Capitolo 5|| Again.

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"Perché?" Chiede incuriosito Luca. Noi ragazze intanto ci siamo sedute su degli scaline dell' entrata di una casa a caso. Non so neanche che cazzo ci facciamo noi qui.

"Dai vieni e basta, dobbiamo chiederti di una cosa." Continua a parlare Matteo con quel sorriso.

"Uhmm... che cosa?" Domanda balbettando e chiudendo la porta dietro di se. Si sentono le sue scarpe che ticchettano sulle pietre e questa cosa fa saltare i nervi. A tutti.

"Della tua prima volta." Continua a parlare come se non avesse detto niente di che e io quasi mi soffoco con il respiro. Cioè, io non l'ho mai fatto, pensa lui.

Non che tu sia messa troppo bene comunque.

Ovviamente lui si vede dalla sua espressione che è imarazzato e balbetta una cosa del tipo "i-io no-non l'ho-o mai-i fat-t-o." Tutti sorridono soddisfatti e so che lo prenderanno in giro a vita. Perché io sono qua? Beh, preferivo obbligo o verità.

"Ohh, immaginavo, solo gli sfigati non hanno mai fatto sesso alla nostra età dai." Afferma Ostuni e mi sento soffocare. Mi sento come se stessi sprofondando in un buco nero, infatti cerco di farmi più piccola possibile. Non mi piace parlare di sesso e quant'altro, e sentirmi giudicata così mi fa sentire invisibile. Non ho ancora avuto occasioni, ma a loro non frega in realtà. Anche se solitamente me ne sbatto altamente di ciò che pensano loro come gruppetto di persone, sentirselo dire così in faccia fa un certo che. Sono davvero una sfigata?

Probabilmente.

Senti subconscio, tu sei me, quindi anche tu sei sfigato.

Si, ma se mi ascoltassi a volte, magari ora non lo saresti.

Oh, andiamo. Gia ho mia mamma, poi c'è Ostuni, adesso ti metti anche tu? Mi prendi in giro?

"Ti muovi?" Mi richiama alla realtà la puttanella. Che? Cosa è successo? Annuisco e comincio a camminare dietro a tutti.

"Hey, Beatrice, tua mamma è via stanotte giusto?" Mi chiede Alice, la fidanzata di Davide. Annuisco e riprende a parlare. "Bene, allora penso che dormirò da te. Va bene giusto?"

Prima di rispondere parla anche Mel. "Resto anch'io. Chi di voi resta?" Domanda al resto di gente. Restano tutti. Grandioso. Yuppie-yay.

Potresti provare la tua prima volta eheheh.

Oh, fantastico.

"Si ma ragazzi, fate piano eh." Li avverto e ridiamo assieme. Anche se mi stanno antipatici perché giudicano tutti perché non sono alla loro altezza, man mano che comincio a conoscerli diventa sempre più facile riuscire a parlarci. Non pensavo mi sarei mai sentita con loro così. Così spensierata, libera, che ridiamo assieme come se fossimo drogati, pensavo che queste cose succedono solo nei film, e ora capisco perché piace stare con il loro gruppo. Penso per questo. E per il fatto che ti facciano andare fuori dagli schemi.

I tuoi molto ristretti come schemi.

Sono sempre stata un po' sfigata, non una secchiona ma una che voleva andare bene a scuola e non fare errori.

"Ehi." Mi richiama Mel. Cos'è che oggi penso così tanto?

"Hey." Le rispondo scuotendo la testa per togliermi tutti quei pensieri.

"Come st...?"

"Dimmi." La interrompo andando al punto. Ha sicuramente qualcosa da dirmi sennò sarebbe rimasta con Matteo.

"Come stai, cioè com'è andata? Stare tutto il pomeriggio con Loren.." Poverina, quasi mi dispiace interromperla. In fondo ci sta provando.

"Bene. Te?" La interrompo. Di nuovo.

"Bene, Matteo mi ha chiesto di vederci ancora domani pomeriggio e di portare anche te." Se avessi dell'acqua la sputerei a mo' di fontana.

"Che?" No.

"Si. Fatti trovare pronta alle 5, vengono a prenderti in macchina." Oh. Ma sanno dove abito? Ah, si Ostuni.

"E se non volessi?" Le chiedo. Non so se domani avrò voglia di sopportarli per tutta la giornata. Di nuovo. Anche se mi ci trovo quasi bene.

"Tu vuoi." Conclude e va via. Amica del cazzo. Ma forse ha ragione, oggi non è stato così male quanto pensavo.

Hope || Lorenzo Ostuni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora