terrorizzata e guardava la nonna come fosse un alieno.
Non ho mai capito il perché,ma spero che un giorno riuscirò a scoprirlo.

<Vado in bagno e poi a dormire sono davvero troppo piena.>Si alza e lascia la stanza.
Guardo sul comodino e vedo il mio telefono illuminarsi,lo afferro cadendo sul letto e leggo il messaggio appena ricevuto.
<"ci vediamo sotto il vostro albergo verso le dieci.">Fisso Giulia incapace di proferire parola.
<Ti è venuta una paresi ora?>
Affondo la testa nel cuscino e caccio un urlo.
<Okay ormai niente di te mi sconvolge.>Mi dice Giulia esausta afferrando il mio cellulare.
<"Va benissimo,a domani. Buonanotte." Invio. >
<È mai possibile che i tuoi messaggi debbano sembrare strani codici? Mettici un po' più di sentimento.>La rimprovero.
<Okay>Digita qualcos'altro per poi ridarmi il telefono con un sorriso che non promette nulla di buono.
Guardo il display e un cuore rosso fa la sua apparizione tra i messaggi inviati.
Guardo prima Giulia,poi lo schermo,poi di nuovo la mia amica,ma prima che possa dirle tutte le brutte parole che mi stanno fiorendo nella mente,Singto mi risponde con una emoticon sorridente.
<Hai visto?>mi canzone Marta indicando il display<Ti ha sorriso dovresti ringraziarmi.>
<Ringraziarti? Per avermi fatto apparire una di quelle ragazzine che si innamorano con un solo sguardo.>
<Tu hai una fantasia troppo fervida. Smettila di pensarci troppo e buttati.>
<Davvero convincente detto dalla persona più razionale che conosca.>Rileggo la nostra conversazione e ne sono davvero felice.
Nel frattempo Marta ci raggiunge con il suo pigiama fucsia,aggrottando la fronte quando si ferma a guardarmi.
<Perché hai quel sorriso? Sei alquanto spaventosa.>
<Domani alle dieci abbiamo appuntamento con Singto>,le dico con voce stridula ancora incredula.
<Yuhu.>Mi prende in giro sdraiandosi sul suo letto.
<Basta voi due siete delle delusioni.>Mi fiondo sotto le coperte e con il cuore a mille cerco di prendere sonno.

Cosa ho fatto dalle cinque e mezza del mattino,cioè da quando ho aperto hli occhi per poi non addormentarmi più?
Nulla. Eccetto fissare il soffitto con una mandria di bufali nello stomaco che non smettevano di ricordarmi di quanta ansia sia incubata nel mio corpo.
Ho atteso che anche le mie amiche si svegliassero e sembrava che il tempo non volesse proprio passare.
Ho maledetto anche Candy Crash che non smetteva di farmi perdere e dopo aver sprecato i miei gettoni d'oro in vite sono rimasta a zero,girandomi i pollici.

<Smetti di fissarmi. Sei spaventosa.>queste sono le prime parole che Marta mi regala appena si sveglia.
Non sarà il massimo aprire gli occhi e trovarmi lì in trepidazione,ma nessuno può capire.
<Hai almeno dormito?>Mi chiede Giulia nascondendo uno sbadiglio dietro la sua mano.
<Si però sono già due ore che sono sveglia e stavo per impazzire,perché non avevo più nulla da fare.>
<Impazzire? Pensi sia possibile?>si volta verso Marta.
<Impossibile. È già al massimo della sua pazzia.>
Faccio una risata sarcastica e mi chiudo in bagno.
Impiego un'eternità a lisciarmi i capelli dando un'occhiata ai miei amici pesci che sembrano molto interessati a ciò che faccio.
Mi vesto e torno dalle mie amiche con l'eccitazione alle stelle.

<Allora come sto?>Chiedo facendo un giro su me stessa.
Marta inclina la testa di lato e dopo qualche attimo risponde.<Per una che indossa un  semplice jeans con una maglietta,mi sembri alquanto... normale si.>
<Come osi? Non vedi come mi fascia il sedere?>Le faccio notare accarezzando il mio didietro< Perfino Jennifer Lopez sarebbe invidiosa.>
<Si certo come vuoi tu.>Schiocca la lingua sotto al palato e si chiude in bagno.
Io aspetto seduta sul mio letto le mie due amiche che oggi sembrano dei bradipi.
<Muoviamoci.>Grido esausta. Pare lo facciano di proposito per irritarmi.
<Manca ancora un'ora>mi fa notare Giulia,l'eterna ritardataria. Lei vive ai suoi ritmi e se a qualcuno non sta bene che si freghi,questa è la sua filosofia di vita.
<Metti che per strada troviamo un elefante fuggito da un circo che ci intralcia il passaggio con le sue enormi zampe?>.
<Io penso davvero che i tuoi dovrebbero proibirti tv,telefono e libri perché la tua mente è troppo influenzabile. Neanche mia nipote di tre anni crede alle favole.>Afferma Giulia storcendo il naso.
<Invece io resto della convinzione che quando a cinque anni cadde dalla bici avrebbero dovuto farle una tac al cervello. Può darsi che avrebbero potuto salvare il recuperabile.>
<Si si! sono stanca di sentire tutti i giorni le solite stupidaggini,vado in bagno e andiamo.>

Attraverso la porta e con la coda dell'occhio moto qualcosa sul pavimento,ma al momento la mia priorità è un'altra quindi non ci do peso.
Continuo a camminare fino a quando il piede destro non trova un appoggio solido e scivola ed io mi ritrovo sdraiata a terra e con il sedere dolorante.

<Perché sono così sfigata>Chiedo esasperata a qualche entità sconosciuta.
<Non sei sfigata,sei solo imbranata.>Mi fa notare Giulia che con aria divertita mi osserva appoggiata allo stipite.
<Grazie non ho bisogno della tua acidità.>Sento il pantalone fradicio e allargo le braccia esausta.
<Uffa ora dovrò cambiarmi.>e cerco di alzarmi.
<Attenta a non cader...>Ma Giulia non riesce a finire la frase,perché mi ritrovo di nuovo distesa sul pavimento.
<Si può sapere che sta succedendo?>Vedo apparire Marta che mi osserva stranita.<Non avevi detto che dovevamo muoverci? Allora perché sei sdraiata sul pavimento?>
Lascio andare un sospiro di frustrazione mentre vorrei avere un sacco da box con cui poter sfogare tutta la mia rabbia.
<Sapete cosa? Penso siate voi che mi mettete gli occhi addosso perché invidiose che io abbia fatto colpo anche qua.>Punto il dito contro di loro riducendo gli occhi a due fessure.
<L'unico colpo reale è quello che hai preso in testa altrimenti non si spiegherebbe.>Interviene Giulia facendomi innervosire ancora di più.
<Facciamo così.>Marta si avvicina accarezzandomi i capelli come si fa con un bambino<Solo per oggi ti presterò i miei pantaloni a vita alta.>
<I tuoi preferiti?>Le chiedo stupita.
<Esatto. Con quelli il tuo sedere farà furore.>
<Davvero?>Le chiedo tirandomi su a sedere.
Lei annuisce ed io la abbraccio grata.
Marta è la persona più gentile al mondo,ma il suo armadio non si tocca. Sarebbe in grado di tagliarti una mano se solo osi avvicinarti ai suoi vestiti,quindi questo suo gesto mi ha commossa.
Mi alzo stando attenta a non cadere di nuovo e tolgo i jeans bagnati gettandoli in un angolo.
Nel frattempo Marta mi porta il suo pantalone ed io lo indosso con estrema cura.
<Adesso sei perfetta.>Mi dice ammirando i suoi pantaloni quasi con le lacrime agli occhi.
Questa sua gentilezza deve esserle costata più di quello che vuole dare a vedere.
Mi guardo un'ultima volta allo specchio e sono pronta per andare.

Usciamo dall'albergo e noto Giulia che continua a guardarsi intorno in modo strano.
<Che ti prende adesso?>
<Sto captando ogni rumore per vedere se ci sono elefanti in agguato.>
Marta scoppia a ridere ed io faccio lo stesso.

Aspettiamo l'autobus che ci porterà al luogo del nostro appuntamento.
Singto infatti stamattina mi ha mandato un messaggio scusandosi di non poter venire fino a qui e mi ha inviato la posizione d luogo dove ci saremmo visti,non è carinissimo?
Saliamo sul bus e dopo mezzora siamo finalmente al nostro punto di incontro.
Mi guardo intorno ma di lui ancora nessuna traccia.
<Non è che ti ha dato buca?!>Dice Giulia beccandosi una gomitata nella pancia da parte di Marta.
<Non ti preoccupare starà arrivando e poi è colpa nostra che siamo in anticipo.>
Guardo Marta stranita,di solito è lei  la prima a prendermi in giro,invece oggi è stranamente tenera,ma prima che possa indagare di più al riguardo sento la voce di Giulia<Oh eccolo.> e mi giro di scatto nella direzione dove sono puntati i suoi occhi.
Ed eccolo lì bello come il sole che cammina verso di noi.

Dottoranda In AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora