Capitolo 26 || We stay together.

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"No! Non puoi offendere una persona così! Ma come fai?" Sconvolta mi rivolgo al tizio qui davanti a me.

"Ma-" Prova a parlare ma lo interrompo.

"Come, spiegami come puoi dirmi una cosa del genere." Chiudo gli occhi e inspiro. Sto dando di matto. "Spiegami come fa a non piacerti la panna sulla cioccolata calda." Non è possibile. Non è fottutamente possibile. Sono scioccata. Sconvolta. Ora piango. Scherzo, no.

"Non lo so è solo ch-" Lo interrompo per la dodicesima volta.

"Ora tu la mangi, non mi interessa, te la faccio mangiare di forza." Lo intimo. Menomale siamo a casa mia e non più alla pista di pattinaggio.

"Mmh... okay. A una condizione però." Mi ricatta. Fottuto bastardo.

"Spara." Dico rassegnata.

"Che sia tu ad imboccarmi e senza usare le posate." Oh, capisco dove vuole arrivare il bastardo. E invece no tesoro.

Raccolgo un po' di panna che c'è sulla mia tazza col dito e lo imbocco. Eheheh. Lui si imbroncia e io sorrido trionfante.

"Non intendevo questo." Mi guarda male e io gli spigo il dito tra le labbra e finalmente lui la mangia. In realtà, più che altro, mi succhia il dito in modo provocante e io ritiro il dito, arrossata. "Ma potrebbe anche andare bene." Soffia sul mio dito.

"Coglione." Ritiro la mano e prendo un cucchiaino, per me però. Mangio un po' di panna in maniera provocante dato che continua a fissarmi.

"Oh, non farlo." Dice quando ne prendo un altro po'.

"Fare cosa?" Chiedo falsamente innocente.

"Questo." Gesticola con la mano verso la mia faccia.

"Nessuno me lo proibisce." Mangio quel po' sul cucchiaino.

"Ti potrei prendere, li, su quel tavolo." Avvicina la sua faccia alla mia.

"Sarebbe una minaccia?" Domando.

"Non proprio."  Ci riflette un secondo su. E anche se l'idea mi attira, ora proprio no, ho troppo male alle gambe.

"Senti, due volte in un giorno no okay? Okay." Mi rispondo da sola perché sono deficente.

"Senti posso farti una domanda seria?" Chiede di punto in bianco quando finisco la cioccolata.

"Mmh mh." Annuisco pulendomi la bocca.

"Ma noi due stiamo insieme ora?" Rimango perplessa. Mi pareva ovvio. No?

"No." Mento con programmato un buon fine mentre lui rimane sconvolto. "Non me l'hai ancora chiesto."

"Oh." Si alza e fa alzare anche me. Mi bacia prendendomi per le gambe con le mani per poi camminare verso non so dove. Approfondisce il bacio  e mi appoggia sul tavolo menzionato prima. Si stacca da me e mi fissa aspettandosi qualcosa da parte mia.

"Beatrice Bianchi, vorresti essere la mia ragazza?" Domanda ansioso aspettando un qualche segno di vita da parte mia.

Suonano al campanello in quel momento e, svogliatamente scendo, lasciando Lorenzo lì ancora in cerca di una risposta mentre mi ritrovo Meli alla porta. Mh.

"Meli!" La abbraccio forte e poi la lascio andare.

"Spero di non aver interrotto qualcosa." Si accorge ora di Lorenzo mentre quest'ultimo raggiunge il mio fianco.

"Lo hai fatto in verità." Brontola contrariato lui.

"Penso che me ne farò una ragione." Risponde lei facendo spallucce.

"Ho una cosa da dirti molto importante." Le dico contenta. Sento Lorenzo spostarsi ed andare per lasciarci da sole ma lo prendo per un polso, fermandolo.

"Cosa cosa cosa?" Domanda lei ormai incuriosita.

"Bhe, noi due stiamo assieme." Dico dando una risposta a loro due mentre rimangono scioccata e felice. E io felice, di più.

SI, è un capitolo corto.

SI, non volevo lascirvi senza capitolo perché

SI, domani parto per Budapest.

BUDAPEST HIHIHI.

Starò via 4 giorni fino alle 11 del 5 marzo, quindi non cercatemi o varie robe, se non vi rispondo non è che improvvisamente mi state tutti sul cazzo eh. Anzi. V.v.b.

Volteggio

Violentemente

Bstupendamente.

SI, ha senso non dite il contrario.

Ah, voi siete pazzi. In due fottutissimi giorni +99 notifiche su wattpad. Siete matte. Ma vi amo.

Eh.

Ciao.

P.S. scusate se non c'è la foto ma devo preparare la valigia e di foto non ne ho, la aggiungerò a breve spero.

Hope || Lorenzo Ostuni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora