Capitolo 24|| Flight of steps.

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"Entri un secondo?" Mi chiede Lorenzo indicando la stanza che avevo precedentemente aperto e annuisco senza pensarci.

Mi dimentico della tazza di tè che ho in mano e quando mi siedo sul letto me ne si rovescia metà sulla maglietta. Mi guarda e si alza per cercare qualcosa.

"Tieni." Mi lancia una maglietta bianca a maniche corte, mi sta grande, ma non così tanto. Mi tolgo la maglietta dimenticando momentaneamente dello sguardo di Lorenzo e mi infilo l'altra. Che buon profumo.

"Dimmi." Dico mentre controllo se ho bagnato il letto. Fortunatamente no, ma il pavimento si.

"Uh, no niente." Si alza dalla piccola poltroncina e cammina verso la porta. Prima mi chiede di entrare e poi vuole andare via. Bah.

"Mi avrai chiesto di venire qui per una ragione no?" Domando alzandomi e poggiando una mano sulla sua spalla.

"Non ora." Dice pressando le labbra assieme e stringendoni denti.

"Dimmelo." Lo obbligo.

"No." Si sta incominciando a scaldare.

"Daii." Lo constringo tirando un po' il suo braccio come una bambina capricciosa.

"Non voglio altri fottuti problemi! Dio proprio non capisci?" Urla mentre io mi allontano di qualche passo.

"Capire cosa? Lorenzo?" Chiedo non capendo più niente.

La parte di te che non è il tuo subconscio, è stupida.

"Dimmi che mi stai prendendo in giro. Davvero, come fai a non vederlo?" Continua ad urlarmi mentre si avvicina leggermente.

"Vedere cosa?" Alzo la voce anche io.

"Che mi piaci porca puttana. Sto con te più tempo di quanto ne stia con i miei amici ultimamente. Dimmi che non noti che trovo ogni fottuta scusa per baciarti, per sentire le tue labbra morbide sulle mie, o come non noti il mio sguardo quando ti ammiro, o quando cerco di starti vicino come amico. Dimmi che non noti la felicità che mi dai quando scherzi con me, o come la tua risata è il rimbombo del mio cuore. Dimmi come non noti il fatto che tutto ci collega. Dimmi come non noti che quando ci baciamo tutto sparisce. Dimmi come non noti che il battito del mio cuore che accellera quando sto con te. Dimmelo, davvero, non so più che fare. Essere tuo amico mi distrugge e mi allarga il cuore contemporaneamente. Non ce la faccio più. Io voglio di più. Ho cercato in tutti i modi di non dirtelo ma proprio non ce la faccio. Non riesco ad esserti solo amico quando vorrei che tu fossi mia." Finisce il suo discorso con una voce dolce che mi scalda il cuore. Non me lo aspettavo. Sono scioccata dalla sua confessione e non so cosa pensare, è tutto così confuso. Così, per risposta, e perché è l'unica cosa che mi viene in mente di fare ora, lo prendo, spingendolo improvvisamente sul letto e baciandolo. Si rilassa sotto il mio tocco e ora, solo ora, mi accorgo che ha ragione. Tutto sparisce e l'unica cosa che voglio sono le sue labbra sulle mie fino alla morte.

Sono davvero stupida.

Hai ragione subconscio.

Wow.

Wow.

Staccandoci, finisco sul lato del letto affianco a lui, con le labbra gonfie e il respiro affannato. Non sappiamo chi deve parlare per primo, quindi restiamo zitti.

"Allora." Comincia ma non finisce.

"Si bhe hai ragione. Non lo avevo notato cioè wow. Che merda che sono con i discorsi ugh." Mi lamento coprendomi la faccia con le mani e nascondendomi sul suo petto.

"Sai neanche io sono bravo con i discorsi ma semplicemente questo è quello che penso costantemente da un paio di mesi quindi mi è riuscito piuttosto facile." Ridacchia e lo guardo negli occhi dal basso.

"Io semplicemente non penso." Rido.

"Perché non pensi?" Chiede curioso.

"Boh forse ho solo paura dei miei pensieri." Faccio spallucce appoggiando la guancia al suo petto e sentendo il dolce e costante ritmo del suo cuore.

Sai, anche lui vive.

Zittati tu ora.

"Di cosa hai paura?" Domanda mettendo una mano a massaggiarmi leggermente i capelli.

"Penso che sia come una scalinata. Più avanti vai più cresci, ma diventa sempre più ripida, per questo non ho molte...esperienze sai, sono vergine. Ho paura di non essererlo più. Non si può tornare indietro, è come se tutta questa scalinata dietro a te crollasse e se tu provi soltanto a fare un passo indietro cadi in un qualcosa senza fine, cioè il rimorso." Sorrido timida realizzando che penso questo da quando ho 11 anni.

"Wow. Hai effettivamente ragione. Ma anche se dopo averla persa vorresti tornare indietro, non ti cambierebbe. Incontrerai comunque la persona giusta per te e anche se non potrà prenderti per primo, sarai sua. Cambia da fare sesso e fare l'amore." Sorride con una nota di malinconia.

Non pensavo pensasse così.

"Si ma io voglio essere sicura. Voglio ritrovarmelo nel letto la mattina seguente, magari abbracciati, e pensando a ciò che abbiamo fatto senza il rimorso." Spiego gesticolando.

Sono una merda.

"Sei quindi per il sesso dopo il matrimonio?" Chiede fermando i suoi leggeri movimenti sulla mia nuca. Uff.

"No beh forse. Ma non so ho paura." Confesso.

"Di che?" Rincomincia i massaggi. Frrrr.

Sei ufficialmente un gatto ora.

"Di inciampare e cadere." Annuso il profumo della sua maglietta.

"E se io ti tenessi la mano?" Domanda la cosa più dolce che qualcuno mi abbia mai chiesto.

"Cadresti con me."

"Ci rialzeremo assieme." Mi prende la mano incrociando le nostre dita.

Poggio il mento sul suo petto pensandoci un secondo su. "Sai, allora non ho più paura." Confesso alla fine.

FRRR. Mi ispirava. Non lamentatevi perché dovevo studiare storia ma non l'ho fatto.

AMATEMI.

Comunque, domandina: le parti hot le volete descritte o no? (Penso di sapere già la risposta.)

Rega, ho trovato la canzone del trailer di 50 sfumature di grigio e bho io la amo.

Ciao, spero di finire presto questa cosetta qui, ciao.

Hope || Lorenzo Ostuni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora