22

2.3K 148 30
                                    

Dedicato a xkooktaey e fr3sh4vocad0

Nonna e nipote lasciarono i due ragazzi nella stanza e se ne andarono in cucina. Il castano si passò una mano sulla faccia in un intento di scacciare ogni segno di sonnolenza e poi si alzò dal letto. Jeon lo raggiunse e lo abbracciò fortissimo, ancora non credeva fosse possibile di averlo fra le sue braccia e in casa sua. Era come un salto nel passato, proprio all'inizio della loro relazione.







-Tanto è inutile che ci provi, sono molto arrabbiato con te. - inconsciamente fece un musino adorabile.

-Quanto sei tenero! - esclamò baciandolo. -Dai andiamo di là, sicuramente ci aspettano.







(...)








-Nonna, nonna, raccontami un'altra storia!

-Posso raccontarti la storia di quando i tuoi genitori erano solo dei ragazzini. La loro amicizia è sempre stata molto forte e ricordo di aver sempre dubitato un po' di questa amicizia. Ma alla fine, piccolo Kookie, siamo genitori ed esserlo vuol dire desiderare sempre la felicità dei propri figli. - disse la donna.

-Come quando papà lavora tanto e poi, anche se è stanco, gioca con me e dice: "voglio vederti felice sempre sempre"? - chiese il bambino imitando la voce profonda del castano.

-Sì, proprio così. - sorrise in direzione di Tae.

-Sai, tua nonna è una vecchia volpe e lo è sempre stata. - rispose il castano.

-Ma la nonna non è una volpe! - esclamò il bambino confuso. -E poi "vecchia" non si dice, papà, me lo hai insegnato tu!

-È un modo di dire, Kookie. - rispose Jungkook. -Vuol dire che nonna ha sempre saputo tante cose.

-Ci puoi giurare, figliolo. - rispose il nonno che era seduto sulla poltrona. -Tua madre ha sempre avuto quel sesto senso che non falliva mai. Persino quando tua sorella usciva, lei già sapeva dov'era e con chi fosse.

-È così, tesoro. - affermò la donna stringendo la mano del suo anziano marito.

-Ora che ci penso, dov'è finita tua sorella?

-Papà, è uscita. - disse Jungkook con uno sguardo che Taehyung non seppe bene come decifrare.

-Santa ragazza, sempre fuori. - disse l'anziano, facendo ridere il piccolo Kookie. -Rose, dobbiamo fare qualcosa!

-Certo, testone, lo faremo. - lo assecondò.

-Oh Taehyung, quando sei arrivato? - chiese l'uomo guardandolo.

-Non da molto. - sorrise Tae. -Come sta?

-Molto bene, grazie figliolo. Ora se mi vuoi scusare, devo andare in azienda. - disse guardandosi intorno.

-Papà, siediti. - disse Jungkook.

-Vorrei figliolo. - disse guardandolo. -Non ti preoccupare, quando papà torna, ti porterà una sorpresa!

-Va bene. - sospirò.

-Amore, aiutami a cercare la mia valigetta.

-Certo, tesoro. Ma prima prendiamo la pastiglia, su! - disse sua moglie, guidandolo verso la cucina.





Una volta usciti dalla cucina, Taehyung si avvicinò a Jungkook e prese il suo viso fra le mani. Quest'ultimo aveva un'espressione afflitta e riuscì a malapena a rivolgere un sorriso tirato al castano. Il bambino se ne stava seduto sul grande sofà, concentrato sui biscotti al cioccolato che gli aveva cortesemente offerto la sua nuova nonna e anche l'unica che avesse.





-Papà ha la demenza senile, o almeno questo ci hanno detto.

-Mi dispiace, Kook. - disse Tae.

-Non ricorda bene le cose ed è principalmente per questo che sono io a capo dell'azienda.

-Lui sta bene, Kook. È ancora lo stesso papà che ci copriva quando i miei mi cercavano. - disse Taehyung.

-Lo so, questo è il "lato positivo". - disse con un piccolo sorriso.

-Posso avere altri biscotti? - chiese il bambino con le guance gonfie e piene di briciole.

-KOOKIE JUNIOR!

-Papà Kook... - lo guardò con occhietti sognanti.

-Va bene, piccolo.

-JUNGKOOK!

-GRAZIE PAPÀ! - esclamò il bambino.

Super Kookie Junior - Kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora