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Ad un tratto si sentí la chiave girare nella serratura e il piccolo Kookie si alzò dal divano e correndo, saltando e urlando, arrivò all'entrata di casa per accogliere il suo bel papà, che lo ricevette a braccia aperte. Perché a Kookie bastava il suo papà per essere felice.



-Come sta il mio piccolino?

-Bene, papá! - esclamò il piccolo.

-Mi fa molto piacere. Salve, Eumni. - salutò la ragazza.

-Ciao, Taehyung. Io devo andare, ti ho lasciato il pranzo pronto.

-Grazie, non dovevi scomodarti.

-Non è nessun disturbo. Bye, Kookie.

-Ciao, Noona! - salutò il più piccolo.






Eumni era sempre stata amica di Taehyung fin da tempi immemorabili. I due erano stati prima vicini di casa, poi compagni di scuola e alla fine diventarono migliori amici. Lei c'era sempre stata e lo aveva sempre ascoltato. Era stata la prima ad accettarlo come omosessuale e successivamente si era occupata di lui e delle sue "pene d'amore". Ora le faceva qualche favore di tanto in tanto.





-Com'è andata la giornata, Kookie?

-Bene, mi sono fatto un amico!

-Mi fa piacere che il mio piccolino stia facendo nuove ami- Cosa hai fatto al ginocchio?!?

-Sono caduto.

-Come? - Tae era un padre molto apprensivo.

-Sono inciampato e mi sono fatto male al ginocchio.

-Oh, il mio piccolo. - disse prendendolo in braccio.

-Però un signore gentile mi ha aiutato e...

-Un signore? Che signore?

-Era un signore alto e mi ha detto che anche a lui lo chiamano come me! Non è fantastico?

-Sì, tesoro. - rispose con un sorriso comprensivo. -Andiamo a mangiare, altrimenti di fredda.










Taehyung aveva avuto un vita difficile da portare avanti. Un giorno all'improvviso si era svegliato con i tipici segni di una gravidanza e, dopo un'accurata visita, scoprì che poteva dare alla luce. Un altro difetto da aggiungere alla sua lista di imperfezioni. Preso dal panico, scappò via e lasciò il suo ragazzo. Dopo quello, non si videro più e lui soffrì come un cane.


Successivamente arrivò la sua piccola benedizione e da quel momento in poi aveva avuto occhi solo per il suo piccolo fagottino d'amore. Con l'aiuto sei suoi genitori, aveva tirato avanti e ora vivevano in un piccolo monolocale. Con il suo salario, non poteva permettersi granché, ma nonostante questo avevano un tetto e un pasto, perciò bastava.


Quante volte avrebbe voluto dare di più al suo figliolo, ma purtroppo non poteva permetterselo. Giocattoli nuovi, zaini di ultima uscita e vestiti all'ultima moda non erano cose che loro vedevano, o meglio le vedevano ma da lontano.


Per fortuna, Kookie Junior era ancora piccolo per comprendere e non chiedeva molte cose. Lui voleva solo il suo papà con sé le 24 ore del giorno. E questo fortunatamente si poteva realizzare.

Super Kookie Junior - Kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora