Capitolo 6|| Mall.

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Sono le 4 e non so che cazzo mettermi.

La finezza fatta in persona insomma.

Sicuramente più gentile di te.

Sono in piedi davanti all'armadio da 15 minuti e non ho ancora incontrato soluzioni accettabili. Cosa dovrei mettermi? Oh andiamo, da quando penso a come vestirmi? Forse perché è il gruppo delle persone 'popolari'? Forse perché sono belli e non voglio mostrarmi indecente, per quanto non io lo sia già, confronto a loro.

"Pronto?" Decido di chiamare Mel per del supporto.

"Dimmi che succede?" Chiede preoccupata. Di solito non la chiamo per ste cagate.

Sempre fine la ragazza.

"Niente, volevo solo chiederti... ehm, come mi posso vestire?" Chiedo imbarazzata e sento la mia migliore amica al di là del telefono star ridendo. Mi unisco anch'io dato che mi sembra una cosa da deficienti.

"Oh, okay dai aspetta vengo da te e mi trucco li okay?" Mette giù prima che possa rispondere.

Insomma, fantastico.

Dopo 5 minuti Mel appare alla porta e ci dirigiamo di sopra. Mi consiglia dei jeans neri aderentissimi con una canotta abbinata a una camicia di jeans.

Scomodi.

Si sta scomodi.

Fottutamente tanto scomodi.

Mi porta in bagno per mettermi l'eyeliner e il mascara. Suonano alla porta. Oh, cristo. Sono già le 5? Questa canotta mi da un fastidio tremendo.

Mel va ad aprire e io mi precipito in camera mia a cercare qualcosa di meglio da indossare. Prendo una maglietta e una felpa larga. La comodità.

Quando incomincio a togliermi la canotta, si spalanca la porta rivelando Ostuni. Per un momento mi squadra e poi si mette a ridere.

"Non pensavo di vivere così tanto per vederti con quella roba." Dice attraverso le risate.

"Se lo racconti a qualcuno morirai presto." Dico e cerco di togliermi la canotta, quando realizzo che lui è lì. Che mi fissa. Devo restare in reggiseno davanti a lui? Oh, no.

"Va via." Gli ordino.

"Andiamo, ti ho gia vista senza maglietta." Dice tutto sorridente. Fanculo.

"Ragazzi muovete il culo." Urlano da sotto.

Così mi tocca spogliarmi de mettermi la felpa con lui che mi fissa e squadra. Ma fatti i cazzi tuoi. Andando verso la porta vengo fermata dalla sua mano che si appoggia sul mio fianco. Incomincia a mordicchiarmi il collo fino ad arrivare al lobo. Brividi. Tanti brividi. Troppi. Più di quanto il mio orgoglio voglia ammettere.

"Eri così bella senza maglia." Afferma e mi allontano da lui. Però se ci penso un po' posso dire che è un complimento. Non me lo aspettavo.

Quando arrivo giù Meli mi guarda malissimo per essermi cambiata e sospiro dopo aver scoperto che oggi andremo al centro commerciale.

Maschi e centro commerciale in una frase non suonano bene.

Mel mi ha spiegato che ha vinto una scommessa, quindi ha deciso di portarci al centro commerciale. Bene, devo comprarmi qualche cosa. Tipo felpe. Le mie adorate felpe. Nere.

I ragazzi ovviamente si annoiano a stare con noi e cosa fanno?

Vi stuprano.

No, ci danno fastidio. Entrano nei camerini quando siamo praticamente nude e a volte stavano pure dentro con noi, ci prendevano i vestiti, ma la cosa che mi ha sorpreso di più è stato circa un'ora fa, a Pull and Bear.

Siamo entrate nei camerini di Pull and Bear con abbastanza tanti vestiti da provarci. La prima felpa non mi piace quindi la scarto subito.

Togliendomi quella felpa, la maglietta che ci si era appiccicata, si è tolta insieme alla felpa. Maledetta.

Devo provarmi questi jeans che Mel dice che sarebbero 'favolosi' addosso a me, quindi comincio a togliermi anche gli aderentissimi jeans neri.

Ostuni apre la porta tutto d'un tratto e io lancio un gridolino. Vorrei sia urlare per digli di chiudere la porta perché, sai sono nuda ma mi trattengo. Mi guarda soddisfatto e si poggia contro il muro, al mio lato, lasciando la porta aperta.

Un ragazzo passa di li e sembra fermarsi per guardarmi ma Ostuni si mette davanti a me in un nano secondo, coprendomi il corpo praticamente nudo e mi bacia.

Mi sta baciando.

Sento che toglie una delle mani dalla mia vita per portarla alla maniglia della porta e chiuderla. Mi mette le mani sui fianchi, mi spinge contro lo specchio e approfindisce il bacio. Sento la vaga protesta dello specchio alla quale non bado. Mi chiede l'accesso e glielo permetto. In un secondo la sua lingua sta giocando con la mia, mi sta facendo scaldare anche se ho il contatto della mia schiena con lo specchio mi fa ghiacciare. Porta le mani sul mio culo e mi palpa leggermente. Che schifo. Mi spinge ancora di più con i fianchi, facendomi sentire la sua erezione contro di me. Faccio questo effetto? Ah. Dopo alcuni minuti ci stacchiamo ansimanti e lui va via. Come se mi avesse usata. Ma perché lo ha fatto? Devo parlargli assolutamente.

Stiamo camminando per andare a mangiare al Mc, si sono fatte le 7 e mezza. Cerco sempre un momento per restare da sola con Ostuni, ma non ce la faccio mai.

"Mel, potresti farmi un favore?" Rinuncio chiedendo alla mia amica aiuto.

"Certo, spara." Mi assicura.

"Bhe" imbarazzante "potresti far in modo che io e Ostuni restassimo da soli?" Chiedo ballettando. Non pensavo lo avrei mai voluto. Mel mi guarda torva e le dico con il labbiale 'ti spiego dopo'.

Mel come promesso fa in modo di lasciarci soli al tavolo. Amo la mia migliore amica.

"Ehi." Richiamo il ragazzo affianco a me che sembra avvolto nei suoi pensieri sventolandogli una mano davanti.

Scuote leggermente la testa e mi rivela un sorrisino. Sembra così rilassato. Mi guarda come se volesse dirmi 'vai avanti'.

"Volevo chiederti di prima quando mi hai, bhe... baciato." Dico e si acciglia un pochino.

"Niente. C'era un tizio che ti fissava, tu eri in mutande e reggiseno, hai un fisico da spogliarellista e ti guarderebbe chiunque, quindi ti ho baciato, niente di più." Afferma e mi sorprendo un po' per le sue parole. In un parte mi fanno male perché non era niente di ché, ma da un altro lato sono complimenti? Sembrano.

"E perché dopo te ne sei andato via subito?" Domando e alza gli occhi al cielo.

"Ti facevo una da meno domande. Comunque sono andato via perché non pensassi che era nato qualcosa. L'ho fatto per, come dire, proteggerti e basta." Basta. Sottolinea questa parola e non so se sentirmi bene o male. Che? Sicuramente bene.

Hope || Lorenzo Ostuni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora