Un pugnale. Una lama sottile che si fa spazio tra le mie carni all'altezza del cuore. E poi il metallo incontra il sofisticato muscolo cardiaco. Ne recide le arterie, ne squarcia i tessuti. E la vita smette di esistere. Il cadavere che stramazza al suolo alzando polvere mentre l'anima abbandona il corpo.
È come mi sento. Quel che provo nel vedere quegli... Esseri.
E la folla. Oh, la folla. La folla grida, ruggisce. Chi piange per gioia, chi per dolore, ma sinceramente mi chiedo: sanno loro cos'è il dolore?
Vogliono sangue, hanno scommesso sulla nostra vita, sanno che se non muoriamo in questa prova, potrebbe accadere nella successiva. C'è chi si arricchirà e chi perderà un patrimonio intero, ma io vorrei vedere loro di fronte ad una situazione simile. Però come la gestirebbero? Ma soprattutto, riuscirebbero a gestirla? Ho i miei seri dubbi.
E mentre la mia mente divaga, esondando in questioni che al momento sono superflue, un'altra freccia prende velocità spinta dalla forza di quello che spero sia solo un androide o cose simili. Questa volta, mi sfiora il capo, sento il suo fischio nel mio orecchio. La prossima mi centrerà in pieno la fronte se non decido sul da farsi.
È terribile, tremendo. Paura, autentico terrore mi percuote, mi fa sorgere mille domande, incita un violento mal di testa a massacrarmi.
Un colpo basso ma, visto dal punto di vista della strategia, abbastanza efficace. È come se avessimo messo davanti agli occhi della Snow suo nonno.
Un altro fischio. Come avevo previsto, mira alla testa, ma questa volta riesco a reagire. Mi scanso di lato quasi buttandomi su Mark.
"Alle armi! Mai stare fermi, sempre in movimento!" grida il ragazzo iniziando a correre come un forsennato verso le pareti laterali. Per un attimo, il terribile pensiero che il terreno sotto di lui possa cedere o esplodere mi divora. Guardo il cielo alla ricerca di numeri volanti che possano indicare quanto manca all'inizio della sfida vera e propria ma, con mio gran stupore, non vedo nulla eccetto il Sole dal bagliore quasi folgorante.
"Dai, Posy!" mi esorta ancora una volta Mark voltandosi per un secondo verso di me con sguardo disperato.
Mai stare fermi. Mai stare fermi. Mai stare fermi.
Continuo a ripetere questa frase all'infinito nella mente. Logico. Se sei in movimento, sei più difficile da prendere, ma varrà lo stesso principio per... quelli?
I piedi metallici, sfregati contro la pietra, emettono un rumore stridente, terribile, ma in diverse falcate riesco a raggiungere la parete dove armi di diverso genere sono esposte. Spade, pugnali, lance, asce... E un solo arco. Un solo arco argenteo con una faretra con circa una dozzina di frecce, non di più.
"Tu prendi l'arco." urla ancora sollevando una spada a due mani.
"E tu cosa farai?" chiedo a mia volta sollevando l'arma dalla parete e impugnandola con la mano sinistra e prendendo la faretra.
"Mi dispiace dover uccidere quelli che sembrano essere i miei futuri suoceri" risponde con un'espressione inorridita "Ma non c'è altro da fare." Mark mi sorride. Un sorriso dolce, quasi infantile. Un sorriso forse per rassicurarmi, non lo so. Fatto sta che si volta e inizia a correre all'impazzata verso la minaccia.
"Mark, no!" grido a mia volta, ma non serve a nulla. Il ruggito della folla è troppo forte e l'adrenalina deve avergli preso la mente. L'unica cosa che posso fare per aiutarlo prima che accada il peggio è mirare alla testa dell'androide con le sembianze da donna e lasciare il pennacchio. Il colpo va a segno. Katniss Everdeen cade a terra sbattendo nuca e schiena. Mark si ferma a metà arena assistendo all'accaduto. Si volta stupito verso di me perdendo di vista, però, l'altro mostro. Quest'ultimo con uno sguardo perso, senza sentimenti, senza anima, fissa per pochi secondi la donna a terra per poi rivolgere il viso verso Markus. Senza distogliere l'attenzione, il suo pugno destro si deforma, diventa enorme quasi quanto una testa. Chinando il capo verso sinistra e mantenendo uno sguardo maniacale, alza il braccio e lo punta verso il ragazzo del Distretto 11 come se fosse un fucile.
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𝐇𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐬-𝐋'𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐫𝐞𝐧𝐚
FanfictionSequel di "HUNGER GAMES-POSY MELLARK" Quando Posy Mellark e Markus Clare riescono a fuggire dell'arena dei 94esimi Hunger Games attraverso un passaggio frutto di un errore degli Strateghi, il paesaggio che si presenta loro è devastante e soprattutto...