-𝑨𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆𝒔Parte 1 di 3
1. Comprendere l'accaduto
Jungkook non riusciva a comprendere cosa fosse successo l'altra sera con Taehyung. Si ricordava vagamente la voce profonda dell'argenteo, che preoccupato e disperato gli chiedeva di aprirsi con lui per farlo sfogare da tutta quella rabbia repressa.
Ecco qual era stato il problema: la rabbia.
Dopo che aveva chiuso la porta in faccia a Taehyung, non si era sentito in colpa. In quel momento risuonava solo il peso di non essere all'altezza nè per i suoi genitori, nè per il mondo. Un fallimento totale.
Ma il giorno dopo, oh se si era sentito colpevole. Non faceva altro che posarsi le mani sulle orecchie, come a impedire al rumore dei ricordi della sera prima, di fare breccia nel suo cuore.
Non voleva rispondere così a Taehyung, mai in una qualsiasi altra situazione lo avrebbe fatto. Ma il ragazzo era giunto in un momento precario tanto quanto le prime gocce di pioggia che stanno a prevedere un temporale. Selvaggio, furioso, freddo, come la tempesta che minacciava di cadere sul cuore di Jungkook dopo essersi reso conto di cosa aveva fatto.
Proprio per questo, si trovava sul suo letto, a gambe incrociate e con il computer acceso, cercando di scorgere un qualsiasi indizio su come chiedere scusa. Perché il moro, di come chiedere perdono, non ne aveva davvero idea.
Gli occhi scuri di Jungkook correvano veloci sulle nozioni impartite da Wikihow, disperato, in cerca di un consiglio, un aiuto, un qualcosa, che potesse permettergli di risistemare le cose fra lui e Taehyung.
2. Analizza i tuoi sentimenti confusi
A Jungkook quasi venne da ridere nel leggere il secondo punto della pagina web che aveva aperto. Era arrivato fin lì per capire come agire nei confronti dell'argenteo e l'unica cosa che era riuscito a fare, era stato fare ancora più confusione con sé stesso. Jungkook sentiva solo una cosa: un enorme peso gravargli sul petto, capace di togliergli l'ossigeno vitale e ridurlo in brandelli di stelle. Era ridotto uno straccio, specialmente perché era consapevole di aver ferito una delle persone a cui teneva di più.
Aveva ferito Taehyung, il suo invadente, rumoroso e dolce vicino di casa.
Come aveva potuto permetterlo? Cosa gli era saltato in testa l'altra sera? Perché non era riuscito a contenersi, come faceva la maggior parte delle volte?
Si ricordava solo di essere esploso, esattamente come un fuoco d'artificio sa fare e con la sua luce che sapeva solo di rabbia, aveva accecato prima i suoi genitori e poi anche Taehyung. Nonostante i primi si meritassero una reazione del genere, l'argenteo con solo la preoccupazione e la premura di farlo sentire meglio, si era ritrovato addosso parole velenose, sputate dall'impeto dell'ira, che ormai scuoteva non solo il corpo ma anche il cuore fragile d'amore di Jungkook.
Ho detto che voglio stare solo! Lasciami in pace!
Jungkook scosse la testa nel ricordare quelle parole, come se per magia potessero scomparire insieme al danno che avevano fatto.
3. Mettiti nei panni dell'altra persona
Il moro aveva vissuto abbastanza per sapere che mettiti nei panni dell'altra persona, non voleva propriamente dire indossare le camicie o le magliette di Taehyung, ma più che altro, era un silenzioso invito a calarsi nei pensieri e nella mente della persona in questione.
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𝘖𝘶𝘳 𝘓𝘢𝘴𝘵 𝘋𝘶𝘦𝘵 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌
FanfictionJeon Jungkook, prodigio indiscusso della matematica, e segnato da un passato traumatizzante e difficile, vive da solo rinchiuso nella sua bolla di solitudine. Affetto dalla sindrome di Asperger, preferisce l'isolamento alla caoticità della vita mond...