<Ti ringrazio Dio,cielo,mare chiunque tu sia,grazie per avermi fatto rimanere in vita.>mi chino sulle ginocchia e prego l'ignoto<Non sono mai stata così felice di toccare la terra.>Guardo meglio<Fa nulla che tu sia solo dell'oscuro asfalto,sono così grata di poterti toccare nuovamente.>
<Chiara?>Mi chiama Marta coprendosi il viso con una mano.<Potresti alzarti per favore>Continua sempre più imbarazzata.
<Ti stanno guardando tutti.>Mi informa Giulia con la sua solita indifferenza.
Mi guardo intorno ed in effetti le persone mi fissano,c'è anche chi mi riprende con il telefono.
<Si può sapere cosa vogliono?>Mi rivolgo a Giulia perché Marta piano piano si è allontanata da me e la vedo nascondersi dietro un gruppetto di ragazze.
<Davvero non saprei! Perché mai una ragazza che nel bel mezzo della pista dell'aeroporto bacia il suolo,invocando Dio dovrebbe destare stupore. Non riesco proprio a capirlo.> usa quel tono saccente che detesto.
<Cosa c'è di sbagliato nell'essere grata di poter ancora camminare e non essere morta su quell'aggeggio mostruoso?>
<L'aggeggio mostruoso si chiama aereo e per la cronaca gli incidenti sono davvero rari.Comunque potresti gentilmente alzarti così da recuperare i nostri bagagli e andare a dormire?>
Mi alzo pulendo il pantalone che ormai è diventato nero e seguo la mia amica. Passiamo un lungo corridoio dove un' hostess ci da il benvenuto in inglese.
<Guarda>Dico a Giulia.<È proprio tailandese,quindi siamo davvero in tailandia.>Sono euforica come una bambina.
<Eh già.>Mi risponde lei sospirando esausta.
Mi avvicino alla donna e la abbraccio calorosamente.
<Chiara?>Sento le mie amiche chiamarmi a denti stretti.<Cosa stai facendo?>
<Sto salutando non si vede?>
<Non potresti semplicemente dire ciao come fanno le persone normali?>
Guardo la donna di fronte a me che mi fissa come se volesse staccarmi la testa.
<Scusa se volevo renderti partecipe di tutto il mio entusiasmo per essere qui,potresti essere anche meno acida.>le dico in italiano allontanandomi sotto il suo sguardo truce.
<Chiara dovresti davvero fare qualcosa per la tua incapacità cronica di saperti contenere.>Mi informa Giulia come se stesse parlando con un bambino.
<Sono solo eccitata di essere qui a differenza di voi due frigide e acide donne insensibili.>
<Ehi io non sono frigida.>Puntualizza Marta che a quanto pare tiene a farmelo sapere.
<Ok ok cercherò di contenermi contente? Ora prendiamo le valige e andiamo alla scoperta di Bangkok.>Dico alzando le mani per incitarle,ma le mie amiche mi ammoniscono prontamente.
Così infilo le mani nelle tasche e cerco di essere il più invisibile possibile,alla fine sono a Bangkok è questo che conta.Come mi sono ritrovata in tailandia e più precisamente a Bangkok?
Diciamo grazie ad una serie di eventi,alcuni dei quali alquanto traumatici.
Era esattamente il due settembre,un giorno da dimenticare. Avevo indossato la mia mise migliore e avevo al collo la mia collana portafortuna,un ciondolo a forma di cuore con dentro la foto della mia famiglia,regalo da parte di mia madre di qualche Natale fa.
Dopo aver fatto il segno della croce sono entrata nell'aula in cui si teneva l'esame di statistica.
Uno di quelli più tosti del corso,ma questo non era abbastanza per rendere la questione già pessima. Infatti bastava nominare la professoressa Moretti che chiunque frequentasse l'ateneo o anche gli altri del paese si tirava una manata in forte esclamando<Oh Maronn',non ti invidio proprio.>
Eh già perché la zitellona di oltre cento chili con stazza
e girovita che faceva invidia a quello dell'omino della Michelin, perennemente arrabbiata con il mondo,amava sfogare la propria frustrazione su noi poveri ignari studenti.
Sembrerebbe che io stia esagerando,ma sfiderei chiunque a non pensarla come me dopo essere stata bocciata per ben due volte e non contenta ci stava provando anche con la terza. Ero entrata in aula sicura di m,anche se la mia palpebra sinistra non riusciva a celare il nervosismo che in realtà c'era dentro di me,infatti non smetteva di tremare .
Regnava un silenzio tombale,c'era chi leggeva ancora sul libro per ripetere le ultime cose,chi mordicchiava la penna come un coniglio con la carota e chi,ancora nell'angolo più nascosto, pregava in silenzio.
Mi sentivo un po' in pena per loro,perché essendo io una veterana riuscivo ad affrontare la questione in maniera più matura.
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Dottoranda In Amore
RomantikCOMPLETA...Goffa e solare, Chiara parte finalmente per quella vacanza tanto attesa e desiderata. Un viaggio che le riserverà sorprese inaspettate.