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Ad un tratto, la porta si apre e un "sono a casa" si fa sentire.

-Kookie...

Jungkook trova adorabile il faccino del castano mentre rimane a bocca aperta e impressionato dal fatto che lui si trova lì. In casa sua. Abbracciando suo figlio. Questa scena gli ricorda quando era piccolo. Suo padre tornava da lavoro e lui e sua sorella lo aspettavano sulla porta. Sua madre apriva e papà entrava abbracciando i suoi piccoli tesori, mentre mamma li guardava dalla porta.


-Cosa ci fai qui, Jungkook? Cosa ci fai con-

-Tae, sei arrivato. Lui è un amico di Kookie e ha insistito tanto a portarlo a casa. - spiega la ragazza mentre cerca la sua giacca. -Comunque io vado, ciao ciao!

-Ciao, Noona! - disse il bimbo, una volta staccatosi. -Ciao, papino!

-Ciao, tesoro. - disse Tae alzando Kookie.

-Papà, Hyung ha trovato il signor Pando!

-Sembra una bella notizia, tesoro. - disse. -Ora perché non vai in camera tua un attimo, mentre parlo con Jungkook?

-Va bene.

-È davvero tenero. - dice Jungkook, guardandolo salire.

-Sì. - Tae incrocia le braccia sul petto. -Ora sì, dimmi che ci fai in casa mia.

-Ho incontrato Kookie al parco e lui mi ha invitato a casa.

-Tutto qui? - dubita.

-Sì. Perché dovrei mentirti?

-Perché...

-Perché tu hai fatto lo stesso con me, vero?

-Scusami? Non so di cosa parli.



Taehyung cerca di allontanarsi, ma al contrario l'altro lo afferrò dal braccio e lo costrinse a retrocedere. Il castano abrí la bocca per replicare, ma la repentina vicinanza con il minore lo mise in agitazione. Il suo sguardo era duro e anche se non pretendeva di spaventare l'altro, lo faceva. Aveva quel non si sa che di intimidatorio. Forse era la sua corporatura ben fornita rispetto a quella di Taehyung. Ciò nonostante il castano cercò di liberarsi dalla sua presa, ma riuscì solo a mettersi all'angolo.





Fra materiale solido della porta dietro le sue spalle e il petto fornito di un Sixpack di Jeon Jungkook. Dire che la cosa non lo stava eccitando era dire una bugia, è questo Tae lo sapeva. Ma nonostante questo, doveva pensare che non erano più due adolescenti con gli ormoni per aria, né una coppietta e soprattutto che c'era il suo bambino nell'altra sala.





-Voglio la verità, Taehyung. - disse sulle labbra del menzionato. -Voglio sentirtelo dire.

-Cosa??!? Vuoi che ti dico che mio figlio è anche tuo? Sì, è tuo, ok? Sei felice ora- sbottò prima di essere interrotto.




Jungkook prese la nuca del castano e accorciò i pochi centimetri che li dividevano. L'altro ci mise un po' prima di corrispondere il bacio, ma quando lo fece, l'altro sorrise. Le loro labbra ballavano insieme una delle migliori sinfonie, i loro battiti accelerati per colpa dell'altro. Una sinfonia che aveva smesso di essere suonata così bene da troppo tempo. I due si erano ritrovati dopo tanto e di sicuro non si sarebbero lasciati adesso.










E fine.









No, dai, scherzo.








(...)









Qualcuno stava spiando!

Super Kookie Junior - Kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora