Finalmente la mia giornata inizia a prendere una piega diversa. Non c'è alcuna sciacquetta nei paragi che possa distrarre il mio Singto ed io posso camminare al suo fianco allegramente.
Ok la verità è che se non avessi quel minimo di razionalità mi metterei a saltellare come cappuccetto nella favola per quanto sono felice.
Sarà l'aria di questo paese,ma sento che ogni sentimento o sensazione da quando sono qui sono come quintuplicati.
Vedo persino i fiorellini che volano intorno a noi,mi sa proprio che sto perdendo la testa o come direbbe mia madre" quella l'hai persa tanto tempo fa".
Ebbene si,nella mia famiglia sono sempre pronti a farmi complimenti,ma ho imparato ad lasciarli scivolare via con facilità.
Non sono una senza cervello,ma una ragazza abbastanza istintiva che nella maggioranza dei casi non pensa a quali possano essere le conseguenze delle proprie azioni. Sono uno spirito libero e non mi piace passare il mio tempo a razionalizzare ogni cosa.
Cogli l'attimo no?!E voglio coglierlo anche adesso.
Guardo Singto al mio fianco e la bocca si trasforma in un sorriso involontariamente.
<Hai lavorato molto in questi giorni?>Gli chiedo per sondare un po' il terreno e capire perché per più di quarantotto ore non mi abbia proprio cagata.
<Si abbastanza! Abbiamo parecchi incontri con le fan e un nuovo film da girare.>
Incontri con le fan in cui quelle tipe si strappano i capelli e si lanciano letteralmente su di lui per sbaciucchiarselo? No non mi piacciono affatto,anzi dovrebbero bandirli perché controproducenti.
<E le fan cosa fanno?>Chiedo sempre più curiosa.
<Noi parliamo o cantiamo e loro ci guardano,ci riprendono con il telefono e ci lanciano lettere o regali.>Immagina se una avesse la brillante idea di regalare una bella statua e gliela lanciasse giusto in testa...
<Wow.>Dico poco entusiasta,ma è più forte di me già detesto le sue fan.<Sembra davvero stancante.>
<Si ma è anche divertente.>Mi risponde con il suo solito sorriso e sento i piedi librarsi in volo come se avessero le ali.
<Allora cosa ti va di fare oggi?>Mi chiede ed io adoro quando dimostra di essere interessato a me.Stare con te su un'isola deserta senza anima viva che venga a disturbarci,con il sole a baciarci la pelle è fattibile?
Nella mia mente l'immagine di noi due in costume ha già preso forma,ma presto l'intervento irruente di qualcuno la cancella all'istante.<Bene piccioncini siamo arrivati.>il solito spavaldo Tan poggia una mano sulla sua spalla e una sulla mia.
<Arrivati dove?>Gli chiedo confusa,in effetti non avevamo ancora deciso il nostro itinerario.
<In questo negozio.>Indica una vetrina che lascia intravedere un locale moderno ed essenziale.
<E?>
<E qui ci sono i migliori dolci occidentali e non. >
Finalmente questo ragazzo è riuscito a fare qualcosa di buono e con lo stomaco già pronto alla guerra seguo gli altri all'interno.
Ci accomodiamo ad un tavolino poco distante dall'entrata e prendo il menu per fortuna interamente in inglese.
<Che ne dite se facciamo una specie di assaggino per tutti così da provare più cose?>È di nuovo Tal a parlare e questa volta ha perso il punto che aveva guadagnato precedentemente. Perché mai dovrei mangiare minuscole porzioni di qualcosa proprio non capisco.
Ahimè gli altri sono tutti d'accordo ed io non posso che accodarmi alla loro decisione,anziché essere presa per la solita ingorda.Ci vuole un po' di tempo prima che le nostre ordinazioni siano pronte e nel frattempo ci conosciamo un po'. In realtà è il solito egocentrico a parlare di se. Tal ci racconta che anche lui a volte ha recitato e che lavora nel negozio di famiglia almeno finché la sorella non si laurea.
Pete che è decisamente più riservato lavora in un'azienda di informatica e adora la nipotina di tre anni.
Poco dopo la cameriera porta un vassoio pieno di leccornie e nessuno pensa più a parlare.
<Mmmh questa Saint Honorè è davvero fenomenale. I francesi sono troppo bravi a fare i dolci e poi hanno la Torre eiffel,il Louvre. Quanto vorrei andare in Francia.>Tal dice con aria sognante.
Lo guardo minacciosa mentre addento un bignè ricolmo di panna.
Come si permette di elogiare la Francia e non dire nulla dell'Italia in nostra presenza?!
<Ehi tu.>Dico puntando un indice sul suo petto mentre lui indietreggia un po' sulla sedia,colto alla sprovvista.
<Ecco la nostra patriottica che parte all'attacco.>Sento dire alla mia destra,ma poco mi importa.
<Tu ti rendi conto che davanti a te hai tre italiane e non ha fatto altro che elogiare un'altra nazione? Senza contare che poi anche noi siamo ricchissimi di storia,monumenti e quant'altro.>Gli faccio notare con una punta di odio.
Lui mi guarda divertito e dopo aver messo in bocca un altro pezzo di dolce mi chiede.<E quindi cosa c'è di così famoso in italia?>
Lo so bene che mi sta solo istigando ma io proprio non riesco a sopportare tali angherie.
Mi concedo una grassa risata di presunzione<Stai scherzando? Cosa non c'è di famoso? La mozzarella,la lasagna,il ragù,il tiramisù....>ma non riesco a continuare la lista perché Marta mi interrompe.
<Ti rendi conto che stai parlando di nuovo solo di cibo?>Mi fa notare .
<Oh beh perché quello è al primo posto e poi come si fa a non conoscere il Colosseo,la torre di pisa,la mole Antonelliana e posso continuare all'infinito. Mio caro dovresti studiare un po' perché c'è molto che non sai.
Soprattutto devi ben comprendere che se non hai mai mangiato la parmigiana della nonna o la lasagna piena di besciamella della mamma non puoi dire di avere veramente vissuto.>
<Quindi mi stai dicendo che prima di morire devo assolutamente provare uno di questi piatti?>
<Esattamente,così potrai morire felice e soddisfatto.>Dico sempre più orgogliosa.
<Se è così allora perché non ci prepari tu qualche piatto italiano?>
<Non c'è alcun problema.>Rispondo soddisfatta con il mento alzato.
Peccato che dopo neanche un secondo la mia adorata coscienza,sempre troppo poco tempestiva,mi fa ricordare che io non sono in grado di fare nulla.
Io? Che non so nemmeno friggere un uovo?
In mia difesa però posso dire che la colpa non è mia,dato che per ogni santa donna del sud la cucina è il suo regno a me non è mai stato permesso avvicinarmi.
Sono tutti in attesa di una mia parola,ma io non so davvero come uscire da questo casino.
Non voglio certo fare una brutta figura davanti a lui e rimangiarmi la parola data non è ammissibile. E quindi cosa faccio?!
<Mi dispiace ma in hotel non ci sono cucine>dico sollevata,grazie mia cara intelligenza per questo lampo di genio.
<Oh ma possiamo farlo da me. Tra qualche giorno i miei partono per un viaggio quindi avrai l'intera casa per te.>Sempre Tal parla,mai una volta che imparasse a tacere.
E che cavolo!
Ora che potrò mai inventarmi?
<Qui non si troveranno mai gli ingredienti giusti. La mozzarella finché arriva è già ammuffita. La si deve mangiare fresca appena fatta è la regola.>Cerco di puntare sulla reperibilità della roba.
<Oh non ti preoccupare.>Risponde sempre più divertito e so che lo sta facendo apposta per mettermi in difficoltà.
Il problema è che ci sta riuscendo alla grande.
Cerco di riflettere e riflettere e alla fine mi do una pacca sulla fronte per la mia stupidità.
Ok il mio lato da maschiaccio ogni tanto esce fuori ma non posso di certo cancellare come sono fatta.
<Ok ma solo ad una condizione.> gli dico seria.
<Sentiamo>
<Dovete lasciarci sole a cucinare,ho bisogno della mia tranquillità per far uscire fuori il meglio di me.>
Giulia e Marta mi guardano confuse perché sanno bene quanto io faccia schifo ai fornelli,ma le rassicuro con un occhiolino.
La mia idea è infallibile.
<Ok affare fatto!>Dice Tal<Ti farò sapare quando partono così potrai prepararti a dovere.>Aggiunge con una strana aria di sfida.Mentre i ragazzi parlano di qualcosa che proprio non riesco a capire, le mie due amiche si avvicinano dubbiose<Che cosa hai in mente?>
<Lo sai che potresti dar fuoco all'intera cucina?>
<Siete le solite esagerate.>
<Noi? Vogliamo parlare dei popcorn in fiamme?>mi ricorda Giulia alzando un sopracciglio.
<Ehi quella volta non è stata colpa mia,ma di Artemis.>
<Ed ora chi è Artemis?>
<Il gatto dei vicini.>
<Ma non si chiamava Giulius?>
<Si,ma ha una macchia a forma di luna sulla fronte quindi sono sicura sia la reincarnazione di Artemis il gatto di Sailor Moon.>
<Oh mamma mia tu sei davvero malata e quindi saresti tu la Sailor Moon dei nostri giorni? Se è così siamo davvero nella cacca>Dice esausta<E cosa c'entra Artemis con i popcorn?>
<Beh quel giorno era venuto sul mio davanzale,aveva iniziato a fare le fusa ed io non ho resistito. L'ho accarezzato per un po' senza accorgermi del tempo che passava,così i popcorn sono cotti troppo.>
<No non sono cotti troppo,stavano per andare letteralmente a fuoco,tuo padre aveva già preso l'estintore.>Dice teatralmente.
<Mio padre è troppo apprensivo quindi non è da prendere in considerazione e tu tendi sempre ad esagerare le cose, comunque andrà tutto bene ci penso io.>alzo il pollice piena di buoni propositi e manca solo che dica"fatto in casa per voi" per essere uguale a Benedetta.
<Ed è proprio questo che mi preoccupa>afferma Giulia senza alcun tatto.
<Oh grazie belle amiche siete.>Mi lamento mettendo il broncio e abbassando triste il mio pollice.
<Siamo solo razionali e non vogliamo di certo essere conosciute per aver fatto saltare in aria la casa di uno sconosciuto in Tailandia.>
Sbuffo sonoramente e mi lascio cadere sulla sedia.<Non esploderà nulla e poi ci sarete anche voi là no?>
<Certo ma non siamo ancora diventate delle superwomen in grado di salvarti dai guai anche perché diventerebbe un lavoro a tempo pieno. Comunque più importante quale sarebbe questo tuo geniale piano?>
<TA-DAN>
Metto sotto i loro nasi il mio cellulare.
<Oh wow hai intenzione di cucinare il tuo smartphone?>
Sbuffo di nuovo davanti a così poca fiducia<Lo scoprirete quando sarà il momento>Dico esausta e lascio che la discussione finisca così.
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Dottoranda In Amore
RomanceCOMPLETA...Goffa e solare, Chiara parte finalmente per quella vacanza tanto attesa e desiderata. Un viaggio che le riserverà sorprese inaspettate.