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Qualcuno stava spiando!
E questo qualcuno ha nome, cognome e non precisamente un soprannome! Il piccolo Kookie era dietro lo stipite della porta che osservava i maggiori. Anche se non capiva bene quello che stavano facendo i due. Era simile a quando giocavano a un, due, tre, stella! a scuola. Ma...diverso!






Kook Hyung aveva messo suo padre al muro. Stavano forse giocando? Senza di lui? E poi il suo papà sembrava nervoso, lo sapeva perché quando è nervoso il suo papà fa sempre quello sguardo un po' intimorito e si morde le labbra tante volte. Il suo Hyung stava mettendo la lingua dentro la bocca del suo papà! Perché lo faceva? E SI STAVANO SCAMBIANDO LA SALIVA!!! IUGH! Che chifo!





-Eww. Che chifo!! - esclamò il bambino senza volere. -Ops! - disse quando si accorse che i due adulti lo stavano fissando.

-Ahahahahaha! - liberó una risata Jungkook, mentre si staccava da Tae.

-K-kookie. - disse Tae appena riprendendosi da un bacio non troppo inaspettato.

-A chi dice a me o a lui? - chiese con un sorriso di lato Kook, facendo arrossire ancora di più —se fosse possibile— il maggiore.

-Anche a te, papà ti chiama Kookie? - chiese il bambino con gli occhi luccicanti.

-Sì, non sai quante volte. - disse mantenendo il suo sorriso di lato, guadagnandosi una gomitata dal maggiore.

-Tesoro, vieni con me. Papà deve dirti una cosa.

-Andiamo, Kookie. - disse l'altro diventando serio.

-Sì. - rispose il bambino.





Taehyung si sedette sul divano insieme al piccolo Kookie e poi con occhietti timidi chiese anche al grande Kook di sedersi con loro. Quest'ultimo aveva capito che Tae voleva parlare di qualcosa di serio, perciò fece come gli venne chiesto.




-Ora, piccolo mio, voglio che tu ascolta una storia.

-Mi piacciono le storie! - disse con entusiasmo.

-Bene. Iniziamo. - disse guardando il ragazzo di fronte a lui.




>>C'era una volta,
Un ragazzino non molto bello e non troppo bravo a scuola che aveva tanti amici. I suoi genitori gli volevano tanto bene e i suoi amici pure. Insomma, la sua vita non spiccava sulle altre, ma era un bella vita. Era governata dalla pace e dalla tranquillità, ma mancava qualcosa in quella vita.

Poi un giorno, un bel ragazzo arrivò a scuola.
Aveva un faccino da bebé, era un po' esile e portava gli occhiali, si capiva che amava studiare. Era quella novità che doveva passare inosservata nella vita dell'altro ragazzo, ma non fu così.

Man mano che il tempo passava, quel ragazzino esile diventava sempre più bello e l'altro ragazzo si innamorò di lui. Non era sbagliato. Solo perché gli altri dicevano che non poteva piacere in lui, non vuol dire che il ragazzo gli ascoltò. Però, al contrario, ascoltò il suo cuore. Ed esso diceva che doveva andare da lui e fargli capire quanto importante fosse per lui.

Così gli si avvicinò conla scusa di dover studiare di più e i due divennero grandi amici. Ma alla fine le cose succedono per un motivo e proprio per questo quei due amici non potevano essere tali. Era un'amicizia che andava oltre quei limiti e quando se ne resero conto entrambi provavano qualcosa di più. Provavano amore. La forma più pura e più bella d'amore.

Peccato che ci fu un periodo in cui dovettero tenerlo nascosto agli occhi del mondo e fino a un certo punto lo rendeva anche bello sotto diversi punti di vista. Ma via via diventava sempre più pesante e più difficile da nascondere. Fino a quando i genitori del primo ragazzo lo scoprirono e decisero di cacciarlo di casa.

Ma alla fine dei conti quello sarebbe successo prima o poi, quindi non era un problema sostanzialmente. I due ragazzi continuarono ad amarsi e il loro amore fu così grande che si trasformò in un semino piccolo piccolo dentro la pancia del ragazzo. Però quest'ultimo si fece prendere dall'ansia e dalla preoccupazione è scappò via con il suo piccolo semino, senza dire niente a quel bel ragazzino esile... <<






Capitolo "lungo"
AMATEMI

Super Kookie Junior - Kookv Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora