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Tanto Humor

-Papi, ho perso Pando! - esclamò il piccolo entrando in panico.

-Non ti preoccupare, tesoro. - cercava di tranquillizzarlo il maggiore.

-Papi. - piccole lacrime scendevano dai suoi occhietti. -Perché ce ne siamo andati? Io volevo restare ancora con Hyung!

-Kookie, sono cose da adulti. - accennò. -Riavrai il tuo pupazzo, ora vai in camera tua a cambiarti.






Il bambino si diresse verso la sua cameretta con un musino triste e resti di lacrime sulle sue guance. Nel frattempo, suo padre si lasciava cadere sul divano del suo appartamento. Era stanco per aver corso un bel po' prima di arrivare a casa sua. Inoltre era frustrato per l'improvvisa apparizione di Jungkook nelle loro vite e per lo strano legame che aveva già creato con il SUO bambino. Perché quel bambino era più suo che di Jeon.





(...)






Un altro giorno si affacciava sulla splendida Seoul e il nostro amato Jeon Jungkook si trovava già in azienda. Aveva delle occhiaie tremende e il suo aspetto non era certo dei migliori, ma, per la prima volta in vita sua, era arrivato in orario e non in ritardo come sempre.






-Oh, Gesù! - esclamò la sua secretaria Haerim entrando nel suo ufficio. -Che ti è successo?

-Lo dici perché sembra che mi sia passato sopra un treno? - chiese con sarcasmo.

-No, sono abituata alla tua faccia da culo.

-Haerim! Ricordato che sono il tuo capo.

-Quante arie, signor Jeon. - disse sorridente. -Lo dicevo perché sei arrivato in orario! - fece una faccia super sorpresa.

-Uff, ti odio.

-Non è vero. Sappiamo entrambi che mi ami. - disse, facendo l'occhiolino.

-Sinceramente, vado più per i cazzi.

-Purtroppo lo so, idiota. - sbuffa. -Piuttosto, dimmi chi ti ha ridotto in questo stato? - chiese con una faccia maliziosa.

-Chiudi la porta.

-Cosa? - spalancò gli occhi la ragazza. -SIGNOR JEON, NON MI FARÒ SBATT-

-Abbassa la voce, dannazione! - esclamò Jeon, tappandole la bocca.

-Dovevi vedere la tua faccia! - disse ridendo. -Comunque... Di che cosa parlavamo?

-Prima che tu ti mettessi a fare l'oca, ti stavo per dire qualcosa di serio. - disse, ruotando gli occhi.

-Uff, allora mi siedo! - si sedette di fronte a lui. -Ora sì! Sono tutta orecchi!

-Ricordi Taehyung?

-Come dimenticarlo? Piangevi per lui fino all'altro giorno!

-Beh, risulta che io abbia incontrato un bambino.

-Oddio, si è rincarato nel corpo di un bambino? Questa è pedofilia, amico. Però sappi che ti verrò a trovare in carcere come la buona amica che sono! - affermò con orgoglio.

-Come l'amica rincoglionita che sei! Come ti vengono in mente certe idee?!?

-Non lo so, credo sia un dono.

-Ricordami perché sono tuo amico...

-Ti eri fatto la pipí addosso dall'ansia il primo giorno di liceo e io ero l'unica che non ti ha preso per il culo-

-Basta basta, ho capito. - disse scuotendo la testa. -Comunque stavo dicendo... Ho visto questo bambino una settimana fa e diciamo che sentivo uno strano legame con lui. NON FARE COMMENTI!

-NON HO DETTO NIENTE! Ma vai al sodo.

-Bene. Risulta che lui è figlio di Taehyung.

-Troppo al sodo, torna indietro.

-Uff, hai capito. Il bambino è figlio di Taehyung. - disse con un sorriso ebete. -Ed è mio.

-Cosa?!?

-Sì, so che quel bambino è mio figlio. È il mio vivo ritratto! - esclamò con orgoglio.

-Anche se questa storia è strana, già mi immagino un piccolo Jeon. - disse ridendo. -Come si chiama il bambino? - chiese facendolo arrossire.

-S-si chiama Kookie Junior.

-NON CI CREDO!!!

-Abbassa la voce, maledetta isterica!

-L'ha chiamato come te! Non ci credo!

-Il problema è che quando ho capito che il bambino era mio, lui è scappato.

-Forse perché sei lento come la merda?

-HAERIM! No, non è per questo. - disse l'altro. -Al piccolo è caduto questo pupazzo. - disse mostrandoglielo.

-Devi restituirlo e così mettere Tae alle stette!

-Ma non so dove abita! - esclamò frustrato. -Però so il parco che frequenta Kookie!

-Bene, almeno hai qualcosa! Sono felice per te, Kook. So quanto ci tieni a Taehyung, perciò... Corri a prendertelo, tigre!

Super Kookie Junior - Kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora