25. Come risvegliare un puzzolente cagnone demoniaco

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Pre Scriptum: questo titolo fa molto Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, vero? XD
Anygay, ora vi lascio al capitolo...

• ~ •

Un'improvvisa zaffata d'aria fece arricciare il naso ai due ragazzi.
Fragranza di zolfo, acqua stagnante e putrefazione.

«Qualcuno qui usa Chanel N°666.»

Esclamò Lillian d'un tratto.

«Significa che siamo quasi arrivati.»

Replicò Svein e la ragazza non seppe se doverne essere felice o al contrario iniziare seriamente a preoccuparsi.

Certo, portarsi dietro Linn la stava sfinendo, ma messo a confronto con la prospettiva di ritrovarsi presto davanti qualche strano e pericoloso essere demoniaco... Insomma, se avesse potuto scegliere, avrebbe di gran lunga preferito continuare a camminare lungo quel corridoio scavato nella pietra in eterno.

Poco per volta il fiume di bava si fece sempre più largo, rendendo ancora più ardua l'avanzata dei due.

«Adesso pensi di potermi dire a cosa stiamo andando incontro esattamente?»

Chiese Lillian, stringendosi contro la parete di roccia per non rischiare di toccare del liquido.

«Ti do un indizio: si tratta di un tuo simile.»

«Zio Cerbero?»

«Non esattamente.»

«Allora, vediamo... È un ciupacapra?»

Svein le rivolse un occhiata di sbieco, puntandole contro la luce della torcia nel momento in cui lei scoppiò a ridere.

«Ok, dai, smettila, mi dispiace!»

Esclamò il licantropo voltando il capo dalla parte opposta e alzando una spalla per schermarsi, avendo entrambe le mani occupate a sorreggere Linn.
Ma solo pochi passi dopo...

«Quindi? Ho indovinato?»

«Certo che no! Quei cosi stanno solo in America, per fortuna...»

«Vero. E poi ammetto che sarei rimasta un po' delusa se alla fine avessi scoperto che abbiamo fatto tutta questa strada solo per chiedere a un ciupacapra di liberarti dalla tua frustrazione sessuale.»

Alla seconda occhiataccia -tra l'altro ancora più spaventosa della precedente-, la ragazza si voltò subito dalla parte opposta, prima ancora che lui indirizzasse la torcia verso il suo viso.

«Scusa, adesso la smetto, giuro! Però devi ammettere che sia più che comprensibile che il nome "ciupacapra" mi faccia venire qualche dubbio...»

Il satiro sbuffò, alzando lo sguardo al cielo.

«Comunque... Non sei davvero imparentata con loro, vero?»

«Ma che ne so. No, non credo c'entrino qualcosa con i licantropi.» Rispose lei con un'alzata di spalle. «Piuttosto, credo che siano parenti alla lontana dei vampiri. Ma tranquillo, non penso che Florian rappresenti un pericolo per te.»

«Perchè è astemio?»

«Perchè è già il chupatore ufficiale di Elias.»

Svein si strozzò con la sua stessa saliva, iniziando a tossire finchè non si fu liberato, facendo scoppiare la ragazza in una fragorosa risata.

«Ma come fai a uscirtene così quando a me viene da vomitare solo a sentirli nominare? Da questo devo forse dedurre che dopotutto sia vero lo stereotipo secondo cui i licantropi pensano solo a quello dalla mattina alla sera?»

How to Destroy HumanityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora