Capitolo 20 || Lorenzo.

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Maccheccazzo.

Ecco il mio risveglio in una sola parola.

Mi risveglio con tutti i miei capelli in faccia, appoggiata e abbracciata al busto di Lorenzo.

Lorenzo?

Ti sembrerà strano ma si.

Intendevo, da quando chiami Lorenzo 'Lorenzo'?

Non è il suo nome?

Tu solitamente chiami Lorenzo con il suo cognome e non con il suo nome.

Ah. Intendevo Ostuni. Però non è così male il nome Lorenzo.

Cosa intendi eheheh?

Intendo che il nome 'Lorenzo' sia bello.

Solo?

Eh già.

Quand'è che lo ammetterai a te stessa?

Ammettere cosa?

Chi cerca, trova.

Ma cosa?

Lorenzo, si LORENZO, eheheh visto coscienza? Si comunque, si muove leggermente sotto di me quando cerco di slacciare le braccia dal suo bacino.

"Senti, Lorenzo, non mi sento più il braccio, quindi o ti sposti o ti castro, decidi." Lo intimo.

"Buongiorno anche a te, questo è proprio il modo in cui vorrei essere svegliato."

LORENZO'S POV

Ed è vero. Con lei affianco a me, le sue braccia avvolte al mio bacino e le mie gambe intrecciate con le sue.

Mio dio, sono proprio innamorato.

Mio dio, sembro una di quelle ragazzine che non vogliono dire i propri sentimenti al ragazzo che fa finta che non la caga.

Mio dio, che femmina che sono.

E mio dio, mi ha chiamato per nome.

"No ma aspetta, tu mi hai chiamato con il mio nome?" Le chiedo e lei annuisce in risposta.

"Mi piace e poi penso che siamo amici ora, no?" Dice mentre io mi nascondo dietro ad un sorriso.

Friendzone. Forever alone.

"Si beh certo, e" io spero anche di più ma mi accorgo di non poterlo dire e vedo la sua faccia in completa confusione. "e- no niente."

"Dimmelo, non mi offendo." Mi rassicura. Non penso ti offenda quello che voglio dire ma non lo dico per la mia sicurezza.

"È imbarazzante." Spiego. Non glielo dirò, almeno non ora.

"Facciamo quello che vuoi oggi se me lo dici." Ricatta. Merda, una giornta con lei, il primo giorno dell'anno nuovo. Non può farmi questo.

"Beh, potrei volerti bene." Molto. Invento alla fine. Non che non sia vero.

"Oh si, anche io, penso?" Si domanda.

"Pensi?" Le chiedo sperando in una sua risposta positiva.

"Si beh, penso che potremmo comportarci da amici." Afferma.

"Ehi, oggi ti va di non lo so, magari mangiare cinese e guardare un film magari a casa mia? Va bene?" Chiedo, spero.

"Si certo." Mi sorride e mi alzo dal letto per vestirmi. Si alza pure lei dal letto, ma quando posa i piedi sul pavimento, quasi inciampa e io la prendo a mo' di regina.

"Grazie." Si rialza imbarazzata.

-

"Regina è proprio una stronza." Commenta mangiando l'ultimo pezzo del rotolo che avevamo ordinato "Ma Mean Girls è e rimane il mio film preferito."

"Si è carino come film." Commento, sapendo che si sarebbe arrabbiata.

"Carino?" Si gira per guardarmi negli occhi, con uno sguardo pieno di sfida "Cioè io dico, è un film fantastico, sottlineo FANTASTICO." Mi guarda divertita mentre io continuo a sorridere come un idiota. "Carino sarai tu stronzo." Mi fa un complimento?

"Ah quindi sono solo 'carino'?" Imito la sua voce, storpiandola.

So che non vuole dire che IO sono FANTASTICO.

Ceh, basta guardarmi.

"Davvero?" Fa una piccola pausa "Cioè, davvero me lo hai chiesto?" Dice e io alzo le mie labbra in un sorriso sinistro.

"Uhuh." Annuisco.

"Devi davvero farmelo dire?" Supplica.

"Certo." Sorrido sghembo.

Ci pensa un secondo prima di salirmi a cavalcioni con fare puttana. Piega il viso a lato, arricciando le labbra e prendendosi una ciocca di capelli in mano, attorcigliandoseli. Mette in fuori il petto così che mi ritrovo quasi il suo balcone in faccia. Bene.

"Ommiodio tesoro sei un'amore, davvero la persona più sexy che conosco." Dice con una voce stridula, facendo finta si imitare le troie di scuola nostra. Mi guarda maliziosa prima di mettere le mani sul mio pacco, per poi toglierle subito, arrossendo. Non doveva. Però non lo ha fatto apposta. Ma non doveva.

"Si lo so." Mi vanto per sdrammatizzare la situazione e subito lei rimane divertita e perplessa. A metà. E poi alza gli occhi al cielo.

"Mio Dio che stronzo." Scende da me e quasi mi manca averla così vicina. Ma sto fermo.

Prima se avevo voglia di baciarla lo facevo, ora cerco di starmene calmo.

"Un fantastico, ripeto FANTASTICO stronzo." Mi vanto facendo la sua foce di prima.

"Sai, l'importante è essere convinti." Cerca di convincersi.

"Ammettilo." Mi giro a guardarla.

"Accompagnami a casa dai." Si alza e di malgrado, mi alzo anche io.

Mentre si mette il cappotto io esco di casa e mi accorgo che piove. Grandioso.

Esce e contemporaneamente un lampo tuona. Per la paura, lei si attacca a me tirandomi per la giacca e usandomi come scudo, mentre ha le sopracciglia aggrottate e gli occhi chiusi. La abbraccio confortandola e poi si stacca, e per la centesima volta, è imbarazzata. Le sorrido e poi camminiamo silenziosamente per la strada dritta a casa tua, a volte qualche tuono rimbomba.

Chiude la porta e dopo due secondi circa ne suona un'altro.

"Lorenzo?" Mi giro verso la voce familiare, trovandomela con la testa fuori dalla porta "entri?" Mi chiede alla fine e il mio cuore perde un colpo.

NON SAPEVO CHE TITOLO METTERE. Mi ricordo che il 1° capitolo aveva come titolo "Ostuni" e neanche li sapevo che titolo mettere quindi 20 capitoli dopo, dato che non lo chiama mai Lorenzo, ho deciso di chiamare il capitolo così.

Comunque ciao.

Mi annoio, che posso fare? Potreste aiutarmi? Non so davvero che fare.

Vi saluta una sad me :(

Hope || Lorenzo Ostuni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora