Capitolo 28

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<Uffaaaaa. >Grido disperata.
<La smetti? Non hai fatto altro che sospirare tutta la notte ed ora non fai altro che lamentarti. >
<Certo! Capisci in che situazione mi trovo? >Le guardo stupita, come possono essere così insensibili?!
<Ma davvero non hai mai pensato che prima o poi saresti tornata a casa e che la tua casa è a migliaia di chilometri da qui? >
<Giulia!> la rimprovera Marta <Penso che tu non la stia prendendo nel modo giusto. Voglio dire siamo nel duemila e venti, ci sono telefoni, computer, aerei, sai quante coppie vivono un amore a distanza? >
Affondo la testa nel cuscino e cerco di pensare in modo ottimistico , ma proprio non ci riesco. Cosa potrebbe mai esserci di positivo? Lui è famoso, lontano quindici ore di volo da me e ci metterà quanto? Due giorni a trovarne un'altra?
<Mi viene da piangere... >
<ok ok calmati. >Marta si siede al mio fianco <Stasera ne parlerai con lui, così penserete insieme a come affrontare il distacco. >
<Si credo sia giusto così. >Interviene Giulia<In fondo entrambi vi allontanerete quindi è meglio che troviate una soluzione. >
Mi alzo per guardarle con le lacrime agli occhi.
<Però per favore non piangere ok? Ora andiamo a mangiare qualcosa così ti riprendi. >
<Già e prometti di non pensarci più almeno fino a stasera.>
Annuisco cercando di convincere più me che loro e mi dirigo in bagno per cambiarmi.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino al mio amico squamoso.
<Ciao Arthur. Sono davvero in una brutta situazione.Cosa dovrei fare? >
Mi siedo sul bordo della vasca e provo a riflettere, ma penso che sia meglio parlarne con lui proprio come hanno detto le mie due amiche.
Mi preparo velocemente e dopo un pò siamo pronte per andare.
<Ma è mai possibile che questo tizio sia sempre al lavoro.?>Chiede Marta una volta uscita dall'ascensore.<Quanto lavora? Ventiquattro ore su ventiquattro? >
In effetti in qualsiasi momento della giornata lui è qui.
<Buongiorno ragazze. >
Alzo lo sguardo e mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri.
Non mi ero accorta si fosse avvicinato a noi, così per la sorpresa faccio un salto indietro pestando i piedi di Giulia.
<Tutto bene? Se volete oggi sono libero posso portarvi ovunque vogliate. >
<Se sei libero perché sei qui? >Gli chiede Marta tenendosi il mento come il pensatore.
<Io... Ecco... Avevo dimenticato una cosa. >Si vede lontano un miglio che sta mentendo .
<Grazie ma abbiamo già un impegno. >la mia amica mi prende per mano e mi trascina fuori dall'Hotel <Ci manca solo il pazzo maniaco e stiamo apposto. >
<Dove andiamo? >
<Chiara c'è qualcosa che fanno sempre vedere nei drama dove non siamo ancora state? >
Mi fermo un attimo a pensare<l'acquario. Certo è il primo appuntamento. >
<Acquario eh? Per me va bene. > dice Giulia mentre Marta annuisce con la testa.
Lo cerco su google e seguiamo le indicazioni.
Forse l'ultima volta che sono andata all'acquario ero alle medie e non ricordavo fosse così bello.
Guardo la vasca al mio fianco e vedo una cosa cosa rossa enorme. Appena apre gli occhi faccio un salto <Cosa cavolo è? >
<Un granchio. C'è scritto che le sue zampe possono raggiungere o tre metri di lunghezza. >
<Wow. >
Continuiamo la nostra visita fino ad arrivare ad un tunnel e sopra alle nostre teste vedo nuotare uno squalo gigante.
<Questa cosa mi mette i brividi. E se mai si rompesse? >
<Sono costruire appositamente puoi stare tranquilla. >
Lo squalo passa al mio fianco ed io mi allontano, ma dall'altro lato ne spunta un altro così corto verso l'uscita e prendo una persona in pieno.
<Scusami. > mi affretto a dire.
<La perdoni stava scappando dallo squalo. >dice Giulia aiutandomi ad alzare.
L'uomo ci sorride e con un cenno della testa va via.
<Ringrazia che in questo paese sono tutti gentili. >
<In effetti mi stavo chiedendo quando avresti fatto una delle tue solite figuracce. >
<Ehi non è colpa mia. Mi stavano accerchiando. >
<chi? Gli squali? Vedono passare centinaia di persone ogni giorno o forse ti fanno presa per un bel bocconcino. >
<Si si neanche loro avranno resistito al tuo immenso fascino. > mi prendono in giro continuando a camminare.
Passiamo il resto della giornata a in giro per la città e ormai è quasi buio.
<Ehi ragazze. >Marta richiama la nostra attenzione <Voglio andare su quello. >
Guardiamo la direzione che il suo dito sta puntando e vediamo un tuk tuk.
<Io ci sto. >Dico e citata.
<Io no. >Ribatte Giulia.
<Siamo due contro una, la maggioranza vince. >La prendo per mano e la trascino verso il veicolo.
In poco tempo arriviamo all'Hotel.
<Questo Tuk tuk è fighissimo. >
<Già. >
<Non ci crederete ma lui è qui. >Afferma incredula Marta varcando la porta ed io già sono pronta ad abbracciare il mio Singto.
<Ma cos'è un fantasma? È ovunque. >Chiede Giulia e solo adesso mi rendo conto che stanno parlando del receptionist.
<Non guardatelo, fate finta di niente. >Dico ignorandolo ed entrando in ascensore.
<Sono sfinita. >Mi lamento trascinandomi fino al letto.
<A chi lo dici? Non cammineró per almeno un anno dopo oggi. >
Sono davvero stanchissima e le palpebre si chiudono da sole, ma devo resistere perché ho promesso a Singto....

<Chiara? Ohi Chiara!>apro gli occhi ed è già giorno.
<Cavolo pensavamo fossi morta. >
<Davvero? A nessuna delle due è venuto in mente di controllare che respirassi? >
Si guardano colpevoli.
<Sei entrata in letargo non appena ti sei messa sul letto, non hai cambiato neanche posizione. >
<Ero stanca perché l'altra notte non ho dormito a causa di... Oh cavolo. > faccio un salto e prendo il telefono. Eravamo rimasti che ci saremmo visti ed io mi sono addormentata.
Sblocco lo schermo e non c'è alcuna notifica.
<Ragazze avete preso voi il mio telefono? >
<no no. >
<mmh... Non c'è nulla può essere che non prenda? >
<aspetta provo a mandarti un messaggio. >
Il suono del mio telefono però si sente forte e chiaro.
<Beh può darsi abbia avuto degli impegni, prova a contattarlo tu. >
Mi concedo un sospiro e faccio partire la chiamata che però viene interrotta subito.
Ritento più di una volta ma sembra...
<Mi ha bloccata. >Affermo incredula.
<Dammi qua. >Giulia prende il mio cellulare e la cosa non cambia. <Che stronzo. >Dice sconvolta.
<Su ragazze non saltiamo a conclusioni affrettate. Ora provo io. >
Scrive il numero di telefono e tenta di contattarlo con il suo cellulare.
<Cazzo! >
<Ha bloccato anche te? >
<no ms dopo un paio di squilli mi ha staccato la chiamata.
Ci guardiamo sconvolte e letteralmente senza parole.

Sono le venti e cinquattotto minuti tra esattamente un'ora parte il nostro aereo.
Con la testa poggiata sul tavolino del bar dell'aeroporto guardo le tante persone che frettolosamente trascinano le loro valige verso i vari imbarchi.
Vorrei proprio essere una di loro, o forse vorrei semplicemente tornare indietro nel tempo e cambiare tutto.
Non ho notizie di Singto da due giorni, la giornata al mare è stata l'ultima che ho trascorso con lui .
Mi viene quasi da ridere perché riflettendo sono riuscita a trovare l'aspetto positivo in questa situazione.
Grazie alla sua sparizione infatti ha reso più facile la mia partenza perché non ho dovuto trovare una soluzione alla nostra relazione a distanza, dato che ormai non c'è alcuna relazione.
Marta si siede al mio fianco sbuffando.<Hai idea di quanto sia difficile mantenere Giulia? Per favore non fare più questa faccia altrimenti potrebbe partire in quarta e andare a picchiare quel tipo. >
<Non ne vale la pena. >
<Certo che ne vale. >Grida Giulia dietro di me facendomi spaventare. <sarebbe fantastico poter tirare un bel pugno su quel viso acqua e sapone. >
<Sto bene. Andiamo via di qui e lasciamoci tutto alle spalle.>Cerco di convincere loro, ma sono io quella meno convinta della cosa.
Non che mi aspettassi il matrimonio o altro, ma quello che non avrei mai pensato è che lui si comportasse in questo modo.
Forse mi sono lasciata fuorviare dall'impressione che avevo di lui e non mi sono accorta che invece fosse tutt'altro.
Ero partita per questa vacanza sperando di creare ricordi indelebili ed in effetti sono riuscita nel mio intento. Peccato però siano solo ricordi tristi.
Anche la mia amica poggia la testa sul tavolo e sbuffa rumorosamente.
<Ok voi due basta così . Tu>Marta punta l'indice verso Giulia<Sembra che abbia lasciato te quindi smettila di comportarti in questo modo perché non sei di nessun aiuto. E tu.>Stavolta si volta verso di me<Se non vale la pena picchiarlo, non vale la pena neanche stare male per lui. Tra un pò prenderemo l'aereo e questa vacanza sarà finita e poi cosa più importante ti sei liberata anche dello stalker.>
<mmh...>
<Un pò più convinta. >
<Sai cosa?! penso tu avessi ragione.> le dico guardandola seria.
<Io ho sempre ragione, ma a cosa ti stai riferendo esattamente adesso? >
<Mi sa che ho visto troppi drama. >
<cosa c'entra? >
<Forse mi sono lasciata ammaliare da tutte quelle storie credendo che anche io potessi vivere qualcosa di simile. Qualcosa di unico insomma. E non ho pensato razionalmente. La verità è che la realtà è completamente diversa. Non sempre siamo destinati ad un lieto fine e quando te ne rendi conto fa davvero male. Mi sento patetica ad aver desiderato che non fosse solo illusione e... >
<Tu non sei patetica semmai è lui l'unico che deve sentirsi tale. Vedrai che starai meglio. Ora andiamo o perderemo l'aereo. >
Mi alzo svogliatamente e seguo le mie amiche.  Guardo l'hostess e a differenza dell'andata non ho alcuna voglia di saltare tra le sue braccia e gioire.
Mi siedo al mio posto e osservo il paesaggio fuori dal finestrino,mentre l'aereo inizia a prendere quota.  La città è piena di luci e sarebbe tutto magnifico se il mio umore non fosse così nero.
È qui che lascio un pò del mio cuore insieme ad un bel pezzo di innocenza. Non permetterò più a nessuno di trattarmi così.
Addio Thailandia.
Addio Bangkok.
Addio Singto.

Dottoranda In AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora