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Jeon Jungkook era di nuovo in ritardo.
Quella mattina si era particolarmente prolungato sotto la doccia. Appena uscito si rese conto di essere parecchio in ritardo e perciò si diede una mossa. Tirò fuori la sua Hyundai nuova nuova dal garage e si diresse di tutta fretta verso quella che era stata prima l'agenzia di suo nonno e poi di passo quella di suo padre. Ora si trovava nelle sue mani, poiché suo padre si era ritirato per riposare un po' di più.




-Maledetto traffico! - esclamò irritato, colpendo il volante dell'auto.




Mise in vivavoce la chiamata che stava facendo alla sua secretaria e poi si guardò intorno, rendendosi conto che sulla sua sinistra c'era una asilo a tempo pieno con delle grafiche molto carine. Un ragazzo castano sui venticinque anni lasciava un bacio sulla fronte del bambino difronte a lui. Non potè vederlo in faccia, poiché era di spalle. Però vide il bambino gli si porgeva davanti e gli si faceva tremendamente familiare.




Dove lo aveva visto?
Certo! Era quel bambino che aveva aiutato al parco. Era successo solo due giorni fa e stranamente quel bambino gli era rimasto impresso. C'è da dire che Jungkook non è per niente una persona fisionomista, anzi dimenticava molto spesso le persone per quante ne vedeva al giorno!




-Capo? - la voce della sua segretaria lo distolse dai suoi pensieri.

-Haerim, sono imbottigliato nel traffico, perciò farò ritardo.

-Come se fosse una novità... - sussurrò la donna.

-Ti ho sentito! Ringrazia che sei una di famiglia, altrimenti ti avrei già cacciato! - disse.

-Ceeeerto. A dopo, Jungkook.






















Capitoli corti x scrittrici pigre.

Super Kookie Junior - Kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora