I giorni dopo sono stati più o meno tutti uguali.
Mel mi sta obbligando a venire con lei tutti i giorni, e oggi, finalmente, niente di programmato, quindi potrò dormire beatamente. Oggi è sabato e lunedì ho una fottutissima verifica di storia. Odio storia.
Ma metterti a studiare prima no eh?
No.
Allora, un giovane comandante di nome Napoleone Bonaparte interruppe nella sala dell'Assemblea e fece un colpo di stato accompagnato da un corpo di granatieri... basta.
Non ce la faccio più. Ho bisogno di pace e riposo. Tutta questa storia è stancante.
Non hai letto neanche una linea.
Shh, vabbe. Ci rinuncio, prenderò l'ennesimo 3.
Mi vibra il telefono. Devo proprio guardare? Sarà sicuramente Mel che mi chiederà di andare ad una festa.
'Ehi bellissima, 8:30 a casa mia. Indossa qualcosa di sexy. Mel xx'
Immaginavo. Strano insomma.
'No Mel, non ho voglia, verrò la prossima volta. Bea xx' Le invio e aspetto una risposta che non arriva. Boh.
Intanto mi riposo e faccio un pisolino. Letto, amore, ti sto raggiungendo. Mi ci butto sopra a pancia in giù e comincio a dormire.
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Vengo svegliata da delle mani fredde, per non dire congelate, che mi sfiorano i fianchi mandandomi brividi in tutto il corpo. Apro di scatto gli occhi e vedo delle immagini di due persone sfuocate. Sono distesa a pancia in su e mi ritiro in un movimento trovandomi attaccata con le spalle al muro e le braccia che avvolgono le mie ginocchia vicino al mio petto. Metto a fuoco le immagini e vedo che sono Mel e Ostuni. Ma che cazzo? Cosa ci fanno qui? Mi accorgo che mi hanno tolto la maglietta e i pantaloni con cui stavo beatamente dormendo prima e mi stavano infilando un vestito corto nero prima che io tirassi indietro. Aspetta, un vestito corto?
"Spiegatemi." Esigo puntandogli il dito contro; loro si guardano consapevoli mentre contemporaneamente si alza un mezzo sorriso sul volto di entrami. Aprono bocca insieme e alla fine Ostuni la indica per poter avere la precedenza a parlare.
Si, andatevene a fare nuoto sincronizzato.
"Ehm, poi ti spiego, adesso alzati che ti aiutiamo." Cerca di aggirare il discorso ma io la guardo con confusione e determinazione a non fare un passo finché loro non mi dicono il perché di questo.
"No, non puoi entrare in camera mia, mentre mi spogli e mi metti un vestito, con lui tra l'altro." Lo indico. Al posto di rispondermi, mi fa scendere dal letto tirandomi per un braccio mentre sento Ostuni ribattermi "Ho visto di meglio."
Faccio finta di niente mentre Mel ci ordina come se fosse una sergente gin troppo agitata. "Allora, adesso vado a prendere i trucchi e l' arricciacapelli, voi non muovetevi. Tu aiutala con il vestito. Prova a farle qualcosa e io ti uccido." Lo intima e se ne va. Ostuni si mette dietro di me e mi aiuta ad alzarmi il vestito che adesso mi arriva alla vita. Una volta sistemato da coprirmi almeno la mezza coscia, mi sposto i capelli di lato per lasciargli alzarmi la cerniera; ma lui ha altre intenzioni. Mi bacia il retro del collo, tenendo le mani sui miei fianchi, bloccandomi, così che non mi posso spostare. Si avvicina a me mentre continua a baciarmi il collo e sento il suo membo contro il mio fondo schiena. Mi irrigidisco mentre lui muove i fianchi contro di me mentre succhia, lecca e bacia la pelle sul mio collo. Sento il rigonfiamento su i suoi pantaloni e spero con tutto il mio cuore che Mel arrivi presto. Arriva. Arriva. Arriva. Arriva. Arriva. Per favore.
La mia richiesta è stata accettata e Mel entra, in quel secondo Ostuni si stacca da me e mette le mani sulla mia zip ma non la alza.
"Non ho sentito urla quindi vuol dire che non è successo nulla." Dice Mel girandosi verso lo specchio, appoggiandoci i trucchi lì vicino.
No, assolutamente nulla.
Ostuni intanto mi ha passato l'indice sulla colonna vertebrale facendomi sentire i brividi lungo la schiena, prima che mi alzi la cerniera. Brividi. Chiunque me li avrebbe fatti provare, non solo lui me li farà provare, non solo grazie al suo tocco. È normale, no?
Vado davanti allo specchio e comincio ad adorare i gusti di Mel anche se sono un po' troppo corti rispetto ai miei.
Non ha senso. Una persona non può avere gusti corti.
Alzo gli occhi al mio subconscio e mi guardo ancora allo specchio. Il corpetto è aderente, ho una cintura bianca in vita e la gonna cade liscia. Vedo le scarpe che ha portato e noto che sono dei tacchi neri con il laccio alla caviglia. Sa quanto sono imbranata con i tacchi e allora mi ha portato quelle con il laccio, che aiuta con l'equilibrio.
Grazie Mel.
Mentre Mel mi dice che andremo ad una festa di un amico di Matteo, mi trucca con l'eyeliner nero e del mascara mentre combattiamo perché vuole mettermi il rossetto bensì io non voglia. Vinco io, ovviamente, e ci incamminiamo verso la macchina che ci aspetta fuori, almeno così mi hanno detto.
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Hope || Lorenzo Ostuni
Fanfiction"Ma se io non ho il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, l'azzurro, l'indaco e il violetto, posso disegnare un arcobaleno?" [Dal capitolo 19] --- E se il nostro amato Favij si trasformasse in Lorenzo Ostuni? Che carattere avrebbe? Sarebbe il ra...