Sono le 22 e qualcosa. Alla fine sono arrivati tutti i suoi amici e Mel più la fidanzata di Davide che si chiama Alessia ed è una tipa molto dolce.
Potresti imparare un po' lei magari.
No testa di cazzo.
Sempre raff-
"Beatrice, obbligo o verità?" Chiede Alessia interrompendomi dai miei pensieri. Da quando abbiamo cominciato a giocare a sta roba? Odio sto gioco uff. Tanto ti chiedono tutti cose sconcie o non appropriate diciamo, per questo non mi piace. Però potrei dare una possibilità a lei.
"Mmh, verità." Fa che non sia qualcosa di sconcio, fa che non sia qualcosa di sconcio, fa che no-
"È vero che il tuo primo bacio è stato con Jacopo?" Quasi mi strozzo con la mia saliva a quel nome. Era bello ma fin da piccola ho deciso che non volevo averne a che fare. Comunque non mi è andata così male come domanda.
"No, no." Faccio una faccia schifata.
"E allora con chi?" Mi chiede ancora.
Ehm, coff coff.
"Solo una domanda." Dico con un po' in ansia e in imbarazzo.
"Non vuoi dirlo perché non hai mai dato il primo bacio, povera." Mi prende per il culo Matteo, che fa una faccia strafottente.
Ostuni ridacchia. "Oh no fidati, bacia bene." E a quel commento divento rossa. Vorrei essere un fenicottero, almeno mi pare. Che sotterra la faccia sotto terra. Secondo me fa male. Però sarebbe sicuramente meno imbarazzante.
Tutti mi guardano stupiti, mentre lui mi guarda divertito.
Fottiti.
"Amico, non ti pensavo da uno con lei." Scherzano.
"Non so Matt, chi lo sa com'è a letto."
No ma tranquilli, non sono davanti a voi, no.
Sbuffo mentre la faccia si colora di rosso e riprendono a giocare. Devo fare la domanda io, ma dato che non sono stata attenta non so a chi farla. Bene.
"Ehm... continuate voi, vado in bagno." Scappo al problema.
LORENZO'S POV.
Se solo sapesse che l'ho detto solo per prenderla in giro e non sul serio.
Dopo che si è alzata per andare in bagno, sicuramente per scappare da noi disagiati, il gioco non è più continuato. La stiamo aspettando perché tocca a lei, e noi sappiamo che non stava seguendo il gioco e vogliamo rifacciarglielo. Muahahahaha no.
"Vado a vedere dove si è cacciata." Dice Mel. Volevo andare io. Ma il campanello suona e la fortuna mi assiste. Mel cambia strada e va ad aprire mentre le dico che vado io da Bianchi.
La trovo dall'altra parte del bagno seduta mentre piange. Ma cosa? Prima sembrava così tranquilla. Ha i gomiti appoggiati alle ginocchia tirate al petto e le mani che le coprono la faccia.
Mi siedo vicino a lei e le circondo il corpo con le mie lunghe braccia. Lei cerca di liberarsi senza riuscirsi.
Almeno questo oh.
Alla fine lascia perdere ma non cerca conforto in me, cerca di stare solo lontana da me, per il poco spazio.
Stiamo così fino a che non si asciuga con i polsi le lacrime, ma si accorge dopo di non avere il maglione. Infatti si guarda i polsi per la conferma che quelle sono le sue braccia. Glieli prendo e li asciugo con il mio di maglione.
Mi guarda in cerca di risposte prima di chiedermelo con voce roca. "Ma stai scherzando o fai sul serio?"
"Cosa?" Chiedo interrogativo. Lei si sistema un po più dritta prima di guardarmi male.
"Davvero? Cioè, prima entri in casa mia come niente fosse poi praticamente dici che sono una delle puttane che va con te, ti chiedi come sono a letto e poi vieni qui e fai tutto il tenero venendo qui e ad asciugarrmi le lacrime. Sai cosa? Piangevo per te. Forse pensavi che baciandomi un po' di volte sarei stata la tua prossima preda che poi avresti potuto lasciare li, ma non sono come quelle che muoiono solo per te o per i tuoi amici. Si, perché io voglio qualcuno di cui innamorarmi prima di farlo per la prima volta, che poi rimanga la mattina e che mi sussurri sull' orecchio un 'ti amo' che mi farà svolazzare le farfalle per la centocinquantesima volta. Ed è per questo che ti conviene rinunciare dal principio." Dice tutto ad un fiato.
Wow.
Se solo sapesse. Perché sono un coglione? Perché non gliel'ho già detto? Per la paura di non essere ricambiato. È per questo che sono proprio andato a puttane nel vero senso della parola.
Non posso credere di essere stato un essere così... così e basta. Vorrei schiaffeggiarmi ma mi prenderebbe per matto.
"Puoi schiaffeggiarmi?" Le chiedo sorridendo timido. Spero si sfoghi un po' così. Infatti non ci pensa due volte e mi da una sberla sulla guancia sinistra.
"Grazie. Senti so che ti sembrerà assurdo, ma che ne dici se non fosse successo mai niente e che noi non ci conoscessimo? Credici o no, vorrei essere tuo amico. Quindi, piacere Lorenzo Ostuni." Le dico tutto d'un tratto e le porgo la mano.
Si, amici.
Lei mi guarda sorridendo leggermente mentre si mordicchia il labbro inferiore. Madonna quanto mi sto trattenendo per non farlo io, non lo può sapere.
Poi mi sorride ampiamente "Beatrice Bianchi." E mi stringe la mano mentre anche il mio sorriso si fa sempre più ampio.
MA STAI SCHE O FAI SULS?
Non so il perché, ma le mie amiche continuano a ripetermi sta frase, quindi io rompo le ovai a voi MUHAHAHAHA okay no, portatemi in manicomio.
Anzi no, scherzavo. Ho letto Psychotic (mi pare si scriva così) ed oltre ad avere paura dei manicomi e degli agenti-stupratori ma è una storia bella, coinvolgente, tipo rapporti a distanza vicini, e poi, fanno sesso nell'ultimo capitolo eheheh. Per quanto mi sia piaciuto, non voglio leggere il sequel.
Comunque mi dispiace per avervi fatto aspettare ma la mia scuola è abbastanza difficile.
Poi vi devo ringraziare per tutte le visualizzazioni e per i like, che aumentano ogni volta di più. Siete fantastiche, davvero.
GIOCHINO: che scuola fate? E di dove siete? (Se volete ditemi pure il nome della scuola, così poi vi stalkereró, vi troverò, vi abbraccieró e balletemo tutti assieme la macarena okay? Lol.)
Io vado a un tecnico grafico e sono di un paesino sperduto vicino a Venezia.
Vi amooooo.
Ciao.
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Hope || Lorenzo Ostuni
Fanfiction"Ma se io non ho il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, l'azzurro, l'indaco e il violetto, posso disegnare un arcobaleno?" [Dal capitolo 19] --- E se il nostro amato Favij si trasformasse in Lorenzo Ostuni? Che carattere avrebbe? Sarebbe il ra...