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-𝑨𝒍𝒑𝒉𝒂 𝑪𝒂𝒔𝒔𝒊𝒐𝒑𝒆𝒊𝒂𝒆


La verità è che mi piaci Jungkook.

Sai Jungkook? Mi piaci. Da morire.

Era ormai da due ore che Taehyung si stava ripetendo quei discorsi nella testa. Non riusciva davvero a farne a meno. I suoi sentimenti per Jungkook erano diventati così dirompenti da frastornarlo completamente, una forza burrascosa, invincibile, come le onde del mare nero in tempesta.

Un amore così fragile, come i petali di una rosa bianca, delicato e gentile come le mani costantemente fredde di Jungkook. Quando si era innamorato così profondamente di lui? Forse nel primo momento in cui lo aveva visto fuori dalla sua porta. Perso e smarrito, con quegli occhi grandi e impervi, disturbato dai suoni strazianti del suo violino. Taehyung aveva sempre pensato alla musica come uno strumento per unire le persone. Le melodie di vittoria, gli stralci di spartiti che cantavano il dolore lontano, note musicali che sapevano dell'aria torrida del deserto; la musica esisteva per quello. Per unire. Per celebrare.

Ma mai avrebbe pensato che dei suoni così maledettamente perversi e brutali avrebbero potuto fargli conoscere l'essere più puro sulla faccia della terra. Taehyung cantava la sua sofferenza e Jungkook era corso da lui. Il loro era un amore nato dal dolore.

- Taehyung, ehi. Ci sei? - domandò Seokjin, sventolandogli una mano di fronte al viso. L'argenteo si risvegliò, scuotendo la testa sovrappensiero.

- Sì. Ho solo un paio di cose per la testa - disse, avvicinandosi a suo fratello, il quale guardava Namjoon assorto mentre tatuava il profilo di una donna europea sulla coscia muscolosa di un uomo.

- Jungkook vero? Dovresti dirgli cosa provi per lui - ammise il viola, torturando con i denti il piercing al labbro.

- Ho paura. Non ho idea di quale possa essere la sua reazione. Io... non voglio perderlo Jin -

- Lo so fratellino. Ma meglio soffrire in silenzio e non darvi una speranza o aprire la bocca e avere paura di un rifiuto? Devi solo decidere per cosa stare male - Taehyung assimilò quelle parole, rimuginandosi sopra, rigirandosi gli anelli nelle dita abbronzate di sole.

- Penso di amarlo -

- Diglielo allora - rispose Namjoon, che a quanto pare era riuscito a captare stralci della loro conversazione.

- E se...- -

- Non esistono "se" in questa vita, non farti corrodere dal dubbio Taehyung. La paura è tempo perso, non sprecare tempo per la paura quando questa vita è così breve -

-

Jungkook era impegnato a guardare il suo amico, una testa rossa che sfrecciava sulle ruote a tutta velocità nel bel mezzo dello skate park del quartiere di Hongdae. Hoseok sembrava volare sullo skateboard, un turbine di energia e passione a bruciare nei suoi occhi scuri, non che il suo caratteristico sorriso che si apriva sulle labbra a cuore ogni qualvolta che posava i piedi sulla tavola.

Faceva fresco quel giorno, nonostante il sole avesse fatto capolino più e più volte da dietro le nuvole bianche e corpose. Hoseok sembrava essere sbucato fuori dal videoclip Trift Shop di Macklemore, pensò Jungkook. Il suo amico adorava quella canzone, tanto che dopo averla ascoltata insieme più e più volte avevano deciso di rivoltare tutti i negozi di seconda mano della città, per vivere un po' come i protagonisti dei film, dove nel toccare i vestiti che erano appartenuti ad altre persone, donava, anche solo per un secondo, quella sensazione di deja vu, così familiare e così estraniante. Indossava una bandana in spugna nera quel giorno, insieme a dei pantaloni chiari larghi, decisamente non della sua taglia. Ma era nel suo elemento, la più completa immersione della personalità di Hobi in ciò che più gli piaceva fare. Jungkook quasi lo invidiava. Lui sorrideva così tanto ogni qualvolta che risolveva degli enigmi o scriveva su carta bianca degli algoritmi? L'unica cosa che sapeva era che gli liberava la testa. Che i pensieri di Jungkook, così aspri e perentori, non gli davano un attimo per respirare aria pulita dalla paura che gli rivestiva il cuore. Era un fallimento per la sua famiglia, un pezzo da scartare, come un mobile rotto, inutile anima e uno spreco di spazio.

𝘖𝘶𝘳 𝘓𝘢𝘴𝘵 𝘋𝘶𝘦𝘵 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora