Doppio aggiornamento!
-𝑹𝒂𝒔𝒂𝒍𝒂𝒔Taehyung si sveglió di soprassalto.
Uno stupido incubo gli aveva fatto tremare il cuore, la disperazione che mano a mano dilagava nel suo corpo assopito.
Aveva sognato Bogum.
Gli capitava ancora qualche volta di sognare il suo ex ragazzo violento, mentre lo picchiava e lo sbatteva al muro senza ritegno. E si sarebbe accontentato di una scena del genere se non fosse, che quella volta, al posto suo c'era Jungkook.
Jungkook che subiva i pugni e i calci di quell'uomo vendicativo, la faccia piena di lividi, gli occhi che non riuscivano a stare aperti per le troppe lacrime.
Jungkook che chiedeva pietà, steso a terra, con le mani a proteggersi il volto tumefatto.
Era una scena orribile e a Taehyung quasi venne da vomitare.Jungkook giaceva al suo fianco, dormiente, con le mani strette al petto e le labbra leggermente schiuse. Dopo la serata al parco, erano rientrati nell'appartamento del violinista per consumare, per l'ennesima volta, il loro amore.
Jungkook era bello da togliere il fiato, come sempre.
Quasi non riusciva a concepire come l'amore che aveva provato in vita sua, avesse vestito così tante maschere diverse.
La maschera della vergogna e della violenza, che portava il nome di Bogum. Un amore che non era degno di essere chiamato tale, chè al posto delle carezze e dei baci, volavano i pugni e i tagli sulla schiena.Eppure era un sentimento viscerale di cui Taehyung non riusciva a farne a meno. Come se il cancro si fosse diffuso in tutto il suo corpo, lentamente, massacrante, che non gli dava più modo di respirare.
Protetto dalle gocce del cielo,
ma non da quelle dei tuoi occhi.
pieno di ferite, privo di cerotti.
fammi spazio sotto l'ombrello,
ho solo bisogno di vivere,
mostrami, ragazzo dell'ombrello,
mostrami che sai sorridereMa lui ci nuotava nell'agonia, nell'asfissia. Perché come tale non aveva ancora imparato a conoscere la bellezza e la genuinità dell'amore. Certo, ne aveva una mezza idea, che Baudelaire e Shakespeare gli avevano certamente insegnato qualcosa; ma lì rimanevano, poesie su carta, parole consunte dagli occhi di lettori di altre epoche.
Jungkook, paradossalmente, gli aveva insegnato il significato di tali poesie, lui, che le poesie le scriveva.
Taehyung si sporse il necessario per posare un dolce bacio sulla fronte di Jungkook, premendo la bocca sulla sua pelle bianca. Si alzó, diretto in cucina, con l'intento di prepararsi un doppio espresso. Aveva davvero bisogno di schiarirsi le idee.
- Buongiorno fratellino, dormito bene? - chiese Seokjin con un tazza in mano.
- Non troppo -
- Come mai? - Seokjin era perplesso.
- Un incubo, lascia perdere - rispose Taehyung stanco, una mano che correva per sistemarsi i capelli scuri.
- Che stai bevendo? -
- Tè al gelsomino - a quella risposta, Taehyung scoppió a ridere.
- Non pensavo nemmeno che tu sapessi cosa fosse il gelsomino Jin -
- Sempre a pensare che io sia il più stupido della famiglia! Ma lo stupido del villaggio ti salverà il culo - Taehyung lo interrogó con lo sguardo, non intuendo appieno le parole di quello svitato di suo fratello.
- Tae devo parlarti - pronunció il più grande, stranamente serio.
- Cosa succede? -
- Oggi andró a parlare con mamma e papà - il violinista, stupito, spalancó la bocca.
- Sei fuori di testa, ma perché? - chiese Taehyung, le sopracciglia aggrottate che manifestavano tutta la sua confusione.
- Non permetteró che la mia irresponsabilità ricada su te e Jungkook. Parleró con mamma e papà e li convinceró riguardo alla storia del matrimonio - spiegó il tatuatore sorseggiando il suo tè.
- Non cambieranno mai idea -
- E quindi che vuoi fare? Io dovevo sposarmi con Hwasa, non tu. Troveró un modo per fargli cambiare idea - replicó il viola a voce bassa, come a voler sottolineare maggiormente il concetto.
- Dovrei venire anche io, è un mio problema - marcó il ragazzo.
- Ho creato io questo casino. Me ne sono andato di casa senza pensare alle conseguenze -
- Non è comunque giusto Jin, dovrei esserci entrambi -
- Oh Taehyungie, lascia che il fratellone ti salvi per una volta -
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𝘖𝘶𝘳 𝘓𝘢𝘴𝘵 𝘋𝘶𝘦𝘵 || 𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌
FanficJeon Jungkook, prodigio indiscusso della matematica, e segnato da un passato traumatizzante e difficile, vive da solo rinchiuso nella sua bolla di solitudine. Affetto dalla sindrome di Asperger, preferisce l'isolamento alla caoticità della vita mond...