Con un sorriso idiota stampato sul viso mi dirigo verso di lui,ma le mie amiche mi trattengono afferrandomi per le braccia e tirandomi nuovamente all'indietro.
Le guardo con un sopracciglio incaricato.<Si può sapere cosa vi viene adesso?>
<Ti sei accorta che ci sono delle macchine che passano? O vuoi morire proprio oggi?>
Osservo intorno a me ed in effetti la strada è abbastanza trafficata,ma da qui a morire ce ne vuole<Ero solo emozionata ora potete lasciarmi.>
Entrambe scuotono il capo ed io mi volto a guardare Singto che per fortuna non si è ancora accorto della nostra presenza.
<È fuori questione.>Dice risoluta Giulia< Almeno finché non arriviamo sull'altro marciapiede.>
<Eddai non sono più una bambina.>
<Infatti non lo sei. La figlia della mia vicina che ha sei anni sa attraversare la strada da sola. Quindi no non sei una bambina.>
<ok ! Ho capito farò più attenzione,ma ora lasciatemi.>
In tutta risposta loro stringono ancora di più la presa sulle mie braccia.
<La smettete di essere così tragiche?! Ho detto che starò attenta,ma ora vi prego liberatemi prima che lui ci veda.>mi lagno cercando inutilmente di liberarmi.
<Prima a destra,poi a sinistra>Marta mi ignora completamente e parla come un'insegnante dell'asilo<Possiamo andare.>Entrambe mi trascinano fino al marciapiede opposto.
Singto nel frattempo si è accorto di noi e ci guarda divertito.
Con uno scossone mi libero dalla presa delle mie carceriere ,abbassando il capo per l'imbarazzo.
<Buongiorno ragazze.>Ci saluta con un meraviglioso sorriso sulle labbra ed io mi sento sciogliere.
Poi sento il gomito di Marta penetrarmi nella schiena intenta a farmi riprendere sanità mentale e farmi recuperare la capacità oratoria.
La maledico nella mia testa cercando di evitare di far vedere il dolore che sto provando e sorrido a mia volta.
<Buongiorno. Come va?>
<Tutto bene,scusate se vi abbiamo fatto venire fin qua ma avevo una cosa urgente da comprare. Andiamo?>Avresti potuto anche dirmi di venire sulla cima di un monte a piedi nudi e senza viveri e lo avrei fatto lo stesso.
Casomai rimanendo bloccati in una piccola insenatura nella roccia a causa di una forte nevicata e costretti a riscaldarci a vicenda con i nostri corpi.Ci incamminiamo e sento dei borbottii provenire da Marta,mi avvicino a lei e cerco di capire cosa ci sia che non va.
<Allora? Hai finito di lamentarti? Manca solo che metti le mani suoi fianchi e sarai identica a Colomba la vicina di nonna. Anzi no dovresti anche indossare il prendisole con le margherite.>
<Ehi non paragonarmi alla più pettegola del paese,l'estate scorsa si era abbronzata a strisce per quanto tempo è stata dietro alle tapparelle ad intrecchiare.>
Rido al ricordo,perché per quanto possa sembrare assurdo è successo davvero.
Questo è il bello di vivere nei nostri paesini.Se tu non sai dove sei c'è sempre una delle vecchie che tiene conto di ogni tuo spostamento. Non c'è alcun rischio di perdersi.
<Comunque non trovi che sia strano tutto questo?>Mi chiede indicando intorno a noi.
<Mmh.. no! Non ci trovo nulla di strano.>
<Come no? Siamo in Tailandia e questi dove ci portano? Al mercato cinese?>
<Ehi questo è un mercato enorme puoi trovare di tutto e di più.>
<Si ma....>Non prosegue la sua frase perché la sua attenzione viene attirata da una bancarella in particolare.<Avete visto quella borsa?>Chiede con voce stridula<Deve essere mia!>Si allontana seguita da Giulia che esasperata alza gli occhi al cielo.
<Tutto bene?>Sento la voce di Singto alle mie spalle e quando mi giro eccolo in tutto il suo splendore.
<Si si. Marta ha visto qualcosa che le interessa.>Gli dico indicando la mia amica che con una gestualità tipica di noi meridionali cerca di farsi capire dal venditore.
Sembra uno di quei mimi in attesa che il suo interlocutore capisca cosa sta imitando.
<Bene. Come vi state trovando in Tailandia?>
<Benissimo. È tutto perfetto come dicono su Internet.>
<Ah si? Cosa dicono?>
<Beh a parte che il cibo è buono tutti si soffermano sulla vostra gentilezza e fino ad ora non posso dargli torto.>
Mi sorride e torna a guardare Marta che arriva vittoriosa.
<Te l'avevo detto che sarebbe stata mia.>Mi canzona orgogliosa e sculettando si incammina guardandosi attorno alla ricerca di qualche altra cosa da accaparrarsi.
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Dottoranda In Amore
عاطفيةCOMPLETA...Goffa e solare, Chiara parte finalmente per quella vacanza tanto attesa e desiderata. Un viaggio che le riserverà sorprese inaspettate.