ricordi īī

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Un paio di mesi dopo.

Come promesso dal giovane fui la prima a ricevere l'album *we stich these wounds*. Me ne innamorai subito, la loro musica mi parlava al cuore e la voce di andy...quella..mi mandava in paradiso.

La band il 26 dicembre prima di partire per il loro primo tour, decise di tornare a Cincinnati per festeggiare tutti insieme il compleanno del cantante.

E quel giorno mentre ero in cucina a preparare la cena, il campanello suonò e rimasi senza fiato quando aprendo la porta...me li ritrovai tutti e 5 mezzi congelati davanti all'entrata.

La faccia di CC era epica implorava cibo.

Jake e jinxx che si abbracciavano a vicenda per scaldarsi e ashley senza maglietta...come cavolo facesse non lo so..io sarei morta. Avvertí un leggero starnuto proveniente dal bassista. 'Ashley fossi in te mi coprirei'

'Perchè? Sto bene cosí ,poi..

'Sí lo so, il tuo tatuaggio rimorchia più donne di tutti voi messi insieme e bla bla. Conosco la storia' proferí.

'Pff, nessuno si stanca mai di ascoltare quante donne questo tattoo conquista.' disse il bassista fingendo di essere infastidito.

' Ash, taci. Sembri un nonno che non fa altro che raccontare la stessa cosa. E per tua informazione, le uniche donne che stai attirando in questo momento sono delle allegre 80enni che non si divertono da anni. Non credo che Mr.Purdy voglia diventare famoso per aver conquistato più vecchiette che 25enni.' mi soffocai dalle risate.

' si si hai ragione' disse ash guardandosi intorno per il terrore di averne attirata qualcuna.

'Possiamo entrare o vuoi farci ibernare?!" proseguí.

'Ah, vedo che ora hai freddo. Comunque certo accomodatevi. A proposito, non vedo traccia del festeggiato..dov'è?'

'È nel tour bus. Si sta preparando.' disse jake.

'Ok. Ragazzi fate come se foste a casa vostra..evitando di distruggerla possibilmente..io aspetto Andy.'

'Okay' proferirono in coro, fiondandosi vicino al caminetto.

Vidi il moro chiudere la porticina del tour bus e senza pensarci due volte gli saltai al collo. Mi era mancato tantissimo.

'Hey piccola, vedo che ti sono mancato. '

' Auguriii!! persona stronza che suppongo non mi abbia portato l'autografo della mia band preferita'

'grazie per gli auguri e per la calorosa accoglienza. E sí, l'autografo ce l'ho...ma visto che è il mio compleanno sono io a dover ricevere un regalo'. Disse.

' Che bambino. Dai su entriamo..devo vedere se casa mia esiste ancora.'

'Preocuppata?Non sono dei distruttori sono innocui.'

'Bhe saranno innocui tutti tranne CC quando è in presenza di un frigorifero.' dissi correndo dentro casa seguita dal cantante che non la smetteva di ridere.

Per fortuna non era successo nulla e il frigo era ancora integro.

Decisi di salire in camera e prendere il mio regalo per andy. Una maglietta autografata da nikki sixx che ho casualmente incontrato da starbucks. Le soprese della vita vero?.

Quando la vide rimase estasiato, ero contento ma sapevo che gli sarebbe piaciuta, infondo nikki è il suo idolo fin da quando era piccolo.

Dopo lo scartaggio regali, continuammo a parlare del album e del prossimo che sarebbe uscito a breve. Ero eletrizzata all'idea.

Alle 3 di notte decidemmo di andare a letto..almeno io. Ashley mezzo ubriaco stava sbaciucchiando jinxx.  Scattai una foto per poterli eventualmente riccattare in futuro.

Sí lo so sono stronza, ma quanti voi di assistendo a una scena simile non scatterebbero una foto?

CC parlava con il caminetto mentre jake protestava per i pesci nell' acquario che secondo lui erano troppo colorati.

Andy invece era già in camera.non era da lui andarsene senza dire nulla. Qualcosa non andava e dovevo scoprire cosa.

Entrai nella sua stanza senza bussare.

'Andy, cosa ti prende? Non è da te sparire..'

'Non è niente sono solo stanco, tutto qui.'

'Mi dispiace ma non ti credo. Ti conosco bene Biersack.'

'Già troppo.' disse con tono arrabbiato.

'Non c'è bisogno di arrabbiarsi, sono la tua migliore amica puoi raccontarmi tutto.'

' Non voglio parlarne. Per favore esci'

'Ma...'

' Esci cristo moon.' disse urlando.

Senza rispondergli sbattei forte la porta e me ne andai a letto. Non capivo...cosa gli prendeva? Perchè era cosí arrabbiato?.

Piansi a lungo e  tra un singhiozzo e l'altro lasciai che il sonno prendesse il sopravvento per poi chiarire il mattino seguente con il moro.

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